Performance Insights Champions League: il Villa rischia contro il Paris
lunedì 21 aprile 2025
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L'osservatore tecnico UEFA Michael O'Neill spiega le variazioni tattiche dell'Aston Villa alla ricerca di una vittoria ai quarti di finale di UEFA Champions League contro il Paris.
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"Da loro abbiamo giocato diversamente perché volevamo evitare le transizioni e difendere più basso, ma oggi abbiamo deciso di spingere di più, aumentando i duelli individuali e il pressing. Sapevamo che potevamo subire gol in contropiede, ma in ogni caso li abbiamo fatti soffrire".
È stato questo il commento post partita di Unai Emery su Amazon Prime Video dopo la vittoria per 3-2 dell'Aston Villa contro il Paris Saint-Germain, riassumendo la tattica della sua squadra al ritorno dei quarti di finale di UEFA Champions League.
In svantaggio per 3-1 dopo l'andata, il Villa ha adottato un approccio molto diverso che verrà esaminato nella seguente analisi dall'osservatore tecnico UEFA Michael O'Neill.
Come punto di partenza, consideriamo il grafico sopra, che evidenza la distanza media del Villa dalla sua porta quando difende. All'andata è stata di 30,9 metri, al ritorno di 50 metri: praticamente sulla linea di metà campo.
All'andata al Parc des Princes, come illustrato nel video sopra, il Villa difendeva più vicino alla porta; lo vediamo iniziare con un 4-4-2 per poi passare al 5-4-1 quando arretra. O'Neill spiega: "Boubacar Kamara faceva il quinto di difesa. Quando lui arretrava, John McGinn arretrava a sua volta a centrocampo".
Il Villa si trova così a schierare un blocco basso, con tutti i giocatori tranne Marcus Rashford nella propria area. Neill sottolinea il ruolo del centrale Ezri Konsa, che organizza la difesa assicurando che i compagni di squadra chiudano ogni spazio.
O'Neill aggiunge: "Oggi si difende molto uno contro uno. Con avversari come il PSG, che sono molto bravi a giocare nello stretto, i giocatori di Villa devono controllare le distanze e fare in modo che [il Paris] non giochi tra le linee".
Il Villa aumenta la presenza nella metà campo avversaria
Con il secondo video, passiamo alla gara di ritorno e vediamo un Villa molto più aggressivo. Dopo il disimpegno di Youri Tielemans, tutta la squadra sale per aumentare il pressing nella metà campo del Paris. A guidare la manovra è Rashford, con i compagni che lo seguono velocemente.
Secondo O'Neill, l'altro aspetto importante è il modo in cui il Villa cerca di avanzare in velocità. "Il Villa vuole giocare nella metà campo avversaria, vuole i duelli. Amadou Onana è in squadra per dare muscoli al centrocampo. Invece di costruire da dietro, la squadra ritiene che il modo migliore sia quello di pressare nella metà campo avversaria per conquistare la palla più in alto".
Un'altra differenza importante tra le due partite è il numero di pressing del Villa nella metà campo del Paris: 36 all'andata contro 161 a Birmingham.
Qui sopra vediamo un altro dato che evidenzia la maggiore aggressività del Villa, ovvero i recuperi di palla nella metà campo avversaria: sei all'andata, 34 al ritorno.
Il fattore rischio
"Dopo il 3-1 dell'andata, il Villa doveva rischiare", osserva O'Neill. Il fattore rischio è evidente nel video finale qui sotto, che mette in risalto la pericolosità del Paris fin dai primi minuti della gara di martedì.
L'azione inizia con il Villa che schiera un blocco centrale, costringendo il Paris a giocare all'indietro, ma quando Willian Pacho trova Vitinha nello spazio, il Paris avanza e crea un 3 contro 2 sulla fascia sinistra. O'Neill commenta: "Il Villa difende bene, ma questo è un esempio dei rischi che si corrono se si pressa alto e su grandi distanze".
Lezioni di Michael O'Neill, osservatore tecnico UEFA e Ct dell'Irlanda del Nord
Difendere con un blocco basso
"Con l'Irlanda del Nord dobbiamo giocare spesso in questo modo. Alcuni giocatori, per istinto, cercano di recuperare la palla velocemente, ma con il blocco basso devi essere più paziente, più disciplinato e assicurarti che le distanze di pressing siano brevi".
"Un'altra lezione importante è che bisogna sapere difendere rimanendo bassi e compatti. Spesso, quando gli avversari si avvicinano alla porta, i difensori più giovani diventano impazienti e avvertono di più il pericolo. Invece devono imparare a essere pazienti, difendendo con un blocco compatto senza essere indisciplinati e uscire dalle linee. Basta che sbagli un solo giocatore e improvvisamente si crea uno spazio: ecco perché bisogna sempre mantenere la concentrazione".
"Un modo per allenarsi è fare esercizi in superiorità numerica, prima in attacco e poi in difesa. Si dà un obiettivo alla squadra in difesa quando conquista la palla, ad esempio segnare in una porta sulla linea di metà campo. I difensori devono anche lavorare sull'ampiezza, perché devono imparare a fermare i cross".
La difesa alta
"Nel video dell'andata, abbiamo visto che il Villa difendeva con un blocco basso, cioè difendeva con movimenti in avanti. Quando difendi alto, al contrario, arretri verso la tua porta, quindi la mentalità dei giocatori è molto importante. Ci vuole coraggio quando si controllano grandi spazi e giocatori veloci, e affrontarli uno contro uno è molto difficile".
"Per un difensore, saper decidere in queste situazioni è fondamentale. È meglio tenere la linea o arretrare? Fare contropressing e riconquistare la palla? Se giochi uomo su uomo, è meglio stringere o pensare allo spazio dietro di te?".
"Su questi aspetti è possibile allenarsi. Ad esempio è possibile creare un'area in cui si fa possesso e poi si difende tre contro tre. In questo modo, quando non hai più il possesso, improvvisamente ti ritrovi a difendere. La chiave è creare scenari realistici per lavorare sull'aspetto decisionale".