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I sogni d'oro di Casillas

"Per noi è un’opportunità unica e dobbiamo impadronirci del nostro destino", ha detto il portiere della Spagna in vista della semifinale con la Russia.

Iker Casillas ammira il gioco della Russia
Iker Casillas ammira il gioco della Russia ©Getty Images

Iker Casillas è l’uomo più indaffarato del momento: allenamenti intensi, discussioni tattiche con Luis Aragonés, centinaia di autografi e soprattutto la fascia di capitano della Spagna al Campionato Europeo UEFA. Ma quando il portiere appoggia la testa sul cuscino, la testa si svuota, come spiega a euro2008.com.

Sogni d’oro 
"Ci sono sempre quei 10 minuti in cui cerchi di prendere sonno e la mente vaga. In quel momento sogno di alzare la coppa - ha spiegato -. Il cervello pensa a quello che ti aspetta e sognare non costa niente. Aver riscritto la storia non è abbastanza e vogliamo vincere il torneo, ma prima dobbiamo battere di nuovo la Russia". Domenica contro l’Italia, Casillas ha parato i rigori di Daniele De Rossi e Antonio Di Natale, aggiungendo i loro nomi a quelli di Kevin Kilbane e David Connolly tra le sue vittime. La vittoria ai tiri dal dischetto contro la Repubblica d’Irlanda alla Coppa del Mondo FIFA 2002, tuttavia, non ha alcun valore per gli spagnoli, battuti alla gara successiva da una Repubblica di Corea allenata da Guus Hiddink. Non solo l’olandese è alla guida della prossima avversaria in semifinale, ma ha dato a Casillas il primo assaggio di calcio internazionale.

Test ai rigori
"Io e Hiddink eravamo al Real Madrid [CF] nello stesso periodo, ma ero molto giovane e ci siamo incrociati solo due volte – ha ricordato il numero 1 –. Mi ha portato come sostituto alla Coppa Intercontinentale del 1998 contro il [CR] Vasco de Gama, avevo 17 anni e giocavo nella primavera". A proposito della gara di giovedì, Casillas ha aggiunto: "È una trappola giocare di nuovo contro di lui e non penso affatto che sarà facile solo perché abbiamo vinto 4-1 nella fase a gironi. Abbiamo visto tutte le partite della Russia ed è stata fenomenale, soprattutto contro l’Olanda". Visti i precedenti, è normale che Casillas voglia vincere la partita entro i 90 minuti regolamentari. "Per bene che sia andata contro l’Italia, preferisco sempre vincere prima dei supplementari. In questo modo nessuno si stressa troppo, soprattutto io!".

Ammirazione per la Russia 
Parte di quello che  'San Iker' (come lo chiamano i tifosi spagnoli) ammira della Russia è il modo di giocare, per certi versi simile a quello della Spagna: "Sarà una bella partita perché entrambe le squadre amano attaccare. La Russia mi ha colpito molto". Nonostante i sogni di gloria, al giocatore dispiace non affrontare l’Olanda. "Se pensi a quanti olandesi giocano nel Real, sarebbe stato bello prenderli in giro nello spogliatoio”, ha scherzato. Tuttavia, Casillas è un giocatore a cui Aragonés ha dato “10” sotto tutti gli aspetti e il discorso torna subito serio: "La chiave sarà gestire la palla e dominare nel primo tempo. Tutte e due le squadre si sono qualificate dopo i tempi supplementari, perciò mantenendo il pallone correremo meno. Voglio che i miei compagni li costringano a inseguire la palla. Per noi è un’opportunità unica, quindi dobbiamo impadronirci del nostro destino".