Champions League Performance Insights: trovare spazi tra le linee
martedì 4 novembre 2025
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In vista della gara di stasera tra Real Madrid e Liverpool, l'unità di analisi UEFA studia i centrocampisti delle merengues evidenziandone la capacità di trovare spazi tra le linee.
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C'è stata una parola che Xabi Alonso ha usato più di una volta parlando dei suoi centrocampisti offensivi dopo la gara di UEFA Champions League tra Real Madrid e Juventus: "partecipare".
A proposito di Jude Bellingham, ad esempio, Alonso ha elogiato la "qualità nel partecipare alle manovre di costruzione" e "la voglia di partecipare alla fase di finalizzazione". A proposito di Arda Güler, votato Player of the Match, ha invece detto: "vuole giocare vicino alla palla" e "partecipare molto all'azione".
In vista della quarta giornata, l'unità di analisi UEFA ha approfondito l'analisi post-partita di Rafa Benítez esaminando le prestazioni dei due giocatori del Real Madrid, identificando subito un punto chiave: l'efficacia con cui hanno operato tra le linee.
"Ai giocatori più bravi serve pochissimo spazio perché hanno un ottimo controllo del corpo, senso della posizione e una tecnica sopraffina", ha dichiarato l'osservatore tecnico UEFA Jan Peder Jalland. Ne parleremo più avanti.
Dopo la terza giornata, Alonso ha descritto Bellingham come "il giocatore completo". Parte della sua bravura è l'eccellente lavoro tra le linee che vediamo evidenziato nel video sopra.
Nella prima clip, spicca la capacità di Bellingham di adattare la sua posizione. "Qui Bellingham trova spazio e si adatta molto bene", spiega Jalland. "La sua consapevolezza tattica è ottima. Probabilmente si aspetta la palla sul sinistro e invece arriva sul destro, ma lui ha un tale controllo del corpo da poter andare in entrambe le direzioni a seconda del passaggio".
La seconda clip mostra la capacità di Bellingham di penetrare negli spazi, con Jalland che evidenzia anche il pregevole no-look di Arda Güler. "Sono sicuro che, quando riceve la palla, sa già che servirà Bellingham e finta con lo sguardo. Alza il braccio, finge il passaggio e fa spostare Teun Koopmeiners, che apre un varco dall'altra parte".
Per quanto riguarda la terza clip, Jalland mette in risalto la pazienza di Bellingham, che resiste alla tentazione di indietreggiare per avvicinarsi alla palla e rimane in posizione, dietro il centrocampista della Juventus. "Bellingham si guarda intorno e aspetta, perché qui la chiave è ricevere il passaggio oltre il centrocampo".
"Ai giocatori più bravi serve pochissimo spazio perché hanno un ottimo controllo del corpo, senso della posizione e una tecnica sopraffina".
Il grafico sopra mostra che Bellingham ha ricevuto la palla tra le linee più volte di qualsiasi altro giocatore (17), mentre Arda Güler è secondo con 12. Come ha affermato Alonso, questo risultato è ancora più impressionante perché è arrivato contro avversari che hanno concesso pochi spazi, soprattutto nel primo tempo.
Bellingham ha le doti tecniche per eccellere negli spazi stretti e la capacità fisica di superare la linea difensiva: i dati della partita contro la Juventus lo sottolineano, perché è stato il giocatore del Real Madrid che più di tutti ha ricevuto passaggi oltre la linea difensiva (13) e il secondo per numero di corse alle spalle dei difensori (10).
Il secondo grafico illustra l'assetto del Madrid in fase di possesso contro una Juventus compatta. Vediamo evidenziata la posizione media di Arda Güler (15), l'altro centrocampista di cui tratta questa analisi.
Per gli allenatori di oggi, che devono affrontare spazi sempre più limitati, il valore di un centrocampista capace di giocare in diverse posizioni, ricevere palla tra le linee, raccoglierla spalle alla porta sotto pressione e giocare passaggi chiave è enorme. Come Bellingham, Arda Güler si è distinto per il suo gioco di posizione e l'uso della palla: il video sotto offre due esempi.
Nella prima clip, prepara l'occasione dell'uno contro uno per Vinícius Júnior prima del gol di Bellingham. Jalland nota un dettaglio tecnico importante: Arda Güler tiene la palla incollata al piede e non permette agli avversari di capirne le intenzioni.
Jalland spiega: "Con piccoli tocchi e girate, offre qualità in spazi così stretti. Inoltre non dà segnali chiari, quindi sembra che il passaggio possa arrivare in qualsiasi momento: i giocatori hanno un po' paura a pressarlo perché temono di concedere spazi".
Nella seconda clip, mette mostra i suoi ottimi movimenti e il suo senso della posizione abbassandosi e servendo Brahim Díaz di prima intenzione. Nel complesso, il giovane nazionale turco si è classificato secondo tra i giocatori del Madrid sia per i passaggi chiave (sei) che per i passaggi nell'ultimo terzo di campo (nove).
Riflessioni dell'allenatore: Jan Peder Jalland sulla ricerca degli spazi e il senso della posizione
Ai giovani consiglio di guardare i video di giocatori come Andrés Iniesta, David Silva e Kevin De Bruyne. Sono tutti ottimi esempi di come muoversi tra le linee. Non si tratta solo di correre, ma di correggere la propria posizione, il che significa avere una posizione del corpo aperta, a volte indietreggiare, a volte muoversi lateralmente, a volte semplicemente rimanere fermi. I giocatori, sin da giovani, presentano abilità differenti e, magari, un calciatore con minore velocità o capacità fisica deve leggere maggiormente il gioco per incidere. Con una buona consapevolezza tattica, alcuni giocatori sono più predisposti a cogliere e interiorizzare le situazioni nel tempo, ma è comunque un aspetto che può essere allenato.
In allenamento, suggerirei di iniziare solo con manichini e passaggi tra le linee, con un giocatore che si muove e trova un attaccante o un esterno alle spalle. Da lì si possono impostare combinazioni e finalizzazioni. Successivamente si possono aggiungere difensori centrali e manichini come centrocampisti, per poi aumentare i difensori e i centrocampisti e magari contrattaccare. Fare entrambe le fasi è una buona idea perché si ha un allenamento il più simile possibile alla partita.
È importante aumentare il livello di difficoltà, il numero di avversari e le dimensioni del campo, a seconda di quanto spazio si vuole dare ai giocatori. Variare la lunghezza e la larghezza del campo e il numero di giocatori è importante per affrontare difficoltà diverse. Riducendo il campo, ad esempio, si può lavorare sulla capacità di gestire spazi più stretti e tempi più brevi, il che richiede maggiore consapevolezza tattica e maggiori capacità tecniche. Usare pochi giocatori significa ripetere di più le azioni, mentre con più giocatori si ha un approccio più simile alla partita, che è il risultato che vogliamo ottenere.
Jan Peder Jalland è il Ct della nazionale norvegese maschile Under 21.