L'Islanda celebra i suoi eroi

Alla sua prima partecipazione al Campionato Europeo, l'Islanda si è subito qualificata agli ottavi: questo sì che è entrare nella storia! Forse non sarà stata la sua prestazione migliore, ma non interessa a nessuno.

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I giocatori sono diventati eroi nazionali, mentre i festeggiamenti dei tifosi allo Stade de France sono stati replicati in patria. Gli islandesi hanno affollato il centro di Reykjavik per guardare la partita e sono letteralmente esplosi quando Arnór Ingvi Traustason ha firmato il gol della vittoria nei minuti di recupero.

Difficile contestualizzare questo trionfo e sopravvalutare quel che la squadra ha fatto per il paese. In Islanda si parla così tanto di questa impresa che anche le elezioni presidenziali, in programma sabato, sono state totalmente offuscate da UEFA EURO 2016.

Gylfi Sigurdsson riassume perfettamente la situazione: "Siamo agli ottavi - commenta il centrocampista dello Swansea City -. Se qualcuno me lo avesse detto prima della fase a gironi gli avrei dato del pazzo, ma è una bella favola e vogliamo che continui. Non vogliamo tornare a casa".

Neanche i tifosi lo vogliono: dopo la gara a Parigi, uno di loro mi ha detto che aveva già un "piano B" con il suo capo e che sarebbe andato comunque a Nizza. Anche la compagnia Icelandair ha annunciato che farà di tutto per portare più islandesi possibile in Francia.

La partita contro l'Austria si è giocata alle 16:00 ora locale, con tutti gli uffici e negozi chiusi: la memoria riporta alle Olimpiadi di Pechino del 2008, quando la nazionale di pallamano ha raggiunto la finale.

Lo stesso accadrà lunedì contro l'Inghilterra, forse la squadra più seguita in Islanda. In passato, gli abitanti della piccola isola avevano fatto il tifo proprio per loro in vari tornei, ma stavolta non accadrà.

"Per me è un sogno - dichiara Jón Dadi Bödvarsson, autore del primo gol contro l'Austria -. È quello che sognavo fin da piccolo, quando seguivo gli europei e i mondiali. Sarà fantastico giocare contro l'Inghilterra".

In Islanda, la Premier League è il campionato più apprezzato, la meta più ambita. Ecco dunque che questa occasione assume un valore ancora più importante, quello di vetrina.