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Il Belgio riaccende la fiamma

Dopo la prima sconfitta contro l'Italia, il Belgio era stato criticato molto e sembrava aver perso il tocco magico, ma i risultati dimostrano che non bisogna mai affrettarsi nelle conclusioni.

Axel Witsel e Radja Nainggolan salutano i tifosi
Axel Witsel e Radja Nainggolan salutano i tifosi ©AFP/Getty Images

Il tecnico olandese Co Adriaanse era solito parlare di giornalismo da tabellone: le opinioni devono basarsi solo sui risultati; quanto accade in campo deve essere ignorato.

La teoria si dimostra valida soprattutto nel caso del Belgio, pesantemente criticato dopo la sconfitta per 2-0 contro l'Italia. I giocatori che avevano pagato di più erano stati Kevin De Bruyne e Eden Hazard.

In realtà, la partita non era andata così male, poiché Romelu Lukaku aveva mancato il pareggio di un soffio: bastava qualche piccolo ritocco, anziché una profonda ricostruzione. È proprio quello che ha fatto Marc Wilmots per la gara successiva contro la Repubblica d'Irlanda.

L'allenatore ha ripristinato il prediletto 4-2-3-1 e cambiato la fascia destra con Thomas Meunier e Yannick Carrasco. Trascinato da De Bruyne e Hazard, il Belgio si è riscoperto pericoloso e ha portato a casa un convincente 3-0. Con Hazard a dirigere l'orchestra, ha poi battuto la Svezia per 1-0 e ha suggellato un posto agli ottavi.

"Siamo partiti male e ci hanno criticati molto, quindi era importante ricompattarsi e pensare alle prossime sfide - dichiara Jan Vertonghen -. Abbiamo dimostrato di avere l'atteggiamento giusto. Siamo disposti a lottare l'uno per l'altro e questa mentalità ha dato i suoi frutti".

E adesso? La "generazione d'oro" del Belgio, dotata di grandi talenti, ha due anni di esperienza in più dopo aver raggiunto i quarti di Coppa del Mondo FIFA in Brasile. Dunque, gli ottavi sono solo il primo passo, il minimo sindacale, e ad attendere la squadra domenica c'è l'Ungheria.

"Ci aspettiamo una partita difficile perché loro sono arrivati primi nel girone - commenta  Hazard -. Non hanno avuto partite facili, ma hanno ottenuto quello che volevano. Sono molto forti. Ora andiamo a Tolosa e cerchiamo di continuare così".