Riunione del Panel antidoping UEFA
lunedì 28 febbraio 2011
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In primo piano a Nyon le attività a vasto raggio della UEFA in materia di lotta al doping nel calcio, occhi puntati anche sui preparativi per UEFA EURO 2012.
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Il Panel antidoping UEFA ha ribadito la ferma volontà di contribuire alla lotta al doping nel calcio in occasione dell’ultima riunione svoltasi a Nyon, in Svizzera, presso la sede della UEFA.
Presieduto dal Dr. Jacques Liénard, il Panel ha discusso delle varie attività volte a promuovere, coordinare e monitorare le campagne antidoping UEFA, ponendo l’accento sui preparativi in vista di UEFA EURO 2012 in Polonia e Ucraina a giugno 2012.
All’ordine del giorno vi sono state questioni logistiche del programma di controllo doping, nonché la formazione degli addetti ad accompagnare i giocatori ai controlli al termine delle partite. Inoltre, si è discusso delle opere intraprese affinché le postazioni di controllo antidoping soddisfino i criteri richiesti nelle otto sedi del torneo: Gdansk, Poznan, Varsavia e Wroclaw (Polonia); Donetsk, Kharkiv, Kiev e Leopoli (Ucraina).
Il Panel ha dato quindi uno sguardo alle attività di controllo svolte in occasione di UEFA EURO 2008: nessuno dei 124 calciatori sottoposti a controlli antidoping al termine delle 31 partite in Austria e Svizzera, né nessuno dei 160 calciatori testati a sorpresa alla vigilia del torneo, sono risultati positivi. L’auspicio è che tale risultato possa ripetersi anche a UEFA EURO 2012.
L’attenzione si è concentrata inoltre sulle nuove procedure sugli spostamenti, in base alle quali i club sono tenuti a fornire informazioni sugli spostamenti dei loro giocatori, che sono entrate in vigore all’inizio della stagione e riguardano i controlli a sorpresa (fuori dai tornei). La commissione ha espresso soddisfazione per gli sviluppi positivi nelle procedure, che fissano sanzioni più severe in caso di violazioni reiterate, e per i miglioramenti dei club nel fornire informazioni puntuali sugli spostamenti. Le nuove procedure, è stato fatto notare alla commissione, hanno determinato un maggiore rispetto delle regole rispetto alla scorsa stagione.
A seguire, è stato analizzato il programma dei controlli 2009/10. La scorsa stagione sono stati realizzati 1.710 controlli in tutte le competizioni UEFA, comprese quelle giovanili e femminili. Di questi, oltre 1.300 sono stati condotti nelle due principali competizioni UEFA per club. I casi di positività sono stati quattro. Quanto alla stagione 2010/11, ad oggi, sono stati effettuati oltre 1.200 controlli in tutte le competizioni UEFA, con un solo caso di positività.
L’edizione 2011 del Regolamento Antidoping UEFA è stata approvata e attende la ratifica della Commissione Esecutiva UEFA a marzo per entrare in vigore a maggio. Il nuovo regolamento tiene conto della lista di sostanze proibite della Agenzia Mondiale Antidoping (WADA), nonché delle nuove procedure sugli spostamenti.
La UEFA tiene ormai da tempo incontri sull’educazione antidoping in occasione dei tornei giovanili. La commissione ha sottolineato l’importanza dei suddetti incontri, in cui i partecipanti non soltanto ricevono tutte le informazioni sulla campagna antidoping UEFA e sulle procedure dei controlli nelle competizioni UEFA, ma anche sui pericoli del doping e sulle ripercussioni sulle proprie carriere. Il messaggio è stato chiaro: i giovani sono particolarmente esposti alle droghe e alle sostanze proibite, pertanto, prima si previene con la formazione, maggiori sono le possibilità di evitare questi problemi.
Infine, l’impegno nella lotta al doping è stato ampliato nella sezione UEFA Training Ground di UEFA.com, mentre procede spedita la cooperazione con l’organo di governo del calcio mondiale FIFA. La UEFA si è unita alla FIFA per creare una versione dello stesso modulo che sarà presto disponibile sul sito web della FIFA, FIFA.com. La commissione antidoping ha indicato questo esempio di cooperazione come parte di un approccio formativo armonizzato da parte degli organi calcistici internazionali.