EURO 1960: Ponedelnik porta l'Unione Sovietica alla gloria contro la Jugoslavia
mercoledì 10 giugno 2020
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URSS - Jugoslavia 2-1 (dts)
L'Unione Sovietica batte la Jugoslavia ai tempi supplementari, diventando la prima squadra campione d'Europa.
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Lev Yashin mantiene aperta la sfida mentre Viktor Ponedelnik garantisce la vittoria ai supplementari dell'Unione Sovietica - che alza così per la prima volta la Coppa Henri Delaunay - contro la Jugoslavia.
Nella prima finale del Campionato Europeo UEFA, il talento della Jugoslavia, qualificatasi dopo un emozionante 5-4 contro la Francia, sembra decisivo. Milan Galić porta in vantaggio i suoi e solo l'eroico Yashin nega altre reti. Slava Metreveli rimette in pari il risultato prima che Ponedelnik entri nella storia del folclore sovietico segnando il decisivo raddoppio.
Nel primo tempo, la proprietà di palleggio e intelligenza tattica danno un certo vantaggio alla Jugoslavia su un campo scivoloso, mentre Dragoslav Šekularac e Bora Kostić confermano quanto di buono già messo in mostra nella semifinale. Il gol è comunque frutto di un'azione rocambolesca: Galić riesce a mandare in gol in qualche modo un tiro-cross di Dražan Jerković. La rete è una delle dieci consecutive che Galić realizza in gare internazionali, eguagliando il record mondiale.
A questo punto sale in cattedra il 30enne Yashin, all'apice della carriera, e con alcune parate eccezionali, specialmente su alcuni bolidi scagliati da Kostić su calcio di punizione, mantiene la sua squadra in partita. Cosa che non riesce, nel secondo tempo, al numero uno avversario Blagoje Vidinić, estremo difensore solitamente affidabile e sicuro, che non trattenendo un tiro da lontano di Valentin Bubukin consente a Slava Metreveli di pareggiare.
A tre minuti dal fischio di chiusura è la Jugoslavia a tirare un sospiro di sollievo, quando Valentin Ivanov manca una facile occasione; favore del resto ricambiato nei supplementari, quando Jerković liscia di destro la palla giusta a due passi dalla porta. È infine Victor Ponedelnik a regalare la vittoria all'Unione Sovietica, con un colpo di testa.
Nonostante all'epoca della chiamata in nazionale militasse in seconda divisione, Ponedelnik giustifica la sua convocazione segnando una tripletta al debutto nel 7-1 contro la Polonia, nel maggio del 1960. Adesso è il match winner per il suo Paese. "Ci sono partite e gol realmente speciali, l'apice nella carriera di un giocatore", ha detto alla fine.
Il commento
Viktor Ponedelnik, attaccante URSS: "Mi piace sempre ricordare quella finale. Dopo aver battuto la Jugoslavia, la nazionale sovietica è diventata la prima squadra a essere incoronata campione d'Europa. Nessuno può dimenticare quei momenti di gloria, né il pubblico, né i tifosi né i calciatori stessi. Per me quel gol della vittoria al 113' è stato il più importante della carriera. Per quel gol devo ringraziare il nostro esterno sinistro Mikheil Meskhi per il suo cross superbo".
Le formazioni
URSS: Yashin; Chokheli, Maslyonkin, Krutikov, Voynov, Netto, Metreveli, Ivanov, Ponedelnik, Bubukin, Meskhi
In panchina: nessuno
Allenatore: Gavriil Kachalin
Jugoslavia: Vidinić; Durković, Jusufi; Žanetić, Miladinović, Perušić; Šekularac. Jerković, Galić, Matuš, Kostić
In panchina: nessuno
Allenatore: Ljubomir Lovrić
Arbitro: Arthur Ellis (Inghilterra)