Performance Insights di Champions League: la grande rimonta del Tottenham in casa del Bodø/Glimt
venerdì 3 ottobre 2025
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L'osservatore tecnico UEFA, Ole Gunnar Solskjær, e l'unità di analisi delle partite UEFA, si sono soffermati sul pareggio in rimonta del Tottenham in casa del Bodø/Glimt e l'attuale trend dei risultati di Champions League.
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Per la quarta volta nella fase campionato di questa UEFA Champions League, una squadra ha rimontato due gol di svantaggio evitando la sconfitta. Questo è il caso del 2-2 di martedì tra Tottenham Hotspur e Bodø/Glimt in Norvegia.
La rimonta degli Spurs, nel dopo partita ha fatto parlare di cambio di inerzia della gara, sia da parte dell'allenatore degli ospiti, Thomas Frank, che da quello del Bodø/Glimt, Kjetil Knudsen. Nel seguente articolo, l'osservatore tecnico UEFA, Ole Gunnar Solskjær, col supporto dell'unità di analisi UEFA, ha analizzato il cambio di inerzia che si è verificato all'interno della stessa partita, soffermandosi sui fattori coinvolti, sia tattici che psicologici e fisici.
Tanto per cominciare, una modifica decisiva degli Spurs sono stati gli inserimenti da dietro. Come mostra la grafica, nella prima ora gli inglesi avevano fatto un totale di 13 tagli nella metà campo avversaria, mentre nell'ultima mezz'ora i tagli sono stati ben 32.
Gli Spurs hanno avuto solo il 36,9% di possesso palla in un primo tempo controllato dal Bodø/Glimt, ma nel secondo tempo hanno avuto più possesso palla (62%) e di conseguenza sono stati più pericolosi.
Il cambiamento di gioco degli Spurs è visibile nel video qui sopra, che mostra come gli Spurs mettano alla prova la retroguardia dei padroni di casa con gli inserimenti dei centrocampisti offensivi, in particolare negli spazi tra il terzino e il centrale.
Il cambio di inerzia
Dal punto di vista della prestazione del Bodø/Glimt, ci sono stati molti aspetti positivi, come già sottolineato in una precedente analisi, eppure Knudsen ha lamentato la perdita di slancio della sua squadra dopo il gol - e vale la pena notare che anche agli Spurs è stato annullato un gol poco dopo la rete iniziale della squadra di casa.
"Non siamo bravi dopo che facciamo gol", ha detto Knudsen. "I primi minuti dopo aver segnato un gol, siamo sempre in difficoltà. Per me è una questione mentale. Quando si segna, bisogna sfruttare lo slancio del momento, e invece noi lo perdiamo".
Knudsen ha menzionato anche il fattore fisico, ovvero la difficoltà di mantenere l'intensità contro avversari della Premier League, ampiamente riconosciuto come il campionato più intenso dal punto di vista fisico in Europa. "Sfortunatamente, non eravamo abbastanza in forma per resistere 97 minuti", ha detto.
Con gli Spurs che esercitano pressione e la sua squadra che si abbassa, Knudsen passa dal consueto 4-3-3 a un 5-4-1 dall'87° minuto, inserendo un centrocampista in più, Jostein Gundersen, al posto di Håkon Evjen.
Ma non è bastato. Gli Spurs, infatti, hanno pareggiato due minuti dopo con l'autogol di Gundersen - come possiamo vedere nel video qui sotto. Come già detto, a questo punto il Bodø/Glimt ha un uomo in più nella linea difensiva. Uno dei tre centrali, Haitam Aleesami, esce in risposta al movimento di Archie Gray all'inizio del filmato, ma poi viene attirato dal taglio verso l'interno del terzino destro degli Spurs, Pedro Porro, che così permette a Gray di tagliare in due la difesa dopo aver superato il suo marcatore.
Sulla rimonta della sua squadra, Frank ha dichiarato: "Dopo il 2-0 paradossalmente siamo stati più bravi, forse perché il Bodø si è abbassato e noi abbiamo preso più iniziativa".
"Abbiamo continuato a fare la cosa giusta, a muovere la palla, a giocare sulle corsie esterne e abbiamo dimostrato grande carattere per rientrare in partita".
Un trend diffuso?
Come già detto, la rimonta degli Spurs non è stata la prima di questa fase campionato. Lo stesso Bodø/Glimt è stato una delle tre squadre a rimontare due gol di svantaggio per vincere o pareggiare nella prima giornata. Una quarta, l'Atlético de Madrid, ha reagito al passivo di 2-0 pareggiando in casa del Liverpool prima di perdere 3-2.
Nonostante un campione indubbiamente esiguo, l'unità di analisi della UEFA ha notato uno schema nelle rimonte, ovvero i gol in rapida successione. Su 18 partite della prima giornata, ce ne sono state nove in cui, dopo un gol, ne è seguito un secondo nel giro di cinque minuti, sia a favore che contro chi ha segnato per primo. Il Bodø/Glimt, ad esempio, ha segnato quattro minuti dopo che lo Slavia Praha aveva realizzato il 2-0.
La situazione martedì si è ribaltata a sfavore del Bodø/Glimt che ha subito il primo dei due gol degli Spurs appena due minuti dopo il raddoppio.
Squadre che hanno rimontato due gol di scarto vincendo o pareggiando
MD1 Juventus - Borussia Dortmund 4-4
MD1 Benfica - Qarabağ 2-3
MD1 Slavia Praha - Bodø/Glimt 2-2
MD2 Bodø/Glimt - Tottenham Hotspur 2-2
La psicologia delle rimonte per gli allenatori
Da calciatore, Ole Gunnar Solskjær è stato protagonista di una delle più grandi rimonte nella storia della Champions League, segnando il gol della vittoria al 93° minuto contro il Bayern nella finale del 1999, quando il Manchester United vinse il trofeo segnando nei minuti di recupero dopo essere stato sotto per quasi tutta la partita. L'ex attaccante dei Red Devils riflette sull'importanza del fattore psicologico nel ribaltare un deficit, come fatto dagli Spurs questa settimana:
"La Premier League è il campionato più intenso del mondo. Inoltre Thomas Frank è un grande allenatore e si vede che la squadra sta bene mentalmente. A volte non si tratta solo di tattica, ma anche di cogliere l'attimo, di convinzione e di energie.
"L'aspetto psicologico è una parte importante e interessante del calcio che non può essere misurato. Segnare gol dà alla squadra una spinta e maggiore fiducia nei propri mezzi. Ecco perché quando si innescano questi meccanismi si è più propensi a prendere decisioni positive".
"Dall'altra parte, subire un gol potrebbe indurre a giocare in modo più 'cauto e negativo'.
"Dal punto di vista dell'allenatore, è sicuramente un'area su cui si può lavorare sia in campo che fuori. In allenamento si devono ricreare situazioni su come rispondere tatticamente. Inoltre la psicologia della prestazione è un'altra area di vitale importanza. La chiave è creare un ambiente 'sicuro' dal punto di vista psicologico e una cultura della prestazione altamente esigente".
L'ex attaccante Ole Gunnar Solskjær, ha vinto sei Premier League col Manchester United, e ha segnato il gol della vittoria nella finale di UEFA Champions League 1998/99. Da allenatore ha guidato i norvegesi del Molde alla vittoria di due campionati e ha anche raggiunto la finale di UEFA Europa League 2020/21 da allenatore dello United.