Intervista a Khvicha Kvaratskhelia: la gentilezza di Luis Enrique e il grande attacco del Paris Saint-Germain
lunedì 28 aprile 2025
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"Abbiamo grandi attaccanti e siamo una delle squadre più pericolose a livello mondiale", commenta il giocatore del Paris mentre si prepara per la semifinale di andata di UEFA Champions League contro l'Arsenal.
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Khvicha Kvaratskhelia è arrivato al Paris Saint-Germain dal Napoli solo a gennaio ma ha già dato un contributo importante in UEFA Champions League: ora, la prossima tappa è la semifinale di andata di martedì sul campo dell'Arsenal.
Il georgiano, 24 anni, parla con UEFA.com prima della trasferta a Londra ed elogia il suo allenatore Luis Enrique, oltre al formidabile attacco del Paris.
Il trasferimento a Parigi
La parte più difficile è che, quando ti trasferisci a gennaio, arrivi in squadra a metà stagione. È tutto difficile e c'è poco tempo per ambientarsi.
Credo però di essermi adattato abbastanza bene, grazie allo staff, agli allenatori, alla società e naturalmente ai giocatori. È importante anche nella vita, perché loro mi hanno fatto sentire come se facessi parte della squadra da molto tempo. Il fatto che mi abbiano accolto come in famiglia mi ha messo a mio agio e mi ha aiutato sicuramente a trovare il mio posto in campo.
Fin dai primi momenti ho sentito un grande affetto da parte dei tifosi. Poi, quando sono entrato in campo, mi sono sentito felice e un grande calciatore. Tutto questo grazie al club, che ti fa credere in te stesso e renderti conto del tuo valore.
Luis Enrique
Il ruolo dell'allenatore è molto importante nella carriera di un calciatore. Quello che mi ha colpito di più di lui è il tipo di persona che è e il modo in cui tratta i giocatori. Se qualcuno viene da te con calma e ti spiega tutto, allora ti sforzi ancora di più di capire e di giocare meglio. Sia dentro che fuori dal campo, ti fa sentire che devi dare il massimo per lui, per il club e per tutti i tifosi. Ti tratta con grande rispetto e chiarezza. La cosa che mi ha colpito di più in assoluto è il suo lato umano.
La Champions League
È probabilmente il torneo più importante. È il sogno di ogni calciatore e tutti vogliono vincerla, ma è difficilissimo. Anche raggiungere questa fase è difficile per qualsiasi squadra. Il nome la dice lunga: Champions League, il torneo dei campioni. Stiamo cercando di fare del nostro meglio e stiamo facendo molto bene. La chiave è rimanere concentrati sul nostro gioco, ogni partita e su ogni momento che ci aspetta. Credo che per noi sia tutto possibile.
L'attacco del Paris
I miei compagni mi aiutano tantissimo perché creano molte occasioni. Avere intorno giocatori così forti e veloci, che possono segnare e servire un assist dal nulla, è molto gratificante. È sempre giusto avere un po' di concorrenza in squadra, ma pensiamo di più a sostenerci a vicenda per migliorare. Questo è un bene, perché tiene tutti sulle spine. Se intorno a te hai giocatori di qualità, sei portato naturalmente a dare il meglio.
Avere una concorrenza sana in squadra non è facile, quindi è fantastico essere riusciti a ottenere un equilibrio. [Désiré] Doué, [Ousmane] Dembélé e [Bradley] Barcola sono tutti capaci di giocare ad altissimi livelli.
Ciò che spicca di Doué è la sua fiducia in se stesso. Ha solo 19 anni, ma è un vero talento e ha molto altro da offrire. Ciò che lo distingue dagli altri giovani è il suo amore per il calcio e la sua professionalità. Tutti credono in lui e nel suo talento. Abbiamo molti attaccanti di qualità e oggi siamo una delle squadre più pericolose a livello mondiale.