Blokhin, il profeta del calcio ucraino
domenica 26 febbraio 2012
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Oleh Blokhin ha ridato fiducia all'Ucraina in vista di UEFA EURO 2012, ma ha ribadito che tutti dovranno conquistarsi il posto per la fase finale: "Io non convoco giocatori solo perchè hanno degli occhi belli".
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Da giocatore Oleh Blokhin era dotato di straordinario talento. Ma le sole abilità non sono sufficienti per arrivare in alto. La determinazione, la dedizione e la spinta verso un costante miglioramento sono anche queste delle chiavi fondamentali per raggiungere grandi traguardi; questo è il messaggio che il giocatore più decorato dell'era sovietica e attuale Ct dell'Ucraina sta cercando di trasmettere ai suoi giocatori e il motivo per cui gli addetti ai lavori affermano che Blokhin "non è mai felice".
Oleg Blokhin avrà certamente tirato un sospiro di sollievo martedì scorso, quando il comitato esecutivo della Federcalcio ucraina (FFU) gli ha dato il voto di fiducia estendendo il suo contratto da Ct fino alla conclusione delle qualificazione per la Coppa del Mondo 2014 FIFA. Ma è improbabile abbia sorriso.
"Blokhin non è mai completamente felice", ha dichiarato il presidente della FFU Grigoriy Surkis, "ma è un ottimista per natura." Il 59enne non ha fatto nessuna promessa sulle future prospettive dell'Ucraina a UEFA EURO 2012 ma il calciatore più decorato dell'era sovietica e l'allenatore ucraino di maggior successo fino ad oggi ha sempre pensieri di successo nella sua mente.
Questa è la seconda volta che Blokhin ha risposto alla chiamata della Federcalcio ucraina dopo aver accettato di farsi carico della situazione di crisi della nazionale nel dicembre del 2003. Nonostante il raggiungimento degli spareggi per la Coppa del Mondo 1998 FIFA, UEFA EURO 2000 e la Coppa del Mondo 2002 FIFA, l'Ucraina è sempre caduta in ogni occasione all'ultimo ostacolo. La deludente fase di qualificazione a EURO 2004 che ne è seguita ha lasciato a pochi l'idea di credere in una crescita e in un passo avanti dell'Ucraina.
Così alla sua prima conferenza stampa il Ct Blokhin ha promesso: "Ci qualificheremo per la Coppa del Mondo del 2006 vincendo il nostro girone", ma non tutti lo presero in parola. Eppure, ha guidato la squadra fino ai quarti di finale della Coppa del Mondo venendo poi fermato dai campioni del mondo dell'Italia.
I detrattori di Blokhin credevano che avesse avuto soltanto fortuna mostrando come prova la conseguente mancata qualificazione a UEFA EURO 2008, ma il girone di qualificazione comprendeva sia gli allora campioni del mondo che la Francia finalista. Blokhin ha poi lasciato l'incarico passando alla FC Dinamo Moskva per essere poi nuovamente corteggiato dalla FFU.
Una delle prime mosse di Blokhin è stata quella di alleggerire da aspettative esagerate le pressioni sui giocatori. "Naturalmente vogliamo vincere EURO 2012 ma almeno dieci squadre hanno lo stesso obiettivo", ha detto Blokhin. "La nostra priorità è quella di raggiungere la fase a eliminazione diretta. Poi vedremo". La sua squadra è stata sorteggiata con Inghilterra, Francia e Svezia nel Grupo D, ma Blokhin rimane inflessibile dichiarando: "Il nostro obiettivo rimane immutato".
Pallone d'Oro nel 1975 Blokhin ha vinto sette titoli, cinque Coppe sovietiche, due Coppe delle Coppe UEFA e una Supercoppa Europea UEFA con l'FC Dynamo Kyiv collezionando 112 presenze con l'Unione Sovietica e segnando 42 gol. In patria è da molti considerato un profeta del calcio.
Già nel 1997 aveva predetto che un giovane Andriy Shevchenko sarebbe diventato il miglior giocatore d'Europa. Sette anni dopo Sheva ha vinto il Pallone d'Oro riconoscendo il contributo del suo predecessore. "Non ho mai dimenticato il messaggio Blokhin", ha detto l'ex attaccante del Milan recentemente.
I due grandi del calcio ucraino si sono riuniti di nuovo e sognano un successo a EURO, ma Blokhin insiste nel dire che non sarà l'angelo custode di Shevchenko. "Noi non convochiamo i giocatori perchè hanno degli occhi belli", ha detto. "Nella mia squadra voglio solo giocatori disposti a lottare per il nostro paese". Blokhin ha anche sottolineato che gli altri due attaccanti, Artem Milevskiy e Andriy Voronin, non hanno un posto assicurato in squadra per le fasi finali.
"Questi giocatori devono essere i nostri leader, ma in questo momento non stanno sfruttando al massimo il loro potenziale", ha detto. "Se non ci sarà un'inversione di rotta non potranno essere inclusi nella mia lista di UEFA EURO 2012. Io non guardo ai nomi".