Leggende EURO: Kim Vilfort, 1992
sabato 23 aprile 2016
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Finale 1992: Kim Vilfort sigla il 2-0 proprio nel momento in cui la Germania, alla ricerca del pareggio, cinge d’assedio la Danimarca. Ma la gioia del centrocampista è destinata a svanire di lì a poche settimane.
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"Non ce l’avremmo mai fatta ai supplementari. Ogni volta che la Germania avanzava, sfiorava il gol – confessa l’attaccante Brian Laudrup ricordando le battute conclusive della finale di EURO '92, con la Danimarca in vantaggio 1-0 a Goteborg -. Poi siamo riusciti a rompere l’assedio e Kim ha dato il colpo di grazia".
Il gol al 78’ del centrocampista Kim Vilfort, con un tiro dal limite dell’area che si infila dopo aver colpito il palo interno, regala il lieto fine alla favola della Danimarca, chiamata in Svezia in extremis a sostituire la squalificata Jugoslavia nella fase finale. Per il giocatore del Brøndby la gioia per la vittoria è solo temporanea. Sua figlia Line, di sei anni, di cui lascia il capezzale solo due volte per giocare al torneo continentale, muore di leucemia poche settimane dopo.
Tragedia personale
La storia della squadra di Richard Møller-Nielsen è stata raccontata più volte e talvolta gonfiata di leggenda: si dice per esempio che i giocatori fossero già in spiaggia quando furono richiamati per EURO. Vilfort, allora 29enne, raggiunge la squadra in Svezia dopo aver saputo dai medici che sua figlia risponde bene alle cure per la leucemia, ma dopo le prime due partite della Danimarca viene richiamato in ospedale. Le condizioni di Line peggiorano e il giocatore deve saltare la vittoria per 2-1 contro la Francia che porta i danesi in semifinale.
La famiglia spinge Vilfort a tornare in Svezia per semifinale e finale. Uno dei temi principali ripresi nel film del 2015 su quei campionati europei di calcio dal titolo “Sommeren 92” (“L’estate del ‘92). In semifinale, contro l’Olanda, mette a segno uno dei rigori della lotteria conclusiva e in finale affonda la Germania. "Eravamo un collettivo eccezionale – ricorda -. Non eravamo i giocatori migliori. Eravamo la squadra migliore".
Bandiera del Brøndby
Cresciuto a Valby, quartiere nella zona sud-ovest di Copenaghen, Vilfort inizia a giocare nello Skovlunde ma si fa conoscere al Frem, segnando una valanga di gol dal 1981 al 1985 e guadagnando un trasferimento al LOSC Lille. Ma la sua avventura all'estero dura solo una stagione e nel 1986 il centrocampista firma con il Brøndby. "Tra i giocatori che hanno vinto EURO '92, dieci giocavano o avevano giocato nel Brøndby", osserva Vilfort.
Vilfort resta fino al 1998 al Brøndby, dove oggi è responsabile del settore giovanile dopo aver declinato la proposta di diventare direttore generale, un incarico di profilo troppo alto per il suo carattere. "Troppo contorno e troppo poco calcio…”, commenta.
Riconoscimento nazionale
Fra il 1983 e il 1996 colleziona 77 presenze e sigla 14 gol con la maglia della nazionale. Per il ruolo avuto nel trionfo del 1992 è stato premiato nel 2014 come miglior giocatore del secolo della Superliga danese, davanti a giocatori del calibro di Peter Schmeichel, Jesper Grønkjær e Allan Simonsen.
"Sono sorpreso perché non mi sono mai considerato, in alcun modo, il miglior giocatore", afferma. Morten Olsen, suo ex Ct in nazionale e allenatore al Brøndby lo ritiene un degno vincitore. "Kim Vilfort è stato, come giocatore per la squadra, il sogno di ogni tecnico. Poteva giocare in qualsiasi ruolo, dava sempre il massimo e aveva una mentalità vincente. Kim era sempre ottimista e pensava sempre di farcela, non importa quanto brutta la situazione potesse apparire".