Il cucchiaio di Panenka a EURO '76
martedì 23 giugno 2020
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Lionel Messi, Sergio Ramos, Zinédine Zidane, Francesco Totti e Andrea Pirlo hanno tutti calciato un rigore 'alla Panenka' nel corso degli anni, ma cosa sappiamo del pioniere che ha calciato un rigore in questa maniera? Conosciamo Antonìn Panenka.
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L'abbiamo visto tantissime volte. Il rigorista va sul dischetto e non sceglie la potenza o la precisione ma l'effetto sorpresa. Così mentre il portiere sceglie un lato, il rigorista colpisce il pallone dal basso con un tocco morbido. E mentre il portiere vola verso il lato scelto, il pallone danza lentamente dall'alto verso il basso al centro della porta senza lasciare scampo all'estremo difensore che può solo guardare impotente la traiettoria beffarda del pallone. Il rigore 'alla Panenka'.
Quarantaquattro anni fa, praticamente nessuno aveva mai visto un rigore del genere... fino a quando l'uomo che gli ha dato il nome non l'ha impresso nella memoria collettiva del calcio: Antonín Panenka della Cecoslovacchia. E quale palcoscenico ha scelto? Il nono rigore decisivo nella finale di EURO 1976.
Il contesto
Non stupisce che la finale di EURO 1976 va ai rigori - per la prima volta in una fase finale - dato che ogni partita della fase finale in Jugoslavia va ai supplementari. Avanti di due gol a Belgrado, la Cecoslovacchia si fa raggiungere sul 2-2 all’ultimo minuto dai due volte campioni del mondo e d'Europa della Germania Ovest. Dopo trenta minuti di tempi supplementari la sfida viene decisa ai calci di rigore. Uli Hoeness calcia alto il quarto tiro dal dischetto della Germania Ovest; dall’altra parte si presenta il 27enne Antonín Panenka.
Cosa è successo
Alcuni l'hanno definita una poesia calcistica scritta da un genio. Si potrebbe guardare centinaia di volte senza stancarsi mai. Presentandosi sul dischetto per il tiro decisivo nella prima finale EURO di sempre decisa dai rigori, Panenka sceglie il tocco morbido e inaspettato che scavalca il portiere tedesco Sepp Maier che invece aveva scelto il lato sinistro. "Beh, non credo che Sepp Maier l'abbia presa molto bene, anzi era e forse è ancora un po' sconcertato. Ho il sospetto che probabilmente non ami sentire troppo spesso il suono del mio nome".
Cosa ha significato
Purtroppo per il grande Maier, nel corso degli anni il suo nome è riecheggiato tantissime volte. Il momento magico di Panenka ha suggellato l'unico titolo europeo della Cecoslovacchia, assicurandosi già un posto nei libri di storia. Da un punto di vista individuale è nato un nuovo stile di calcio di rigore. Da sempre noto come "rigore alla Panenka", è stato copiato più volte, ma non si può migliorare l'originale.
Cosa hanno detto
Antonìn Panenka, regista Cecoslovacchia: "Dopo gli allenamenti [al Bohemians Praha] ero solito trattenermi con il nostro portiere per battere qualche calcio di rigore. Ci giocavamo una cioccolata o una birra. Era un portiere molto bravo e spesso perdevo. Così, a volte, prima di addormentarmi pensavo a un modo per batterlo e rifarmi.
Pensai che se avessi ritardato la battuta eseguendo un pallonetto, il portiere si sarebbe tuffato non avendo il tempo di recuperare la posizione. Iniziai così a tradurre questa intuizione anche nella pratica. Presi a vincere le scommesse e, di conseguenza, cominciai a prendere peso perché vincevo le barrette. Alla fine ho scelto quel rigore in finale perché ho capito che sarebbe stato il modo più semplice di segnare. È una soluzione semplice".
Ivo Viktor, portiere Cecoslovacchia: "Ho fatto un terribile errore nell'ultimo minuto dei tempi regolamentari e abbiamo subito un gol. Quando incontro Panenka gli dico sempre: 'Senza di me e il mio errore, nessuno avrebbe sentito parlare di te'. Non avrei mai creduto che avrebbe provato quel rigore in finale - mi sembra azzardato ancora oggi dopo tanti anni".
Franz Beckenbauer, capitano Germania Ovest: "Solo un vero campione avrebbe provato una soluzione del genere".
Pelé, attaccante Brasile: "Chi tira un rigore del genere o è un genio o un pazzo".
France Football: "È nato un poeta del calcio".