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Dove è stata vinta e persa la finale di UEFA Europa Conference League

I reporter di UEFA.com spiegano dove è stata vinta e persa la finale di UEFA Europa Conference League tra Roma e Feyenoord a Tirana.

Chris Smalling ha arginato Cyriel Dessers in finale
Chris Smalling ha arginato Cyriel Dessers in finale Getty Images

I reporter delle due squadre per UEFA.com, Vieri Capretta e Derek Brookman, si sono confrontati per capire dove è stata vinta e persa la finale di UEFA Europa Conference League. Oltre alla mera analisi, nell'articolo è stato riportato anche il punto di vista di allenatori e giocatori.

Finale Europa Conference League: diretta testuale


L'opinione dei reporter: dove è stata vinta la finale?

Final highlights: Roma 1-0 Feyenoord

Inarrestabile Zaniolo
Autore di cinque gol nella competizione, Nicolò Zaniolo si è trovato semplicemente al posto giusto nel momento giusto. Dopo aver trascinato la Roma in semifinale con una tripletta nel ritorno dei quarti contro il Bodø/Glimt, il nazionale italiano si è ripetuto contro il Feyenoord. La capacità di capitalizzare le occasioni è ciò che fa la differenza nelle finali, e così è stato anche in questo caso, con la Roma che ha sfruttato al meglio l'occasione grazie proprio a Zaniolo.

Roma: difesa solida e mentalità offensiva
Il piano tattico di Mourinho è stato eseguito quasi alla perfezione: i giallorossi hanno segnato un gol nel primo tempo e sono stati bravi a concedere meno spazio possibile al Feyenoord, difendendo con solidità e colpendo rapidamente in contropiede, aiutati dalla qualità di Lorenzo Pellegrini e dalle corse di Nicola Zalewski e Rick Karsdorp. Dopo essere passata in vantaggio, la Roma ha resistito agli assalti degli avversari portando a casa la coppa. Una vittoria di misura, certo, ma sufficiente per mettere il trofeo in bacheca.

Vieri Capretta, reporter Roma

Cyriel Dessers ha avuto poche occasioni
Cyriel Dessers ha avuto poche occasioni UEFA via Getty Images

L'attacco è la miglior difesa...
Così recita il proverbio, ed è proprio qui che il Feyenoord ha fallito. Non riuscendo a incalzare seriamente la retroguardia della Roma nel primo tempo, né con la palla né senza, ha permesso che l'inerzia della gara tornasse troppo facilmente in favore degli avversari. Del resto, è stato proprio un lancio lungo dalle retrovie di Gianluca Mancini a portare al gol di Zaniolo.

Dessers non ha impensierito Smalling 
Cyriel Dessers, trascinatore del Feyenoord nonché capocannoniere assoluto della competizione, è stato arginato molto bene da Chris Smalling. Il possente inglese ha vinto la maggior parte dei duelli, non ha permesso all'attaccante del Feyenoord di fare da punto di riferimento in avanti e, cosa fondamentale, gli ha tolto più volte la visuale della porta avversaria.

Derek Brookman, reporter Feyenoord

Cosa hanno detto giocatori e allenatori dopo il fischio finale

José Mourinho, allenatore Roma: "Vincere è molto difficile. Hai bisogno di molti ingredienti. La nostra squadra ha giocato 55 partite. Siamo arrivati alla finale stanchi, ma ci abbiamo lavorato. Abbiamo faticato nel secondo tempo; i nostri avversari hanno giocato bene e ci hanno costretto a fare dei cambi difensivi".

Smalling: 'Sappiamo cosa significa per i tifosi'

Chris Smalling, difensore Roma: "Sapevamo quanto sarebbe stato importante per tutti e si vede quanto siamo stati uniti fino alla fine. Ci siamo abbassati un po' più del necessario, ma anche gli attaccanti hanno dato una mano a difendere: tutti sapevano che dovevamo vincere".

Arne Slot, allenatore Feyenoord: "Ho detto ai giocatori durante l'intervallo che cosa dovevano fare meglio. Nella ripresa siamo stati forti sin dal primo momento, ma per vincere serve anche un po' di fortuna e non ce l'abbiamo fatta. Abbiamo avuto il tempo e l'opportunità di segnare, ma non l'abbiamo fatto. Forse in questo c'entra anche la qualità dell'avversario".

Justin Bijlow, portiere Feyenoord: "Nel primo tempo non li abbiamo messi sotto pressione come nel secondo. Abbiamo giocato la palla dietro e questo ha fatto comodo a loro. Nel secondo tempo abbiamo avuto più possesso e più occasioni. È un peccato non aver iniziato così".

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