Champions League: analisi dei gol della fase campionato
venerdì 7 febbraio 2025
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L'unità di analisi UEFA accende i riflettori sui trend realizzativi nella fase campionato di UEFA Champions League 2024/25, con Roy Hodgson che spiega alcuni spunti tattici per gli allenatori.
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La prima fase campionato in assoluto della UEFA Champions League ha registrato una media record di 3,26 gol a partita, con 470 segnati nelle 144 gare disputate.
Il Barcelona ha avuto il miglior attacco mentre l'Inter la miglior difesa. Il risultato più frequente è stato l'1-0: anche se ci sono state rimonte spettacolari come quella della settima giornata di Barcelona e Paris Saint-Germain contro Benfica e Manchester City, la squadra che ha segnato per prima ha vinto il 75% delle volte - un aumento rispetto al 66% dell'intera scorsa stagione.
Con la fine della prima parte della stagione 2024/25, l'unità di analisi della UEFA si è soffermata sulle reti segnate nella fase campionato.
La suddivisione temporale dei gol mostra che si è segnato di più tra il 76' e il 90', quando sale la stanchezza fisica e si aprono maggiormente gli spazi per gli attaccanti. In questo periodo sono state realizzate 87 reti; se si aggiungono quelle messe a segno nei minuti di recupero del secondo tempo (21), possiamo vedere che il 23% di tutti i gol è arrivato dopo il 75° minuto.
Per quanto riguarda il modo in cui sono stati segnati i gol, il 76% è arrivato su azione. Escludendo i rigori, il totale dei gol su palla inattiva è stato del 16%, di cui l'11% su calcio d'angolo (in calo rispetto al 13% dello scorso anno).
La posizione dei gol, invece, è illustrata nella mappa sopra e riflette il fatto che la stragrande maggioranza è arrivata dall'interno dell'area di rigore (88%), in linea con la tendenza crescente che vede in diminuzione i tiri da fuori.
Da questa analisi, gli allenatori possono notare che i gol con tocchi di prima intenzione sono aumentati sino al 53% - come si può vedere nel video sopra. I club che più si sono distinti per le loro conclusioni di prima sono stati il Bayer Leverkusen, il Paris Saint-Germain e l'Atlético de Madrid. Come spiega l'osservatore UEFA, Roy Hodgson, si tratta di una "abilità fondamentale" che i giocatori dovrebbero esercitare sul campo di allenamento.
Gli analisti hanno anche esaminato la pressione a cui erano sottoposti i marcatori nel momento in cui sono andati in gol - e questo è un altro aspetto su cui gli allenatori devono lavorare in allenamento, come Hodgson spiegherà più avanti nell'analisi.
Un terzo dei gol (33%) è stato segnato in condizioni di alta pressione, ovvero quando l'avversario si trovava entro un raggio di 1,5 metri dal tiratore. La pressione media (raggio di 3 metri) ha rappresentato il 36%, mentre la pressione bassa (4 metri o più) il 31%. Questa pressione potrebbe intensificarsi nei turni a eliminazione diretta, quando il livello sarà ancora più alto.
Un altro dato interessante emerso da questo studio è l'aumento del 6% del numero di gol che hanno fatto seguito a movimenti iniziati dalla squadra in attacco nella propria metà campo, come illustrato nel grafico sopra.
Una motivazione potrebbe essere l'efficacia del gioco in contropiede; un'altra potrebbe essere la capacità delle squadre di sfruttare lo spazio dietro le linee difensive alte, come si vede in uno dei gol del video sopra: quello della vittoria di Jhon Durán dell'Aston Villa contro il Bayern.
La squadra che ha segnato di più nella fase campionato è stata il Barcellona e il grafico sopra mette in evidenza quanto abbia superato il suo punteggio di Expected Goals (xG). Le squadre nel quadrante in alto a destra hanno ottenuto l'xG più alto a favore e l'xG più basso contro. Nel caso del Barcelona, da un xG di 15,27 complessivo, la squadra di Hansi Flick ha realizzato 28 gol. Per quanto riguarda i gol subiti, l'Inter è riuscita a subire un solo gol con un "xG contro" totale di 7,82.
Tornando al Barcellona, uno dei motivi per cui ha superato i suoi xG in modo così netto è stata la capacità realizzativa di Raphinha, che ha segnato otto gol ma ha avuto un xG individuale di 2,8, come si può vedere nel grafico sopra.
Il gol della vittoria segnato da Raphinha in casa del Benfica alla settima giornata fa parte di questa raccolta di gol che si conclude con la rete di Julián Alvarez dell'Atlético, un altro giocatore con un numero di gol (sei) di gran lunga superiore all'xG (2,3).
Il Barcellona è stato anche tra le tre squadre più pericolose sui calci piazzati, con sei reti - molto più della media di due per squadra. Tuttavia, a vincere questa speciale classifica è stato il PSV Eindhoven con sette gol - il 44% del loro totale di gol realizzati. Il club dei Paesi Bassi si è affidato alla bravura nel gioco aereo di Luuk de Jong, autore di una doppietta di testa in casa del Crvena Zvezda nella settima giornata, anche se il video sotto che illustra i gol su calcio d'angolo include un altro esempio di Johan Bakayoko.
Per quanto riguarda i gol subiti da calci piazzati, il Crvena Zvezda e lo Sparta Praha sono quelli che ne hanno subito il maggior numero (sette a testa), mentre all'altro capo della scala ci sono otto squadre che non ne hanno subite; tra queste troviamo le prime due in classifica, ovvero Liverpool e Barcelona.
L'ultimo aspetto in esame è quello dei cross: il 27% dei gol nella fase campionato sono arrivati da cross. Tra i gol segnati su cross, più della metà (53%) dei palloni provenivano dall'interno dell'area di rigore, come illustra la mappa di localizzazione degli assist sopra, con i punti blu nell'area di rigore che mostrano da dove sono stati effettuati gli assist. Ciò riflette la tendenza consolidata nel calcio d'elite a effettuare cross e tagli dall'interno dell'area di rigore. Allo stesso tempo, per segnare su cross, le squadre hanno portato in media quattro giocatori offensivi nell'area di rigore. Questo dimostra la necessità di portare i centrocampisti in attacco (come si può vedere nell'azione di Frenkie de Jong del Barcelona nel video sotto) così come il giocatore opposto sull'esterno (come si vede con Ademola Lookman dell'Atalanta nella prima clip).
ROY HODGSON SUI GOL
Quali considerazioni utili possono trarre gli allenatori dalle tendenze realizzative in Champions League? L'osservatore UEFA Roy Hodgson condivide alcune riflessioni.
Gol di prima
Gli attaccanti devono sviluppare la capacità di prevedere dove potrebbe andare la palla, posizionandosi di conseguenza e preparandosi sia fisicamente che mentalmente. Se provano a controllare la palla troppo a lungo, i difensori hanno la possibilità di intervenire.
Ai massimi livelli, questa dote è fondamentale. Gli allenatori devono sottolineare che è importante allenarsi sulle finalizzazioni di prima, verificando che i giocatori sappiano segnare con tutte le parti del corpo.
Posizione: gol in aree affollate
Con l'area di rigore sempre più congestionata e difensori sempre più bravi a respingere i tiri, segnare è diventato più difficile. La presenza di troppi giocatori non permette di trovare facilmente una traiettoria chiara verso la porta.
Uno dei modi più efficaci per segnare in queste situazioni è con i palloni all'indietro o i cross bassi dall'interno dell'area. Questi gol sono frequenti perché, quando i difensori arretrano per fermare i tradizionali cross, si apre lo spazio per un appoggio all'indietro. Una conclusione di prima in questi scenari offre agli attaccanti un'elevata possibilità di segnare prima che i difensori possano reagire.
Per concretizzare, gli attaccanti devono posizionarsi bene, piazzarsi alle spalle della difesa e fare movimenti decisivi tra i difensori. Ricevere la palla in un'area affollata richiede un movimento eccezionale, che permetta all'attaccante di guadagnare quel metro di spazio. Se ben eseguito, un movimento di questo tipo può dare seri problemi alla squadra in difesa.
L'arte del movimento
I migliori marcatori padroneggiano l'arte dell'inganno, utilizzando i movimenti per ingannare i difensori. Una tecnica classica è fingere di andare verso il primo palo per poi arretrare: è un movimento che si potrebbe descrivere come "prima vai tu e poi vado io". Questo movimento minimo ma efficace crea una separazione dai difensori, offrendo l'opportunità perfetta per un tiro in porta.
Colpi di testa e movimenti
Per segnare di testa, gli attaccanti devono creare spazio spostando impercettibilmente i difensori e guadagnando quel metro in più. Il movimento è fondamentale: se si rimane statici, per il difensore è più facile marcare. Anche una breve separazione, aggirando un difensore o staccandosi per una frazione di secondo, può fare la differenza tra un gol segnato e uno sbagliato.
Finalizzazioni veloci in area
Gli attaccanti devono imparare a concludere velocemente in area, senza esitare. Nelle aree affollate, un tiro che passa in mezzo ai giocatori può essere l'unica possibilità di segnare. La velocità nelle decisioni e la bravura nel cogliere queste opportunità possono determinare spesso il risultato di una partita.
Allenarsi a concludere sotto pressione
Schierare anche gli avversari quando ci si allena sulle fasi di gioco è essenziale. Gli attaccanti devono affinare la tecnica e abituarsi a valutare rapidamente la posizione del portiere. Tuttavia, per massimizzare i vantaggi di questi scenari di allenamento è necessario includere i difensori. Il loro ruolo non è sempre quello di conquistare la palla, ma di applicare una pressione "mentale" mettendo chi attacca in una situazione di gioco più realistica.
L'esercizio che consiste nel ricevere il pallone alle spalle della difesa sotto pressione, soprattutto in caso di cross, deve prevedere una disposizione strutturata degli avversari. L'obiettivo dei difensori non è quello di fermare gli attaccanti, ma di posizionarsi in modo realistico consentendo loro di fare diversi movimenti. Quando si affrontano gli avversari, non sempre è possibile segnare sulla prima azione: questo aumenta l'importanza dell'adattabilità e della freddezza davanti alla porta.
Consiglierei di utilizzare quanto appreso in allenamento per progettare scenari di gioco realistici, perché è fondamentale esercitarsi in scenari che imitino le partite.