Müller, quintessenza elvetica
domenica 15 giugno 2008
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Il difensore Patrick Müller rappresenta un ottimo punto di partenza per sintetizzare brevemente l'esperienza della Svizzera a UEFA EURO 2008™
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Volendo sintetizzare in poche parole l’avventura della Svizzera a UEFA EURO 2008™, si potrebbe citare un giocatore su tutti: il difensore Patrick Müller.
Guai a catena
Müller, giocatore di origine austriaca e in possesso dei passaporti di entrambe le nazioni organizzatrici, è arrivato al torneo dopo essersi da poco ripreso da un infortunio ai crociati e senza un club alle spalle, avendo rescisso il proprio contratto con l'Olympique Lyonnais. Anche Blaise Nkufo, Steve von Bergen, David Degen, Tranquillo Barnetta e Fabio Coltorti hanno dovuto fare i conti con svariati acciacchi e se Müller è stato uno dei più fortunati a poter dimostrare la propria condizione, lo stesso non si può dire dell'esito della gara inaugurale del torneo, persa 1-0 dagli elvetici contro la Repubblica ceca. Quattro giorni dopo, in occasione della partita tra Svizzera e Turchia a Basilea, gli elvetici sono stati costretti a fare a meno degli attaccanti Alexander Frei e Marco Streller e, come se non bastasse, un gol in fase di recupero di Arda Turan ha visto Müller involontario protagonista.
Una promessa ai tifosi
“La delusione è grande – ha dichiarato Müller -. Abbiamo giocato bene, ma ci è mancato qualcosa nei momenti decisivi”, Domenica contro il Portogallo al St. Jakob-Park, quindi, gli uomini di Köbi Kuhn scenderanno in campo solo per onorare la propria maglia. Il 31enne difensore ha promesso che i giocatori non si tireranno indietro contro la vincitrice del Gruppo A. "Dobbiamo lasciarci alle spalle la delusione e cercare di dare il massimo per i nostri tifosi", ha ribadito.
Di nuovo in forma
Dopo che Müller ha fatto tutto il possibile per essere a disposizione per il torneo, una ultima grande prestazione è il minimo che i tifosi possano attendersi dall’ex difensore dell’FC Basel 1893. "Contro la Repubblica ceca ho disputato la mia prima partita ufficiale dopo sei mesi, ma sono abbastanza soddisfatto della mia prestazione – ha dichiarato -. Posso fare di meglio, ma mi sono comunque sentito a posto". Lo stesso Kuhn si è detto soddisfatto per quanto mostrato dalla Svizzera, alla quale è mancato un pizzico di fortuna. In ogni caso Müller e compagni non dovranno distinguersi solo agli occhi del Ct uscente, ma anche nei confronti di Ottmar Hitzfeld, il successore di Kuhn, rimasto sette anni sulla panchina elvetica. Inoltre, pur avendo avuto modo di farsi conoscere nel corso delle 80 gare disputate in nazionale, Müller vorrebbe attrarre l'interesse di qualche club. "Ho lasciato il mio appartamento in Francia e adesso sono in cerca di una nuova squadra", ha concluso.