Repubblica ceca, applausi meritati
venerdì 2 luglio 2004
Intro articolo
Il Ct Karel Brückner è molto soddisfatto del gioco espresso dalla squadra, nonostante l'eliminazione.
Corpo articolo
Il tecnico della Repubblica ceca Karel Brückner è sicuro che il ricordo del bel gioco espresso dalla sua squadra andrà ben oltre il piazzamento tra le quattro migliori nazionali d'Europa.
Non solo i risultati
"Si dice che l'unica cosa che conta nel calcio sono i risultati, ma credo che nonostante l'eliminazione nessuno potrà scordarsi il nostro bel gioco", ha affermato oggi Brückner nel corso dell'ultima conferenza stampa fissata a Sintra prima del ritorno a Praga previsto in serata.
Gli applausi della critica
Tornando ad analizzare UEFA EURO 2004™, Brückner si è detto convinto che la sua squadra, come alcune altre nel torneo, abbia giocato "nel modo giusto", raccogliendo molti applausi prima dell'eliminazione contro la Grecia. "Abbiamo preso la giusta direzione e lo stiamo dimostrando - ha confermato il tecnico -. La squadra ceca si è guadagnata l'ammirazione di tutti e gli esperti hanno parlato di un gruppo compatto, con un grande futuro".
Un futuro luminoso
Con in campo ben sette membri della squadra ceca vincitrice dei campionati Europei UEFA Under 21 del 2002, il futuro è certamente luminoso. Tuttavia, anche la vecchia guardia ha dato il suo apporto e in particolare il capitano Pavel Nedved, la cui uscita per infortunio a pochi minuti dall'intervallo ha in parte minato la sicurezza della compagine ceca contro gli ellenici.
L'assenza di Nedved
"Non voglio dire che con lui in campo avremmo vinto, ma il suo apporto è fondamentale, per mettere pressione agli avversari - ha affermato Brückner -. La sua determinazione è nota a tutti, come il fatto che si esprime meglio nella ripresa".
La vecchia guardia
Un altro elemento della vecchia guardia, Karel Poborský, capitano in assenza di Nedved, ha dichiarato: "L'anno scorso Pavel è stato il miglior giocatore d'Europa, questo dice tutto". Zdenek Grygera ha poi aggiunto: "La sua tempra morale ci avrebbe aiutato molto, soprattutto nei supplementari".
Propositi di ritiro
Poborský ha dovuto dire addio al sogno di ottenere la 100esima presenza in nazionale giocando la finalissima del torneo. In ogni caso, il centrocampista 32enne potrebbe anche decidere di non ritirarsi, come invece aveva annunciato prima della manifestazione. "Perché non dovrei arrivare a 100 presenze?, ha scherzato oggi. Con un'amichevole fissata ad agosto proprio contro la Grecia, il raggiungimento di un simile traguardo potrebbe fornire anche l'occasione per una vendetta sportiva.