UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Akinfeev: "Meglio la Spagna che l'Italia"

Il portiere russo è felice di affrontare gli iberici: "L'Italia non ha lo stesso gioco fluido e brillante della Spagna. Per me è più interessante questa semifinale".

Akinfeev: "Meglio la Spagna che l'Italia"
Akinfeev: "Meglio la Spagna che l'Italia" ©Getty Images

Arrivata così vicina alla sommità della montagna, la Russia è determinata a raggiungere la vetta, secondo il portiere Igor Akinfeev. Una metafora pertinente in questi Paesi alpini, dove la squadra si prepara ad affrontare la Spagna in semifinale: è stata una lotta faticosa, dopo la sconfitta all'esordio proprio contro la nazionale guidata da Luis Aragonés.

'Vogliamo di più'
La Russia è sembrata avviata a un rapido ritorno a casa dopo il tracollo per 4-1 a Innsbruck, ma soltanto due settimane dopo - grazie alle vittorie in serie contro Grecia, Svezia e Olanda - affronterà la Spagna una seconda volta fiduciosa di raggiungere la finale. "Tre gol [nella prima sfida contro la Spagna] furono dovuti a nostri errori", ha ricordato Akinfeev, "Concedemmo spazi ad attaccanti di talento come Fernando Torres e David Villa. Tutti sanno che se lasci loro spazio ti supereranno con disinvoltura. Ci siamo compattati e da allora siamo stati bravi. Nessuno sta mollando. Vogliamo di più".

'Pugno'
"Non avrei creduto che saremmo riusciti a vincere tre partite, specialmente viste le sensazioni che avevamo dopo il primo incontro. I nostri pensieri erano catastrofici. Avevamo perso la prima partita 4-1, cosa potevamo fare? La psicologia è cruciale in momenti come quelli. Una squadra può andare a pezzi, come ha fatto la Grecia dopo aver perso la prima partita. Non hanno fatto nulla in questo torneo, mentre noi siamo riusciti a riunirci, come un pugno, e aprirci un varco".

'Calcio fluido'
Akinfeev è felice che la Spagna abbia battuto l'Italia nei quarti di finale, determinando una seconda partita tra le rivali del gruppo D. "L'Italia non mi ha impressionato nè per risultati nè per prestazioni. Preferiscono stare indietro e non vanno quasi mai all'attacco. Non hanno lo stesso gioco fluido e brillante della Spagna. Per me è più interessante affrontare la Spagna. Ha giocatori di grande classe in ogni posizione. Si può solo ammirarli e imparare da loro perchè giocano molto bene". 

'Raggiungere la vetta'
La Russia è riuscita a superare l'Olanda nei tempi supplementari e raggiungere la semifinale, mentre la Spagna ha avuto la meglio sugli Azzurri soltanto ai calci di rigore. La Russia non ha mai fatto i conti con la lotteria dagli undici metri in una grande competizione internazionale e Akinfeev non vuole iniziare ora. "Non dovremo aver paura di nulla", ha spiegato, "Siamo quasi arrivati alla sommità della montagna, ma ora vogliamo raggiungere la vetta. Nè noi nè la Spagna vogliamo i calci di rigore. Non è positivo per i nervi e aggiunge soltanto capelli grigi sulle nostre testa".

'Portieri diversi'
Il portiere Iker Casillas è stato l'eroe dei calci di rigore per la Spagna, ma anche se alcuni hanno azzardato paralleli tra il portiere del Real Madrid CF e il suo collega del PFC CSKA Moskva, Akinfeev preferisce mantenere al minimo i confronti. "Siamo due portieri diversi", ha spiegato, "Forse a un certo punto le nostre carriere sono sembrate simili visto che entrambi abbiamo iniziato da giovani al massimo livello, ma lui è spagnolo e io russo. Io sono Akinfeev, lui è Casillas. Non c'è alcun duello. Chiunque subirà meno gol andrà in finale". Malgrado ci sia davvero vicino, Akinfeev si rifiuta tuttavia di pensare a domenica 29 giugno. "Sto cercando di non pensarci troppo. Ovviamente si vuole sempre di più, ma bisogna dimostrarlo sul campo. Perchè non dovremmo cercare di sfruttare questa opportunità? Possono capitare soltanto una volta nella vita".