Rosetti porta avanti la tradizione italiana
sabato 28 giugno 2008
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L'arbitro di Torino, designato per la finale di UEFA EURO 2008™, segue un'illustre "stirpe" di fischietti italiani.
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"Stirpe" illustre
Il dirigente ospedaliero di Torino, 40 anni, e i due assistenti Alessandro Griselli e Paolo Calcagno, sono gli ultimi in ordine cronologico di una illustre "stirpe" di ufficiali di gara italiani designati per una partita internazionale di questa importanza; l'esempio più recente è stato Pierluigi Collina."Condivido questa soddisfazione con gli arbitri italiani, a partire dagli arbitri giovani del calcio locale fino ai professionisti", ha raccontato Rosetti prima di una sessione fotografica sul terreno di gioco con i suoi collaboratori, oltre agli svedesi Peter Fröjdfelt e Stefan Wittberg, rispettivamente quarto uomo e guardalinee di riserva.
Rispetto e considerazione
"Storicamente, gli arbitri italiani hanno sempre goduto di grande rispetto e considerazione nei tornei internazionali", ha aggiunto, "Pierluigi Collina non è stato soltanto un grande arbitro internazionale, ma è anche diventato un simbolo del calcio internazionale nel mondo. Ci stiamo preparando per la gara di domani con impegno e passione e siamo grati per la stima dimostrata dalla Commissione Arbitrale UEFA. Finora abbiamo fatto del nostro meglio, ora siamo sul punto di vivere questo momento straordinario".
'Molto intense'
La terna italiana è ben preparata per la finale. "Queste quattro settimane sono state molto intense", ha spiegato Griselli, "Le abbiamo vissute insieme con i nostri colleghi, che sarebbero stati meritevoli quanto noi. Abbiamo seguito tutte le partite, anche con l'aiuto degli esperti, quindi ci stiamo avvicinando alla finale con un atteggiamento sereno". Calcagno ha aggiunto: "In Italia siamo una terna. L'ultima stagione abbiamo lavorato in Serie A, in particolare negli incontri difficili, oltre che in incontri all'estero. Siamo un gruppo molto affiatato che lavora molto bene insieme".
Passione calcistica
Dalla sua designazione, Rosetti ha ribadito la sua passione per il gioco che ora gli ha garantito un prestigioso riconoscimento. "Arbitrare è una parte molto importante della mia vita, lo faccio con grande passione, è una gioia. Non avrei mai pensato di diventare un arbitro internazionale. Consiglierei di arbitrare a tutti i giovani, perchè forgia il carattere e ti rende una persona migliore". Sicuramente arbitrare in Italia ha rappresentato un inestimabile processo di apprendimento per Rosetti e i suoi colleghi. "La pressione in Italia è molto intensa", ha spiegato, "Mio padre è un tifoso di calcio, quindi conosco le reazioni... fa parte del gioco quando a volte i tifosi se la prendono con gli arbitri". Ha sottolineato che quando le decisioni vengono prese, quello che gli spettatori possono vedere grazie a un replay televisivo non è necessariamente quello che un direttore di gara o i giocatori hanno visto sul campo.
Rispetto
L'idea di rispetto che ha attraversato UEFA EURO 2008™ è stata accolta favorevolmente anche dai grandi arbitri come Rosetti. "E' un obiettivo importante per tutti i giocatori che giocano a un simile livello non soltanto rispettare gli avversari, ma anche l'arbitro e i loro compagni di squadra, se mostrano rispetto per tutti questi aspetti, allora rispetteranno anche loro stessi. Domani sera i giocatori saranno eroi, specialmente per molti giovani. Ovviamente il loro atteggiamento è molto importante".
Tensione positiva
"Siamo persone anzitutto, poi arbitri", ha spiegato affrontando la mancanza di casa e famiglia quando si è fuori per oltre un mese, prima di concentrarsi di nuovo sul prossimo compito. "E' un'enorme responsabilità. E' soltanto naturale essere un po' tesi, come lo è per i giocatori, ma si tratta per tutti di una tensione positiva".