Szarmach contento dei progressi in Polonia
lunedì 28 febbraio 2011
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L'ex attaccante della nazionale, che ha partecipato a tre Mondiali FIFA, tasta il polso del paese in vista di UEFA EURO 2012 e decreta: "La temperatura sta salendo!".
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Martedì partirà la vendita dei biglietti per la fase finale di UEFA EURO 2012 che durerà per un mese. L’ambasciatore polacco del torneo Andrzej Szarmach, che ha partecipato a tre fasi finali di Mondiali FIFA, ha spiegato a Alive - la newsletter ufficiale dei Campionati Europei - che in Polonia "la temperatura sta salendo".
Alive: Come vanno i preparativi?
Andrzej Szarmach: Tutto sta andando nella giusta direzione, il lavoro procede e sono convinto che sarà un grande torneo.
Alive: Qual è stato il risultato più importante dall’assegnazione del torneo alla Polonia come paese co-organizzatore?
Szarmach: I lavori di costruzione e ampliamento degli stadi, a Wroclaw, a Varsavia… Sono segnali confortanti: dimostrano che siamo all’altezza della situazione.
Alive: Quali ripercussioni avrà il torneo sullo sviluppo delle città sede, tra cui la sua nativa Gdansk?
Szarmach: Gdansk sta mutando in fretta e l’occasione di mostrare il suo volto migliore al pubblico nazionale e internazionale è uno stimolo in più. Da uomini di sport guardiamo con molto interesse alle sedi del torneo. Vedere come procedono i lavori di costruzione dello stadio, mi rende felice. Sarà un palcoscenico molto bello. Ma lo stadio non è l’unico motivo di attrazione. Anche il centro urbano di Gdansk e tutta l’area circostante denominata Tri-city stanno diventando sempre più affascinanti.
Alive: Stadi a parte, quale influenza avrà UEFA EURO 2012 sul miglioramento delle infrastrutture in Polonia?
Szarmach: Determinerà certamente un’accelerazione significativa di certi lavori già programmati: autostrade, stazioni ferroviarie, aeroporti, ecc. Senza EURO 2012 ci sarebbe voluto senz’altro più tempo.
Alive: Con il via alla vendita dei biglietti aumenterà la consapevolezza del paese che UEFA EURO 2012 si giocherà in casa?
Szarmach: Certamente. La temperatura sta già aumentando. Più ci avviciniamo all’appuntamento, più aumenta l’interesse, che già è palpabile… Tutti si interessano della squadra nazionale, di chi giocherà e in che modo. C’è già molto interesse.
Alive: La prossima estate saranno 30 anni dal terzo posto ottenuto dalla sua Polonia al Mondiale FIFA del 1982. E’ quella squadra il simbolo del calcio polacco?
Szarmach: Ci ricordano ancora, anche gli appassionati più giovani, e questo è gratificante. La squadra, lo staff tecnico e la federazione devono fare il massimo per conseguire un buon risultato in questo torneo. Sono sicuro che se una squadra giovane ottenesse un buon risultato a livello continentale o mondiale riuscirebbe a offuscare il risultato ottenuto da noi. Giocando in casa, ci sono i presupposti per riuscirci.
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Questa intervista è tratta dall’ultimo numero di Alive, la newsletter ufficiale del Campionato Europeo di Calcio UEFA, che uscirà martedì.