Croazia, che coraggio!
mercoledì 19 novembre 2003
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Slovenia - Croazia 0-1 (And. 1-1)
Grazie alla rete di Pršo la Croazia stacca il biglietto per il Portogallo, lacrime per gli sloveni.
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Rivoluzione Croazia
L’andata in Croazia era terminata 1-1. Un risultato tutto sommato bugiardo considerato il netto predominio dei padroni di casa. Passati in vantaggio con Pršo i croati avevano subito il ritorno degli sloveni con Ermin Šiljak. Così Otto Baric, Ct della Croazia, per l'incontro al Central Stadium di Lubiana, ridisegna la sua squadra. Sostituito lo squalificato Ivica Olic con Tomislav Šokota, sono sei i cambi proposti rispetto all'11 titolare sceso in campo al Maksimir di Zagabria. Robert Kovac, Josip Šimunic, Darijo Srna, Milan Rapaic e Giovani Rosso prendo il posto di Stjepan Tomas, Jerko Leko e Ivica Mornar, tutti in panchina, mentre Mato Neretljak e Dario Šimic siedono in tribuna.
Precedenti per Croazia
La Slovenia non è mai riuscita a battere la Croazia nella sua breve storia. Sconfitti tre volte negli ultimi quattro incontri, i padroni di casa devono rinunciare al loro uomo più pericoloso, Ermin Šiljak, squalificato. Ma Bojan Prašnikar, Ct dei croati, sa che anche un pareggio a reti bianche può bastare e alla vigilia cerca di caricare i suoi: "Possiamo farcela, non dobbiamo avere soggezione".
Palo della Croazia
Ma l'avvio degli ospiti è impressionante per autorevolezza e determinazione. I primi 20' assomigliano ad un assedio ininterrotto. Da un momento all'altro la Slovenia, incapace di alcuna reazione, sembra destinata a capitolare. È solo il palo, al 6', a negare il gol a Šokota il gol. La Slovenia cerca di scuotersi ma Zlatko Zahovic è troppo isolato per spaventare l'attenta difesa ospite.
Nervosismo in campo
La seconda parte del primo tempo conferma il maggior possesso palla dei croati, che però faticano a costruire altre occasioni da rete. La più clamorosa comunque capita sui piedi di Rosso che da distanza ravvicinata, e a portiere battuto, conclude alto. Prima dell'intervallo la partita si incattivisce e a farne le spese è Igor Tudor, ammonito.
Espulsione Tudor
Nel secondo tempo la Slovenia sembra intenzionata ad alzare il proprio baricentro. Complice la poca lucidità della Croazia i padroni di casa sono in grado di controllare il gioco con minor affanno. Dopo un quarto d'ora le speranze croate subiscono un colpo durissimo. Per un intervento da dietro Tudor riceve la seconda ammonizione, e viene espulso. L'inferiorità numerica però non scoraggia gli ospiti, anzi. Trascorrono meno di due minuti e la Croazia passa in vantaggio. Azione di contropiede di Dabanovic che confeziona per Pršo. Il centravanti del AS Monaco FC, appena entrato in area, non sbaglia.
Lacrime finali
La reazione della Slovenia è immediata quanto disordinata. La spinta dei padroni di casa negli ultimi minuti è arrembante, generosa ma inefficace. Tutti in avanti alla ricerca di quel gol che garantirebbe loro almeno i tempi supplementari. Ma Stipe Pletikosa non corre mai grossi pericoli e in Portogallo ci vanno i croati. Per gli sloveni, al triplice fischio finale, solo lacrime e rimpianti.