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Nolito l'arma in più della Spagna

La vittoria contro la Turchia ha messo in evidenza l'utilità e il grande lavoro di Nolito, che insieme ad Álvaro Morata è il giocatore simbolo delle nuove Furie Rosse.

Morata si gode il successo

La Spagna è ovviamente in festa dopo il 3-0 sulla Turchia e la qualificazione agli ottavi dopo appena due giornate, ma molti indizi e statistiche suggeriscono che il suo calcio è quanto mai scoppiettante ed efficace.

Prendiamo ad esempio Vicente del Bosque. Il Ct non ha mai esitato sulla formazione, con Nolito sulla sinistra e Álvaro Morata al centro, neanche dopo una gara d'esordio buona ma non eccezionale. A questo proposito, i tifosi e i media avevano qualche dubbio.

Tutti si domandavano "Nolito è all'altezza di Andrés Iniesta e David Silva nel far girare il pallone?" oppure "Morata segna abbastanza?".

A questo proposito, Del Bosque è stato assolutamente chiaro perché conosceva il valore di un calciatore vecchia scuola, che vive per tormentare i terzini, e che gioca anche "a piedi invertiti", cioè sulla fascia opposta al suo piede naturale.

Morata: una prestazione quasi completa

Basta guardare il laterale di difesa turco e il suo dilemma in occasione del primo gol. Arda Turan non segue Jordi Alba e lascia Gökhan Gönül completamente solo. In una situazione di due contro uno, Alba si allarga e Nolito si accentra.

L'esterno del Celta Vigo ha il tempo di ricevere il pallone da Alba, portarselo dal sinistro al destro e servire Morata in una posizione simile a quella del gol di Piqué di lunedì. Nolito attaca i giocatori, li fa girare e, accentrandosi, li porta fuori posizione: è quanto accade a Gökhan Gönül prima della sovrapposizione di Alba e dell'assist per Morata sul 3-0.

Il giocatore è diretto, insidioso, tira appena può e finora ha contribuito a tre reti. Grande merito al tecnico per aver capito che poteva essere una risposta parziale all'assenza di Fernando Torres e David Villa.

Nolito ha segnato cinque gol nelle ultime cinque partite della Spagna, Morata quattro su tre, ma c'è molto di più. Prima della gara, Del Bosque ha dichiarato: "Comunque vada contro la Turchia, loro continueranno a inseguirci". L'apparente presuzione nasconde un dato: il lavoro del suo assistente Toni Grande e dall'analista Antolín Gonzalo è stato calibrato al millimetro. Del Bosque pensava sicuramente di vincere, sapeva che la sua squadra aveva lavorato di più e che avrebbe spostato la palla velocemente per cercare spazi.

La Spagna, i giocatori e anche lo staff tecnico hanno spiccato il volo e continuano a puntare sempre più in alto. Attenta Europa.