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Gallas: la Francia andrà avanti

Il difensore centrale è ottimista sulle possibilità della nazionale transalpina di raggiungere la fase finale di UEFA EURO 2008™.

Il difensore centrale della Francia William Gallas si aspetta una gara difficile contro le Isole Faroe ma è ottimista sulla qualificazione della sua squadra a UEFA EURO 2008™. "Sì, ce la faremo a qualificarci per la fase finale”.

Portafortuna
Con Gallas in campo la Francia ha perso l’ultima partita ai tempi regolamentari contro la Grecia nei quarti di finale di UEFA EURO 2004™. La presenza di Gallas, 56 partite finora, al rientro dopo uno stop che durava dal 19 agosto con l’Arsenal FC, è un’ottima notizia per Raymond Domenech. "Sono ansioso di riscendere in campo - ha spiegato Gallas, fermato da uno stiramento all’inguine -. Mi sto allenando regolarmente con il resto della squadra e l’unica cosa che mi manca è il ritmo partita”.

‘Sono pronto'
Il 30enne difensore era stato convocato per le sfide di qualificazione del mese scorso, ma non era stato impiegato nel pareggio in Italia e nella sconfitta in casa contro la Scozia. "Questa volta, se l’allenatore me lo chiederà, sarò a disposizione”, ha confermato Gallas. La Francia è attualmente terza nel Gruppo B, staccata di due punti dalla Scozia e di uno dagli Azzurri. A Torshavn, Domenech potrebbe optare per la coppia centrale formata da Gallas e Lilian Thuram, già decisiva nel cammino verso la finale del Campionato Mondiale FIFA 2006.

Vento e pioggia
La Francia affronterà mercoledì prossimo a Nantes la Lituania, prima della trasferta in Ucraina di novembre. Tre vittorie nelle ultime tre gare assicurerebbero ai transalpini la qualificazione al torneo in Austria e Svizzera della prossima estate. Ma prima la trasferta al Tórsvøllur Stadium. "Vento, pioggia, uno stadio piccolo, molta pressione… Sarà una partita difficile nelle Isole Faroe - ha proseguito Gallas -. Se segnamo un gol subito, la partita sarà completamente diversa. Giocheranno con dieci uomini dietro la palla e dovremo trovare gli spazi per giocare. Ma ce la faremo”. Piuttosto, devono farcela.