Champions League Ufficiale Risultati e Fantasy live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

Lautaro racconta "El Toro"

Il capitano dell'Inter svela com'è nato il suo soprannome e fa il punto sul momento nerazzurro alla vigilia della sfida contro l'Atlético.

Lautaro Martínez esulta dopo un gol segnato in UEFA Champions League
Lautaro Martínez esulta dopo un gol segnato in UEFA Champions League Getty Images

Nel cuore di una stagione che finora lo ha visto siglare 23 gol in 31 gare giocate fra tutte le competizioni, abbiamo incontrato il capitano dell'Inter Lautaro Martínez.

L'anteprima di Inter - Atlético: dove guardarla, orario, probabili formazioni 

A poche ore dalla sfida di andata degli ottavi di finale di UEFA Champions League contro l'Atlético Madrid, il bomber argentino ci ha raccontato le origini del suo soprannome, spiegandoci inoltre perché il doppio confronto con i Rojiblancos sarà da prendere con le molle.

UEFA.com: il tuo soprannome è "El Toro". Quanto ha a che fare con la tua personalità?

Lautaro Martínez: quando sono arrivato al Racing [Club de Avellaneda], il mio primo club da professionista, avevo un compagno di squadra che mi ha dato il soprannome di "El Toro" perché ero sempre arrabbiato e mi lanciavo in ogni duello. Il soprannome nasce da lì e mi è rimasto da allora.

UEFA.com: anche tuo padre [Mario Martínez] è stato un ottimo calciatore. Il fatto che nella tua famiglia si respirasse calcio in qualche modo ti è stato d'aiuto?

Lautaro Martínez: assolutamente sì. Ho iniziato a frequentare i campi da allenamento e gli spogliatoi fin da piccolissimo. Mio padre dice che io e i miei fratelli abbiamo iniziato a respirare subito il profumo del campo.

Siamo cresciuti così, eravamo le mascotte della squadra. Questo è l'insegnamento che mio padre ha trasmesso a me e a mio fratello maggiore. È stato importante.

Lui era il tipo di genitore che ti lascia libero di scegliere la tua strada. Non si è mai intromesso e non ci ha mai dato consigli. E per questo gli sono molto grato, perché ci ha lasciato liberi di crescere a modo nostro.

Lautaro Martínez: tutti i gol in Champions League

UEFA.com: la scorsa stagione, con l'Inter, siete stati a un passo dalla conquista della Coppa dalle Grandi Orecchie. Ora siete una squadra più forte?

Lautaro Martínez: questo per noi è un momento molto importante perché l'anno scorso abbiamo raggiunto la finale di Champions League contro un avversario difficile come il Manchester City. Abbiamo giocato una grande finale e ci è mancato poco per centrare un obiettivo molto importante per noi e per la storia di questo club.

Oggi molti giocatori sono cambiati, ma i nuovi arrivati si sono inseriti benissimo e abbiamo un allenatore [Simone Inzaghi] che si è evoluto come noi e questo è molto importante perché è il terzo anno che lavoriamo con lui.

L'obiettivo è sempre quello di vincere trofei e di continuare il percorso di crescita dell'Inter. È questo che trasmettiamo ai nuovi arrivati: si tratta di portare l'Inter il più in alto possibile per quello che rappresenta la sua storia e credo che in questi ultimi anni ci siamo riusciti. Dobbiamo continuare si questa strada.

UEFA.com: sfidare l'Atlético per te significa affrontare molti tuoi connazionali. Giocare due partite contro calciatori che ti conoscono così bene è un vantaggio o uno svantaggio?

Lautaro Martínez: quando si gioca su due partite, in casa e in trasferta, tutto diventa più difficile. Molto dipende anche dal risultato dell'andata e poi sai che dopo qualche settimana ti troverai nuovamente di fronte gli stessi avversari.

Bisogna essere intelligenti e preparare bene le partite. Bisogna approcciarle nel modo giusto e molto può dipendere dal risultato dell'andata. O dal fatto che si giochi in casa oppure in trasferta.

Ci sono molti modi per acquisire quell'intelligenza che ti permette di preparare le partite in un certo modo: in una gara secca ogni cosa è più facile, in un certo senso, perché sai che ti giocherai tutto in quei 90 minuti.