Atene abbraccia i suoi eroi
giovedì 8 luglio 2004
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Dopo il trionfo di EURO 2004, la nazionale greca è rientrata in Grecia per i festeggiamenti.
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La Grecia campione di UEFA EURO 2004™ ha finalmente fatto ritorno ad Atene, attesa da una folla festante.
Di nuovo a casa
La compagine greca, a cui si è aggiunto il primo ministro Kostas Karamanlis, è atterrata all'aeroporto Eleftheros Venizelos di Atene intorno alle 16.00. Il tecnico Otto Rehhagel e i giocatori sono stati accolti tra gli applausi dei tifosi in visibilio.
Cerimonia ufficiale
La nazionale ellenica, campione d'Europa grazie al gol messo a segno da Angelos Charisteas al 57' della finale contro il Portogallo, si è quindi trasferita allo stadio Apostolos Nikolaidis per la cerimonia ufficiale. La polizia ha presidiato i 30 km che separavano l'impianto dall'aeroporto.
Bagno di folla
Giunti allo stadio, i giocatori ed il tecnico hanno finalmente potuto abbracciare tutti i tifosi che non si erano potuti recare in Portogallo. "Siamo fieri di aver regalato tanta gioia alla nostra gente - ha confidato il portiere Antonios Nikopolidis -. Abbiamo affrontato avversari di grande livello, ma eravamo consapevoli del nostro valore e li abbiamo battuti. Questo è un grande giorno per il calcio greco".
Successo senza precedenti
A poco più di un mese dall'inizio dei Giochi Olimpici, il mondo sportivo ellenico sta vivendo un momento di grande fioritura, soprattutto per quanto riguarda il movimento calcistico. "Abbiamo scritto una nuova pagina nella storia greca - ha affermato il centrocampista Vassilios Tsiartas -. Spero che questo sia il primo di una lunga serie di successi".
Un mondo da scoprire
Il difensore Traianos Dellas, autore del silver gol nella finale contro la Repubblica ceca, ha però ribadito che il successo europeo non ha del tutto svelato l'universo sportivo ellenico. "I calciatori greci meritano molta più considerazione, questo torneo lo ha dimostrato".
Gruppo compatto
Quello che la Grecia invece ha già dimostrato è che un gruppo unito non conosce ostacoli. "Non ci sono segreti nel calcio - ha affermato il difensore Mihalis Kapsis -. La nostra arma in più è stata la compattezza".
Nessun timore
"Nessuno ha posto i propri interessi davanti a quelli della squadra, poi l'esperienza di Otto Rehhagel ha fatto il resto - ha continuato -. Non avevamo nessun timore reverenziale, perché nessuno si sarebbe immaginato che avremmo fatto tanta strada e ad essere sinceri, non lo pensavo neppure io".
Nuove aspettative
Le nuove leve del calcio greco dovranno quindi confrontarsi con le grandi aspettative dei tifosi da questo momento in poi e il centrocampista Stylianos Giannakopoulos ne è ben lieto. "Grazie alla nostra passione e a un duro lavoro, abbiamo trasformato i sogni in realtà. Ora vogliamo qualificarci alla Coppa del Mondo FIFA per continuare su questa strada".