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Scolari si gode il trionfo

Il Ct del Portogallo spera che il successo contro l’Inghilterra possa motivare la sua squadra ad andare fino in fondo.

Continua il sogno del Portogallo dopo il rigore decisivo trasformato da Ricardo, che proietta i padroni di casa nelle semifinali di UEFA EURO 2004™ in una delle gare più emozionanti nella storia del torneo.

Grande spettacolo in campo
I protagonisti faticano a trovare le parole per descrivere l’intensità della sfida che ha visto il Portogallo prevalere ai calci di rigore contro l’Inghilterra all’Estádio da Luz dopo 120 minuti di grandissimo calcio.

Emozioni infinite
Sfida palpitante per i tifosi presenti allo stadio e per il pubblico televisivo in collegamento da tutto il mondo. Luiz Felipe Scolari, Ct del Portogallo, ha ben sintetizzato a fine gara le emozioni vissute da chi la partita non l’ha giocata: “Ho sofferto moltissimo e dovrò sicuramente farmi dare un’occhiata alle coronarie”.

'Sempre meglio'
"È stata una partita caratterizzata da emozioni davvero fortissime e vorrei per questo ringraziare tutti i portoghesi per il sostegno offerto ai giocatori e alla nazionale. Un grazie anche ai miei giocatori, che non si sono mai arresi fino all’ultimo. Il successo è pienamente meritato perché a mio avviso siamo sempre stati la squadra migliore in campo”.

'Trionfo importante'
Scolari, che alla guida del Brasile al Mondiale FIFA del 2002 aveva già interrotto il cammino dell’Inghilterra, ha però fatto capire di voler già guardare avanti. “Adesso festeggeremo questa vittoria così importante e poi inizieremo subito a preparare la prossima sfida – ha commentato -. Spero che questa impresa possa davvero motivare la squadra per il resto dell’Europeo [UEFA]. Lavoreremo intensamente questa settimana, anche se sarà importante far recuperare i giocatori”.

'Grande parata'
Non potevano sicuramente mancare gli elogi per Ricardo, il portiere che ha neutralizzato il rigore di Darius Vassell a mani nude e ha poi trasformato in maniera impeccabile quello decisivo, superando imparabilmente il collega David James. Scolari ha aggiunto: “È uno dei rigoristi dello Sporting [Clube de Portugal], e non l’ho mai visto perdere in una serie finale di tiri dal dischetto. Ho atteso che facesse una grande parata prima di farlo calciare, e ha segnato: come fa sempre in allenamento”.

Rigori ancora fatali
L’Inghilterra aggiunge invece un’altra pagina di delusione in un libro lungo ormai 38 anni, quando vinse la Coppa del Mondo FIFA del 1966, ed esce da una grande competizione ai calci di rigore per la quarta volta in 14 anni. Dopo Italia ’90, EURO '96™ e Francia ’98, si aggiunge ora EURO 2004™. Tutti incentrati sull’amarezza per come è maturata l’eliminazione i commenti del dopo partita degli inglesi.

'Sconfitta che fa male'
Il Ct Sven-Göran Eriksson ha dichiarato: “È stata una partita con emozioni infinite: avanti 1-0, poi raggiunti sul pareggio, poi sotto 2-1 e il pareggio agguantato ai supplementari, davvero straordinario. Purtroppo è andata male ai calci di rigore, e non è facile accettarlo. La squadra ha dimostrato grande carattere nel corso di tutto il torneo e non posso rimproverare nulla ai ragazzi. Perdere così fa però molto male”.

'Difficile da accettare'
Sulla stessa lunghezza d’onda, le dichiarazioni di Michael Owen: “È una delusione fortissima per tutti, ma la storia sembra ripetersi puntualmente ai calci di rigore. Tornei di questa importanza si susseguono ogni due anni e non possiamo pretendere di vincere sempre. Ma uscire ai calci di rigore, pur avendone realizzati quattro dei primi cinque, è difficile da accettare. Va detto però che i portoghesi hanno realizzato i propri con grande freddezza”.

Scenari di gloria
Il cammino dell’Inghilterra termina qui, mentre il Portogallo raggiunge le semifinali, per la terza volta su quattro partecipazioni all’Europeo, dove se la vedrà con la vincente tra Svezia e Olanda. Il tecnico campione del mondo Scolari, quando si aprono ormai scenari importanti, spiega di non avere preferenze. “Qualsiasi squadra ci capiti, dovremo batterla. Se vogliamo diventare campioni, non possiamo sceglierci gli avversari: dobbiamo affrontarli e batterli”.