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Analisi tattica UEFA Conference League: come il Real Betis ha battuto la Fiorentina

L'osservatore tecnico UEFA Dušan Fitzel analizza il 3-5-2 della Fiorentina e la reazione del Real Betis, che ha sfruttato profondità e transizioni, per trovare una vittoria per 2-1 nell'andata della semifinale di UEFA Conference League.

Abdessamad Ezzalzouli esulta dopo il gol per il Betis
Abdessamad Ezzalzouli esulta dopo il gol per il Betis NurPhoto via Getty Images

Il Betis è in vantaggio in vista della gara di ritorno della semifinale di UEFA Conference League in Italia; Luca Ranieri ha risposto a Abdessamad Ezzalzouli e ad Antony nel primo confronto.

"Abbiamo creato parecchie occasioni contro una squadra che difende bene e ne abbiamo concesse pochissime a una squadra che attacca molto", ha detto soddisfatto l'allenatore del Betis, Manuel Pellegrini, dopo la partita.

L'osservatore tecnico UEFA Dušan Fitzel, in collaborazione con l'unità di analisi UEFA, esamina l'impiego dei terzini da parte della Fiorentina, lo sfruttamento della profondità da parte del Betis e le transizioni offensive dei padroni di casa.

La partita minuto per minuto
Analisi tattica Conference League: come la Fiorentina libera i suoi esterni

Come la Fiorentina libera i propri terzini

La Fiorentina è andata sotto dopo appena sei minuti, ma Raffaele Palladino non ha mai pensato di abbandonare il suo collaudato 3-5-2. Con il passare dei minuti, la scelta tattica si è rivelata più che giustificata.

"La Fiorentina schierava due punte supportate da Nicolò Fagioli e Rolando Mandragora in mediana", ha spiegato l’analista Fitsel, approfondendo la disposizione in campo dei Viola. "La retroguardia del Betis era costretta a restare compatta per contenere i due centrocampisti, e questo apriva spazi preziosi per gli esterni della Fiorentina... che si sono mossi con grande intelligenza e tempi d’inserimento impeccabili."

Il primo video dell’analisi evidenzia chiaramente questo aspetto. Dopo un colpo di testa pericolosissimo di Robin Gosens, la Fiorentina ha colpito anche sull’altra corsia, con Fabiano Parisi che ha messo dentro un pallone insidioso per Yacine Adli, respinto dalla difesa spagnola.

"In quasi ogni azione, la Fiorentina era pronta a sferrare l’ultimo affondo dalle fasce", ha sottolineato ancora Fitsel. "Hanno sfruttato con continuità il lato debole, grazie a terzini rapide e a un gioco ben orchestrato sulle corsie. Il 3-5-2 ha permesso anche di riempire il centrocampo, creando spesso superiorità numerica."

Oltre all’occasione mancata da Gosens, nel finale di primo tempo c’è stato un pericoloso cambio gioco che ha costretto il portiere del Betis, Fran Vieites, a un intervento decisivo. Il gol viola al 73’ è nato proprio da un altro cambio di gioco, ancora su Gosens: stop perfetto e assist per Ranieri.

"Fagioli e Mandragora giocavano tra le linee, alle spalle dei mediani del Betis, costringendo i terzini avversari a stringere verso il centro", ha concluso Fitsel. "Questo ha lasciato gli esterni della Fiorentina praticamente liberi di agire per larghi tratti del match".

Analisi tattica Conference League: gli inserimenti del Real Betis

Gli inserimenti del Betis

Il Betis ha colpito subito, sfruttando al massimo lo spazio concesso dai terzini della Fiorentina e, più in generale, dalla struttura del centrocampo viola. L’azione del vantaggio è nata da un lungo lancio sulla corsia di destra di Aitor Ruibal: Cédric Bakambu ha letto bene la traiettoria, ha resistito alla chiusura di Comuzzo e ha servito Ezzalzouli.

Il piano gara degli spagnoli era chiaro: attirare i centrocampisti della Fiorentina verso la palla per poi attaccare lo spazio alle loro spalle. Una strategia efficace nella prima frazione, dove il Betis ha più volte messo in difficoltà la retroguardia viola con inserimenti centrali e tagli profondi.

"È stato un contropiede eseguito alla perfezione", ha commentato l’analista Fitsel parlando del primo gol. "La chiave tattica, soprattutto nel primo tempo, era permettere ai giocatori in movimento di ricevere il pallone negli spazi lasciati liberi. Il Betis ha creato diverse situazioni pericolose superando la linea difensiva con giocate in profondità".

Fitsel ha poi sottolineato l’importanza di Isco. L’ex fuoriclasse del Real Madrid, ora capitano del Betis, si è rivelato determinante nella gestione dei tempi di gioco: "La sua qualità emerge anche sulle palle inattive", ha detto. "Isco è centrale in questa squadra, anche se non ha un grande raggio d’azione: è la sua distribuzione a permettere agli altri di attaccare gli spazi."

Analisi tattica Conference League: le transizioni offensive del Real Betis

Le transizioni offensive del Betis

Oltre alla classe di Isco, l'ingresso di Giovani Lo Celso al posto di Ezzalzouli al 63' ha dato una marcia in più al Betis, permettendo agli spagnoli di guadagnare un maggiore controllo del possesso palla.

Lo Celso ha avuto un impatto immediato, recuperando il pallone per il secondo gol del Betis al 64'. Pochi istanti dopo il suo ingresso ha innescato Antony in profondità, che ha trovato il gol, dopo il suo primo tentativo era stato respinto. Il video mostra in maniera chiara questa transizione. Inoltre viene messa in evidenza anche un’altra opportunità, con Pablo Fornals, la cui conclusione è stata respinta da ee Gea.

"Questi sono stati due esempi lampanti dell’abilità del Betis nel gestire il pallone, del movimento senza palla e della determinazione ad arrivare in area per colpire", ha commentato Fitsel. "Si è vista una transizione perfetta da una parte all’altra, dall’attacco alla difesa e viceversa. Mi aspettavo un gioco più orientato al possesso, ma in realtà hanno preferito giocare in transizione, con passaggi penetranti che hanno penetrato la difesa della Fiorentina".

Riflessioni conclusive

"Sono fondamentali per il nostro gioco", ha dichiarato l'allenatore della Fiorentina, Raffaele Palladino, parlando dei suoi terzini Gosens e Parisi. "Sono loro che, in fase di possesso, ci offrono la spinta decisiva. Ci permettono di attaccare l'area, come nel gol che abbiamo segnato quando eravamo sotto".

Anche l'allenatore del Betis, Manuel Pellegrini, ha sottolineato l'importanza delle transizioni: "Le transizioni sono state decisive oggi", ha affermato. "Ci sono state una o due azioni che avrebbero potuto portare al gol, una delle quali con un tiro di Pablo Fornals che, purtroppo, è finito tra le mani del portiere. Abbiamo creato molte opportunità contro una squadra che difende bene e ne abbiamo concesse pochissime a una squadra con un forte potenziale offensivo".

Secondo Fitsel, gli aspetti tattici cruciali della partita sono stati legati "all'allenamento con la palla e alle situazioni di gioco". Per quanto riguarda le transizioni che hanno determinato l’esito del match, ha aggiunto: "Creare spazio significa fare il movimento perfetto nel momento giusto. Questa è una qualità di altissimo livello che richiede grande abilità".