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Marco Reus e l'addio al Dortmund in finale di UEFA Champions League – Intervista

"Il Dortmund significa tutto per me", dice Reus sperando di salutare la squadra con stile in finale di UEFA Champions League.

Marco Reus giocherà la sua ultima partita con il Dortmund in finale di UEFA Champions League
Marco Reus giocherà la sua ultima partita con il Dortmund in finale di UEFA Champions League Borussia Dortmund tramite Getty Images

Dopo 12 stagioni e oltre 400 presenze in giallonero, Marco Reus saluterà il Borussia Dortmund sul palco più importante: la finale di UEFA Champions League contro il Real Madrid del 1° giugno a Wembley.

Avvicinamento alla finale di Champions League

A UEFA.com, il centrocampista spiega cosa abbia significato per lui giocare con il Dortmund, che vuole salutare con stile conquistando una medaglia da vincitore.

Lasciare Dortmund

Il Dortmund significa tutto per me. Giocare per un club per 12 anni deve pur significare qualcosa, non solo il nome o i soldi. Devi sentirti a tuo agio, goderti l'ambiente e avere ottimi compagni di squadra.

Anche i tifosi hanno un ruolo enorme. Andar via significa sapere che non li troverai altrove, quindi devi pensarci due o tre volte prima di prendere una decisione del genere. I tifosi sono uno dei motivi per cui sono rimasto così a lungo, ma sono rimasto anche perché mi sono sempre sentito necessario: è un fattore importante.

Reus e la sua eredità al Dortmund

I ricordi preferiti della Champions League

L'ultima partita, la semifinale di ritorno a Parigi, è stata un momento clou. Quando sei in semifinale è ovvio che vuoi andare in finale: raggiungere l'obiettivo ti toglie molta pressione.

Non avevamo la pressione immensa di altri club, che ogni anno puntano a raggiungere e vincere la finale. Per noi, tornare in finale per la prima volta dal 2013 e dal 1997 è qualcosa di speciale, per il club e per tutta la regione. È indescrivibile essere qui perché è l'apice del calcio per club. C'è un grande senso di attesa e siamo emozionati.

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Il ritorno a Wembley

L'ultima finale a Wembley [persa con il Bayern] risale a 11 anni fa. Ci sarà un avversario diverso con giocatori diversi, quindi non è questione di vendetta ma solo di attesa. Ora l'obiettivo è vincere, perché non possiamo immaginare come potrebbero andare le cose il giorno dopo qui. Saranno solo i prossimi 90 minuti, o forse 120 minuti, a decidere il risultato.

Con il tempo diventi più esperto e ti prepari meglio di quando avevi 20 anni, ma è normale che tutti si sentano un po' tesi.

Momenti Priceless: ricordi della Champions League a Wembley

Il Real Madrid

Sappiamo già cosa ci aspetta. Loro sono abituati a questi momenti; saranno meno nervosi, ma questo non decide la partita perché si deciderà in campo. Il Real ha giocatori forti in ogni ruolo, gioca con calma, pressa molto alto e corre tanto, ma tutto dipende dallo slancio in partita. Lo analizzeremo molto bene.

Quel giorno dobbiamo essere al massimo della forma; in finale serve anche un po' di fortuna e, ovviamente, bisogna sfruttare le occasioni, ma è una partita secca e tutto è possibile: dobbiamo crederci, ci crederemo e avremo un tifo straordinario alle nostre spalle.

I precedenti tra Real Madrid e Dortmund

L'addio

Sarà meraviglioso. Come ultima partita, non c'è niente di meglio che giocare la finale di Champions League e vincerla. Ho iniziato con la finale del 2013 a Wembley e posso finire con quella del 2024: ci sono modi peggiori per chiudere la carriera al Dortmund.

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