Aragonés non cambia idea
martedì 24 giugno 2008
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Il Ct spagnolo ha confermato che, pur avendo condotto le Furie Rosse in semifinale a UEFA EURO 2008™, a fine torneo lascerà la panchina iberica.
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Luis Aragonés ha ribadito lunedì che, pur avendo regalato alla Spagna la prima semifinale importante dal 1984, lascerà come da copione la panchina iberica al termine della rassegna continentale.
Decisione confermata
Il tecnico 69enne aveva annunciato le sue intenzioni già prima dell'inizio di UEFA EURO 2008™, ma dopo il bel successo contro gli Azzurri nei quarti di finale, molti tra gli addetti ai lavori avevano pensato ad uno suo ripensamento. Aragonés, al contrario, ha ribadito le sue intenzioni di lasciare la panchina iberica, confermando comunque di voler tornare ad allenare una squadra di club.
Ringraziamenti per tutti
"Sono lieto che la bontà del mio lavoro sia stata riconosciuta e , soprattutto, di aver contribuito a creare un gruppo competitivo - ha dichiarato il Ct -. In ogni caso, avevo già annunciato alla Federcalcio [spagnola] ai media che avrei lasciato l'incarico alla fine del torneo, indipendentemente dai risultati ottenuti. Ringrazio tutti coloro che mi sono stati vicini, anche nei momenti di difficoltà, ma voglio ringraziare anche i miei critici e detrattori: grazie a loro sono diventato più attento e ho ponderato le mie scelte con maggiore lucidità".
Nuova consapevolezza
La Spagna non raggiungeva le semifinali di un grande torneo dal 1984 e Aragonés è convinto che finalmente gli iberici si siano sbloccati. "Il fatto di parlare per più di 20 anni di una maledizione legata ai quarti di finale è stato controproducente e ci ha logorati - ha spiegato -. Dopo l'eliminazione contro la Francia alla scorsa Coppa del Mondo [FIFA], ho realizzato che non era possibile perdere una partita pur avendola dominata, così mi sono detto che, se la Spagna non era ancora pronta per vincere, forse si potevva cominciare con il non perdere. Con un portiere del calibro di like Iker Casillas a disposizione, il passo dalle parole ai fattoi è stato breve. E' un grande professionista e un grande uomo, dentro e fuori dal campo".
Udienza reale
Domenica sera, subito dopo la vittoriosa sfida contro gli Azzurri, la Spagna ha ricevuto la visita di Re Juan Carlos negli spogliatoi e Aragonés ha colto l'occasione per riproporre un vecchio siparietto. "Qualche anno fa, il Re mi aveva conferito la Medaglia d'Oro per meriti sportivi e io, scherzando, gli avevo spiegato che avrei preferito un aumento di stipendio - ha spiegato il tecnico -. Dopo la sfida contro l'Italia ho fatto esattamente la stessa cosa, ma mi è stato risposto che, nonostante l'impresa, le cifre non sarebbero state toccare". L'unico momento di emozione vera , per il Ct, è arrivato quando è stato raggiunto telefonicamente da uno dei suoi nipotini. "Non sono un tipo emotivo - ha ribadito -. Tuttavia, in certi casi, è bene lasciarsi andare un po'. Sapevo che avremmo potuto vincere, ma riuscirci regala sempre grandi emozioni".