Concorrenza e Belgio, le sfide di Eder e Immobile
venerdì 10 giugno 2016
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Abbiamo parlato con due dei cinque giocatori in lizza per l'attacco azzurro. Immobile: "La competizione in attacco è bella, questa nazionale può fare grandi cose". Eder: "Abbiamo qualità per mettere in difficoltà il Belgio".
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A tre giorni dalla sfida contro il Belgio il rebus attacco resta sempre più intricato. Oggi, in particolare, questo era l’argomento del giorno a Casa Azzurri, visto che in conferenza stampa si sono presentati tre dei cinque attaccanti in lizza per due posti: Eder, Ciro Immobile e Lorenzo Insigne.
Dopo la conferenza stampa Eder e Immobile si sono fermati a parlare in esclusiva con UEFA.com e abbiamo cercato di capire come vivono questo momento di incertezza e come vedono la gara di apertura contro il temibile Belgio.
UEFA.com: Come vivete questi giorni che precedono il debutto contro il Belgio e questi dubbi su chi giocherà in attacco?
Eder
Stiamo lavorando tanto da quando abbiamo iniziato il ritiro il 18 maggio e adesso è normale che ci sia un po’ di ansia. Però adesso siamo pronti. La nostra è una situazione tranquilla, deciderà il mister chi andrà in campo. Penso che tutti e cinque negli ultimi anni sono stati chiamati nelle qualificazioni per l’Europeo. Siamo tutti pronti e sappiamo quello che c’è fare. La decisione è del mister è chi andrà in campo farà bene.
E’ bello perché in questi anni questo gruppo è stato sempre formato da una base unica. Siamo stati quasi sempre gli stessi, e questo è importante. E’ un aspetto molto importante perché si arriva a Coverciano e sembra quasi di arrivare a una squadra di club. Tutti si conoscono bene, tutti si rispettano e questo credo sia un aspetto molto importante per la nostra squadra.
Immobile
C’è un po’ di ansia come è giusto che sia. L’adrenalina ti fa arrivare bello carico alla partita. Ci stiamo allenando bene e siamo pronti, questa competizione la vogliamo affrontare al 100%.
La competizione è bella, penso che in una squadra ci debba sempre essere. Significa che siamo tutti sullo stesso livello, con possibilità di giocare e così si tiene il gruppo unito. E’ importante.
UEFA.com: Belgio sulla carta fortissimo. Gara da giocare all’attacco visto che loro hanno diverse assenze in difesa?
Eder
Contro il Belgio mi aspetto una partita dura. Li abbiamo affrontati in amichevole, è una squadra molto forte che fa bene il possesso palla. Ha tanta qualità ed è una delle favorite per la vittoria. Alla fine però sarà il campo a parlare. E lì a noi toccherà dare il massimo e cercare di metterli in difficoltà perché abbiamo le qualità per farlo. Sarà difficile ma sarà una grande partita.
L’amichevole? Fino al 70’ eravamo sull’1-1, abbiamo giocato una grande partita colpendo una traversa e creando diverse occasioni prima di subire due gol alla fine. Però è stata un’amichevole importante per capire le nostre ambizioni. Abbiamo giocato bene ma questa è la competizione vera e tutto è molto diverso. Però noi siamo pronti.
Immobile
Il Belgio è forte e organizzato. Noi dovremo mettere più intensità e più cattiveria di loro perché dal punto di vista tecnico, forse ci sono un po’ superiori. Nel calcio, però, spesso vince la squadra più organizzata. Vince chi sa gestire bene la palla e corre con intelligenza. Noi questo lo sappiamo fare e cercheremo di metterli in difficoltà dove loro soffrono un pochino.
Sarà una partita combattuta, sono due nazionali forti che puntano ad arrivare fino alla fine. E’ normale che ci sia questa grinta e gran voglia di vincere. Il Belgio è da rispettare, ma non da temere. E’ importante partire bene perché è un torneo breve e fare subito punti ti dà anche la carica giusta. Basta non fare come il Mondiale quando siamo partiti bene e poi… Però sono convinto che questa nazionale potrà fare grandi cose.
Per chiudere abbiamo chiesto a Immobile quando pesa l’assenza del suo vecchio compago di squadra Marco Verratti…
Immobile
Dispiace perché Marco è un personaggio fondamentale per questa nazionale. Dispiace per l’infortunio e per quello di Claudio (Marchisio) perché sono due elementi importantissimi per noi. Marco l’ho sentito, era dispiaciuto ovviante. Gli ho detto di tornare presto perché ci sono i Mondiali in Russia…