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Un copione per Toni e Mutu

Alla vigilia si era parlato molto di Alessandro Del Piero, ma sono stati Luca Toni e Adrian Mutu i veri protagonisti dell'intenso pareggio tra Italia e Romania.

Un copione per Toni e Mutu
Un copione per Toni e Mutu ©Getty Images

Attualmente la galleria Helmhause di Zurigo ospita la mostra di argomento calcistico Ball & Brains. Le prime installazioni che si incontrano sono delle immagini incorniciate delle prime pagine della Gazzetta dello Sport il giorno dopo ognuna delle quattro Coppe del Mondo FIFA conquistate dall'Italia.

Al centro dell'attenzione 
Nella prima pagina del numero di oggi appariva Luca Toni, ma è stato un altro protagonista del 2006, il suo compagno di reparto Alessandro Del Piero, a trovarsi al centro dell'attenzione generale prima dell'incontro di oggi con la Romania al Letzigrund. In campo, però, gli uomini chiave di questo pareggio per 1-1 sono stati Toni e un altro attaccante, Adrian Mutu, che alla vigilia aveva dichiarato di trovarsi nel pieno di una "battaglia psicologica" a colpi di telefonate con il suo ex compagno di squadra all'ACF Fiorentina.

Pericoli dai palloni alti
L'inserimento di Del Piero è stato il più importante tra i cinque cambi apportati rispetto alla squadra schierata dal primo minuto nella partita persa lunedì per 3-0 contro l'Olanda a Berna. Tuttavia il nuovo entrato che ha avuto maggior impatto nel gioco offensivo dell'Italia è stato Fabio Grosso, con le sue sovrapposizioni sulla fascia sinistra e la sua costante superiorità nei confronti dell'ala destra della Romania Florentin Petre, di ben 26 cm più basso dell'esterno di difesa azzurro. Di conseguenza l'Italia si è molto affidata ai cross alti, non solo a quelli di Grosso, ma anche a quelli derivanti dai calci da fermo di Andrea Pirlo, a dimostrazione che l'obiettivo delle manovre di attacco era quello di rifornire Toni piuttosto che Del Piero.

Il pericolo Mutu 
Sull'altro versante Mutu era coinvolto in un'appassionante sfida con due difensori centrali per la prima volta insieme, Christian Panucci e Giorgio Chiellini. Già al primo minuto Mutu ha tentato la conclusione a rete e, come è tipico del suo gioco intelligente e tenace, poco dopo il 15' è riuscito a liberarsi dei suoi marcatori per poi vedersi neutralizzare il tiro da Gianluigi Buffon. Ci sarebbero state altre dimostrazioni della sua gionata positiva. L'Italia stava ancora gestendo gran parte dei palloni, ma, nonostante i cambi rispetto a lunedì la sfortuna non sembrava aver abbandonato Toni. Tanto per ribadire il concetto, quando è riuscito ad andare in rete di testa poco prima del riposo l'assistente ha segnalato la sua posizione di fuorigioco.

Immediato pareggio
L'astuzia di Mutu, tuttavia, si è poi dimostrata più efficace della presenza fisica di Toni nello sbloccare il risultato. Il tutto è avvenuto quando Gianlcua Zambrotta ha sbagliato un appoggio di testa verso Buffon e l'attaccante ha insaccato. L'Italia ha subito pareggiato, ovviamente sugli sviluppi di un colpo di testa, anche se è stato Chiellini a servire Panucci.

Ultimo colpo di scena
Mentre l'Italia premeva per giungere al gol della vittoria, Del Piero ha lasciato il posto a Fabio Quagliarella, ma a 9' dal termine Mutu è tornato ad essere protagonista. Daniel Niculae veniva messo giù in area da Panucci su un suo cross. Il tiro dal dischetto di Mutu, però, veniva respinto da Buffon. In una partita di calcio che ha offerto le crude emozione di un dramma operistico piuttosto che quelle più contenute di una visita ad una mostra, è sembrato appropriato che la trama prevedesse un altro colpo di scena.

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