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In the Zone: Martin Ødegaard padrone della mediana nel successo dell'Arsenal in casa dello Sporting CP

Il gruppo degli osservatori tecnici UEFA ha elogiato il capitano dei Gunners, Martin Ødegaard, che martedì sera a Lisbona è stato il dominatore del centrocampo.

Una prestazione da capitano di Martin Ødegaard è stata fondamentale nel successo più largo in Champions League dell'Arsenal negli ultimi 21 anni.

Questo è stato il giudizio degli Osservatori Tecnici UEFA dopo la sontuosa prestazione del centrocampista norvegese che ha dominato la mediana dei Gunners dettando i tempi nella vittoria dell'Arsenal che è stata anche la prima sconfitta casalinga dello Sporting dall'ottobre dello scorso anno.

FedEx Performance Zone

Come evidenziato in questa analisi fornita da FedEx, Ødegaard ha incarnato il modo "intelligente" in cui l'Arsenal ha trovato gli spazi che tanto piacciono al suo allenatore Mikel Arteta. "Devi creare spazi, devi guadagnarteli", ha detto Arteta a TNT Sports dopo la partita. Le seguenti clip del 5-1 di martedì mostrano il gran lavoro di Ødegaard all'Estádio José Alvalade.

In the Zone: l'importanza di Martin Ødegaard

La prima clip inizia con Ødegaard che arretra per ricevere il pallone dal portiere David Raya, poi scendere ancora più in profondità per raccogliere un altro passaggio di William Saliba. Da lì si inserisce per fornire a Declan Rice il passaggio tra le linee che taglia fuori la linea offensiva di cinque uomini dello Sporting.

Proseguendo la clip, si vede Ødegaard spostarsi più in alto per ricevere di nuovo il pallone e, ancora una volta, lo si vede giocare con estrema lucidità in mezzo agli uomini. Il centrocampista detta i tempi attirando a sé un avversario prima di passare il pallone. Infine, lo vediamo spostarsi nella trequarti avversaria per ricevere un altro pallone prima di lanciarlo a Kai Havertz (che però è in fuorigioco) oltre la linea di difesa.

Nella seconda clip, Ødegaard si abbassa di nuovo in profondità per mettersi a disposizione del suo portiere prima di spostarsi nel terzo centrale dove mostra la solita calma dopo aver ricevuto un passaggio da Jurriën Timber. Non è precipitoso, anzi osserva il posizionamento di compagni ed avversari prima di lanciare il pallone nella trequarti avversaria sulla corsia esterna.

La cronaca di Sporting - Arsenal 1-5

Una volta arrivato nella trequarti avversaria, Ødegaard entra in area per dare uno sbocco in più alla manovra, ma in quest'azione vale la pena notare come non si faccia attirare dal pallone, ma trovi la posizione migliore per ricevere da Bukayo Saka prima di tentare il filtrante.

"Abbiamo sempre trovato lo spazio, l'uomo libero e abbiamo avuto molte soluzioni", ha detto Havertz della prestazione dell'Arsenal. In questo senso Ødegaard è stato fondamentale, come sottolineato dal gruppo degli osservatori tecnici che ha spiegato: "Ha corso molto per farsi trovare sempre negli spazi, creando grossi problemi alla struttura difensiva dello Sporting".

Oltre a concludere la partita con il secondo maggior numero di tocchi per un giocatore di una squadra ospite - con 75 nei suoi 78 minuti in campo, è stato secondo solo a Timber (80), che ha giocato tutti i minuti - il 25enne si è classificato al primo posto nel computo del maggior numero di giocatori avversari aggirati con i suoi passaggi (per un totale di 60). Ha avuto un grande impatto anche in fase di non possesso, con il maggior numero di contropressioni (nove) di qualsiasi giocatore dell'Arsenal.

Il terzo e ultimo spezzone offre un esempio di quest'ultimo aspetto: dopo aver perso il pallone, lo vediamo andare in pressing per riconquistare immediatamente il possesso da Morten Hjulmand, prima di attaccare lo spazio nella trequarti. Nel quarto gol dell'Arsenal, è lui a guadagnarsi il rigore dopo aver superato in dribbling un paio di avversari. Insomma, una prestazione maiuscola che ha illuminato la memorabile notte di Lisbona dei Gunners.