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Blanc vuole rivivere i fasti del passato

Il nuovo Ct della Francia Laurent Blanc guarda al futuro con "una nuova generazione" di giocatori, e spera che l'esperienza sua e dei veterani aiuti Les Bleus a rivivere un'età dell'oro.

Blanc vuole rivivere i fasti del passato
Blanc vuole rivivere i fasti del passato ©uefa.com 1998-2012. All rights reserved.

Non sempre è necessario che un allenatore, per essere bravo, debba essere stato un grande calciatore in passato. José Mourinho ne è la prova vivente. Ma Laurent Blanc confida anche sulla sua grande esperienza da giocatore per riportare la Francia sul tetto del mondo.

L'ex difensore dell'FC Internazionale Milano e del Manchester United FC ha vissuto una carriera invidiabile, anche se i suoi successi più importanti sono arrivati quando indossava il blu della Francia. Blanc ha infatti vinto il Mondiale FIFA e i Campionati Europei UEFA rispettivamente nel 1998 e nel 2000. Il 44enne ha giocato in totale 97 partite in nazionale indossando la fascia di capitano in otto occasioni, e ora è onorato di guidare Les Bleus nelle qualificazioni per il prossimo EURO, anche se la situazione non è delle più rosee.

"Quando c’è un problema di transizione, c’è spesso un problema generazionale. E’ spesso così", ha spiegato Blanc a UEFA.com "Devi sapere che quando si cambia generazione, certe volte è difficile fare risultati positivi. Bisogna anche ricordare che gli anni tra il 1998 e il 2000 sono stati ottimi anche per il calcio francese, con il titolo europeo e mondiale. Penso che il calcio francese abbia attraversato un’epoca d’oro. C’erano alcuni buoni giocatori, alcuni grandi, e altri eccezionali.  

"Ora stiamo provando a ripartire da una nuova generazione, con alcuni buoni giocatori che non sono ancora dei grandi giocatori. Il ruolo mio e del mio staff è quello di permettere a questi nuovi e bravi giocatori di diventare dei grandi calciatori. Se ci riusciremo penso che la Francia tornerà ai fasti del passato."

Alla sua prima partita competitiva Blanc ha perso contro la Bielorussia a Parigi il 3 settembre, allo Stade de France che li aveva visti alzare il trofeo mondiale nel 1998. I ricordi di quelle vittorie sono ancora vivi e potrebbero aiutare i francesi a ritrovare uno spirito d'identità che sembra mancare.

"C’era sicuramente uno spirito di squadra perfetto. C’erano giocatori che erano grosse stelle nelle rispettive squadre, ma che erano anche a disposizione della squadra in nazionale", ha spiegato Blanc. "Questo è qualcosa che dobbiamo riscoprire, dobbiamo riscoprire qualche valore che è stato perso nella nazionale francese. Sono fattori molto importanti che influenzano le mie scelte. Se non ci sono questi valori dobbiamo insegnarli ai giovani, e i veterani devono capire che la nazionale è importante per la loro carriera. Proviamo a farlo con i giovani, ma anche i veterani devono capire che la nazionale è importante".

La prossima sfida sarà contro la Romania, e i Galletti potrebbero riscattarsi di fronte al pubblico della capitale francese. "Anche se devo ammettere che ci hanno creato dei problemi in passato, penso che anche noi siamo stati molto pericolosi. In questo senso penso che la partita sia in parità.

"E’ vero che la Romania ha grandi giocatori, e che sanno alzare i ritmi, lo sappiamo. Abbiamo giocato molte volte contro di loro in passato. Li affronteremo a Parigi. Anche loro hanno iniziato le qualificazioni lentamente, quindi sarà una partita importante per entrambe le squadre. Giocheremo in casa, quindi dovremo confermare il risultato positivo ottenuto in Bosnia", ha detto Blanc. "Dovremo metterci la determinazione e la motivazione necessarie per giocare la migliore partita possibile e ottenere il miglior risultato possibile".

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