Performance Insights di Champions League: Vitinha, il metronomo del centrocampo del Paris
martedì 9 dicembre 2025
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L'unità di analisi della UEFA ha spiegato l'importanza di Vitinha nell'economia del gioco del Paris Saint-Germain in vista della sfida contro l'Athletic Club nella sesta giornata di Champions League.
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Per tutti i giovani calciatori che desiderano imparare come guidare un centrocampo e dettare i tempi di gioco a una squadra, la partita di questa settimana tra l'Athletic Club e il Paris Saint-Germain sarà assolutamente da vedere.
La sfida della sesta giornata contro il club spagnolo, sarà un'occasione per osservare da vicino Vitinha e carpirne qualche segreto. In questo approfondimento vi spieghiamo perché al momento il metronomo del centrocampo del Paris è il centrocampista più completo e determinante della UEFA Champions League.
Nelle prime cinque giornate disputate finora, nessun giocatore ha toccato il pallone così tante volte (563) o completato così tanti passaggi (476) come il calciatore della nazionale portoghese. Inoltre, si presenta alla sfida al secondo posto nella classifica dei passaggi che hanno superato la linea difensiva avversaria (80) e al terzo posto in quella dei passaggi filtranti (sette).
In vista della sesta giornata, l'unità di analisi delle partite della UEFA ha esaminato l'ultima prestazione di Vitinha nella competizione, quando ha segnato contro il Tottenham la sua prima tripletta in carriera, spiegando che cosa lo renda così speciale e unico.
Creatività e calma
Questo primo video offre alcuni esempi del ruolo di Vitinha nel cuore del gioco offensivo del Paris Saint-Germain. Come ha affermato l'osservatore tecnico UEFA, Ole Gunnar Solskjær: "Tutti i palloni passano dai suoi piedi. È lui a dettare il tempo, la direzione del gioco e il ritmo di ogni azione offensiva, supportato dai compagni che comprendono quanto sia centrale per l'assetto della squadra".
Dopo il trionfo del Paris nella finale della scorsa stagione contro l'Inter, abbiamo sottolineato come Vitinha spesso si unisca ai difensori centrali per creare un 3 contro 2 in fase di impostazione da dietro.
Questo aspetto è evidente anche nel primo video, anche se il punto chiave è la sua pazienza e calma in fase di possesso. "Si fa passare il pallone ovunque", ha detto Solskjær, ma ad impressionare maggiormente è la sua calma nonostante la vicinanza di giocatori avversari, come Lucas Bergvall. Anzi, invita addirittura la pressione rimanendo fermo con la palla mentre aspetta di trovare l'angolo migliore da cui passare la palla a Fabián Ruiz.
La stessa cosa si ripete nella seconda clip, quando Vitinha sfugge alla pressione avversaria, dimostrando la sua abilità nel trovare spazi liberi. È sempre attento, sempre in movimento, alla ricerca della posizione ottimale prima di effettuare il passaggio decisivo a Quentin Ndjantou.
"Quando gli avversari l'hanno marcato stretto a uomo, lui si è abbassato, ha trovato nuovi spazi e ha continuato a controllare la partita", ha osservato Solskjær. "La sua capacità di leggere la pressione, adeguare il proprio posizionamento e rendersi disponibile alla ricezione è semplicemente eccezionale".
"È in grado di attirare la pressione e sfruttare quel momento per aprire spazi alla squadra".
L'abilità di Vitinha nell'uno contro uno è una risorsa importante che lo aiuta a muoversi in spazi ristretti e, come mostra questo grafico, nella quinta giornata ha disputato più duelli individuali nella metà campo avversaria rispetto a qualsiasi altro giocatore al Parc des Princes.
La sua precisione millimetrica nei passaggi è fondamentale anche per trovare spazi liberi per i compagni nelle situazioni più difficili: un esempio lampante è quello mostrato nel terzo video qui sopra, con il pallone lanciato dietro la linea difensiva per Warren Zaïre-Emery.
"Paul Scholes ha spesso detto che i migliori centrocampisti sono quelli che riescono a sfuggire ai loro marcatori. Il movimento di Vitinha ne è un esempio lampante. Gioca con grande fluidità, con combinazioni di uno o due tocchi, e si sposta continuamente in nuovi spazi".
Vitinha contribuisce anche in fase di non possesso, come illustra questo secondo video. Ha una consapevolezza fuori dal comune, sia con che senza palla, e nella clip vediamo come garantisca equilibrio difensivo vincendo un contrasto con Richarlison per il possesso palla sulla corsia esterna.
A sottolineare la sua efficacia in queste situazioni, il numero totale di palloni recuperati nelle prime cinque giornate di campionato è stato di 34, un dato superato solo da Dominik Szoboszlai del Liverpool e Pierre-Emile Højbjerg dell'Olympique Marseille.
Il venticinquenne ha anche una grande disciplina tattica, come si vede nel secondo video quando segue il taglio di Pedro Porro.
Nel complesso Vitinha ha eccelso in molti aspetti contro gli Spurs, e i dati sopra riportati riflettono la sua prestazione a 360 gradi che si è rivelata decisiva. Si è classificato al primo posto nella partita non solo per passaggi completati, tiri e gol, ma anche per numero di palloni portati tra le linee e per ricezioni di palla tra i reparti nella metà campo del Tottenham.
Infine, ma non meno importante, questo terzo video offre l'ennesimo esempio della sua grande prestazione che ha portato a due dei suoi tre gol contro il Tottenham, caratteristiche già evidenziate in questa analisi post-partita della vittoria per 5-3 nella quinta giornata.
Riflessione dell'allenatore: Solskjær sulla visione di gioco di Vitinha
"Quando guardo Vitinha, vedo un giocatore che osserva costantemente il campo, il che gli permette di avere una visione completa della situazione prima che la palla gli arrivi. Questo è un aspetto fondamentale e gran parte di queste caratteristiche possono essere allenate".
"Nel suo caso, essendo stato uno dei giocatori più piccoli durante la crescita, probabilmente ha dovuto fare affidamento sull'intelligenza, sui movimenti rapidi e sulla consapevolezza degli spazi per evitare di metterla sul fisico. Questo background lo ha plasmato rendendolo un giocatore che pensa più velocemente degli avversari.
"Per sviluppare queste abilità nei giovani giocatori, suggerirei di implementare esercizi di riscaldamento e tecnici in cui i giocatori devono guardarsi alle spalle prima di ricevere la palla. In questo modo possono acquisire l'abitudine di guardarsi sempre intorno prima che la palla arrivi loro".
Le caratteristiche del regista perfetto
• Consapevolezza
• Controllo
• Visione
• Progressione