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Festa azzurra a Firenze

Dopo il 5-0 alle Isole Faroe, Prandelli è soddisfatto per i progressi della sua Italia: "Ero sicuro che sarebbe stata una serata di festa". Gilardino: "Era importante dare un segnale".

Festa azzurra a Firenze
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Dopo la sofferta vittoria in rimonta contro l’Estonia, la goleada alle Isole Faroe. Fa progressi l’Italia di Cesare Prandelli, dopo due partite sola in vetta a punteggio pieno nel Gruppo C di qualificazione a UEFA EURO 2012. Incitatati con affetto e calore dal pubblico dello stadio Artemio Franchi, gli azzurri hanno rifilato cinque gol alle malcapitate Isole Faroe regalando spettacolo: per il Ct, reduce da cinque stagioni “in riva all’Arno”, è stata una serata speciale sotto tutti gli aspetti.

“E’ stato facile venire qui, sapevo che Firenze è generosa e grande da questo punto di vista. Ero sicuro che sarebbe stata una serata di festa”, spiega a caldo l’ex allenatore dell’ACF Fiorentina, “Sono cinque anni che ringrazio questa gente, non è mai abbastanza. Sono sempre in debito. Al di là di questo, mi sembra che l’entusiasmo per la nazionale stia aumentando sempre di più”.

L’Italia è stata brava ad affrontare con la giusta determinazione la sfida, sbloccata già nelle fasi iniziali. “C’è sempre il rischio di fare brutta figura, sono stati bravi i ragazzi che in 20 minuti hanno alzato il ritmo, fatto delle belle giocate e segnato due gol”, sottolinea Prandelli, “Poi è normale non mantenere per 90 minuti quel ritmo dei primi tempi”.

Il tecnico di Orzinuovi non risparmia giudizi sui singoli. Antonio Cassano, autore di un bellissimo gol e di tante giocate di classe, ha deliziato il pubblico del Franchi. “Sta bene mentalmente, quindi fa le cose importanti anche nei posti giusti del campo: non a metà campo ma vicino all’area di rigore”, gongola Prandelli. Bene anche Alberto Gilardino, autore del vantaggio. “Me l’aspettavo, perchè aveva talmente tanta voglia…Era concentratissimo, voleva fare gol e sono contento per lui”, afferma il Ct, “I fischi a [Fabio] Quagliarella? Alla fine ha fatto gol anche lui e quindi va tutto bene”.

Ha motivi per sorridere anche Gilardino, che dopo 12 minuti ha sbloccato la sfida con un bel colpo di testa. “Era importante vincere con tante reti di scarto e dare un segnale, lo abbiamo fatto. Poi è arrivato anche il mio gol, per questo sono felice e contento”, racconta il bomber della Fiorentina nel dopo-partita, “L’Italia che ha giocato i Mondiali ha incontrato delle difficoltà, perché ogni volta che affronti determinate partite trovi sempre complicazioni perché le squadre si sono organizzate tutte. Stasera se non sbloccavamo subito il risultato diventata difficile anche questa gara. Ci siamo riusciti e dopo che riesci a sbloccare il risultato giochi con maggiore serenità. Cassano? E’ un grande giocatore, ci dà sicuramente tanta qualità e gioca per la squadra. E’ importantissimo”.

Gila ha fatto la staffetta con Giampaolo Pazzini, ma i due attaccanti – un tempo compagni di club nella Fiorentina – possono coesistere. “Con Giampaolo ho un ottimo rapporto, siamo molto amici”, chiarisce, “Deciderà il Ct. Io devo sfruttare le occasioni che mi dà Prandelli, stasera ho giocato un tempo e poco più e sono riuscito a fare gol. Mi sono fatto trovare pronto, è quello che conta. Se verrà un giorno che ci farà giocare insieme, ben venga. Sarebbe bello. Oggi l’avversario era sicuramente modesto, ma ci saranno avversari come Serbia ed Irlanda che dobbiamo affrontare alla grande”.

Un’ipotesi che non boccia nemmeno Riccardo Montolivo, un altro di casa al Franchi. “Dipende dalla partite, dall’avversario e dalle condizioni. Ma si può anche giocare con un tridente pesante”, spiega il giocatore della Fiorentina. Con Daniele De Rossi e Andrea Pirlo, entrambi a segno questa sera, forma un centrocampo dai piedi davvero buoni. “L’idea è quella di cercare di ruotare il triangolo, di cambiare la posizione, di alternarci: quando si abbassa uno, si alza l’altro”, indica Montolivo rivelando i dettami di Prandelli, “Sicuramente sono dei meccanismi che bisogna collaudare,  per il momento siamo sulla strada giusta. Modello spagnolo? L’idea può essere anche affascinante, ma credo che in questo momento siamo ancora lontani da questo centrocampo che forse è il migliore al mondo. Quanto alla mia prestazione posso fare di più, avevo qualche dolorino alla caviglia. Ma è stata una buona Italia, ora abbiamo la mentalità giusta per giocarcela contro chiunque”.

Un pensiero al pubblico lo riserva anche Gilardino. “Firenze risponde sempre alla grande, stasera oltre a me, Montolivo e [Lorenzo] De Silvestri c’era il ritorno di mister Prandelli e del suo staff”, ricorda il bomber, “La nazionale era da tanti anni che non giocava al Franchi, c’è stata una risposta importante come è solito fare il tifoso viola”.

Chiusura con Giorgio Chiellini. “Volevamo partire col piede giusto, lo abbiamo fatto e quindi abbiamo evitato i primi guai”, afferma il difensore della Juventus, “Penso di essere abbastanza il leader della difesa, dal campo si osserva, da fuori forse un po’ meno…Ma è creare un buon gruppo la cosa importante, non i leader. Sono contento per gli esordienti come [Luca] Antonelli e De Silvestri, cresceremo sicuramente tutti insieme”.