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In the Zone: analisi di Benfica - Inter 3-3

Gli osservatori tecnici UEFA hanno analizzato l'esaltante pareggio tra Benfica e Inter della quinta giornata.

L'Inter ha fatto una straordinaria rimonta dopo essere andata sotto per 3-0 col Benfica nel primo tempo
L'Inter ha fatto una straordinaria rimonta dopo essere andata sotto per 3-0 col Benfica nel primo tempo AFP via Getty Images

In una settimana di Champions League caratterizzata da grandi rimonte, l'Inter si è resa protagonista di una delle più esaltanti dopo essere andata sotto per 3-0 nel primo tempo.

In questa analisi effettuata in collaborazione con FedEx, gli osservatori tecnici UEFA hanno esaminato alcuni dei punti principali del pari condito da sei gol di mercoledì: dal pressing del Benfica ai suoi contropiedi letali, sino alla strategia dell'Inter per creare spazi ai suoi terzini offensivi.

La cronaca di Benfica - Inter 3-3

Formazioni

Analisi

L'organizzazione difensiva del Benfica

In the Zone: l'organizzazione difensiva del Benfica

La squadra di Roger Schmidt si è schierata con un 4-2-3-1 ma in fase difensiva è stata più un 4-4-2 disciplinato e coordinato quando doveva andare in pressing.

È proprio il loro pressing il fulcro delle clip 1 e 2 del video qui sopra. In questi spezzoni vediamo come il terzino e l'attaccante esterno del Benfica partano in pressing nello stesso momento: João Mário pressa l'esterno Yann Bisseck mentre Morato chiude su Matteo Darmian.

Il secondo spezzone offre ancora una volta lo stesso schema: Morato e João Mário lavorano in tandem sulla sinistra, Fredrik Aursnes e Ángel Di María fanno lo stesso sulla destra.

L'ultimo spezzone mostra il Benfica che va in pressing più in alto nel campo, con cinque maglie rosse che lavorano incessantemente per fermare il tentativo dell'Inter di far uscire il pallone dalla propria trequarti.

Le occasioni del Benfica dopo aver rubato palla

In the Zone: le occasioni del Benfica dopo aver riconquistato il possesso

Il successo del Benfica nel riconquistare il pallone nel primo tempo è stato sottolineato dalla statistica che quasi due terzi dei recuperi - 26 su un totale di 43 - sono avvenuti nella prima frazione di gioco. Questo porta direttamente alla seconda caratteristica che ha catturato l'attenzione dell'osservatore: la capacità di pungere quando hanno riconquistato il pallone. Gli uomini di Schmidt sono stati veloci, diretti e verticali.

Nel primo spezzone di questo secondo video, vediamo João Mário raccogliere la palla vagante e portarla in avanti. Quando Casper Tengstedt va al tiro, il Benfica ha tre uomini nell'area di rigore dell'Inter e sei nella trequarti avversaria: una conseguenza diretta della velocità della squadra nel lanciarsi in avanti in contropiede.

La seconda clip mostra un contropiede del Benfica nelle fasi antecedenti al secondo gol: Rafa Silva e Tengsted rubano il possesso a Kristjan Asllani che cerca di allontanare il pallone dalla sua area di rigore, a riprova dell'intensità e dell'aggressività nel primo tempo dei padroni di casa.

Il video si conclude con un altro esempio dei pericoli creati dal Benfica sulle transizioni e un'altra dimostrazione del lavoro degli attaccanti nel riversarsi in avanti alla massima velocità. Sebbene João Mário non riesca a tirare in porta in questo caso, è stato elogiato dall'osservatore per i suoi sforzi nel giocare come numero 10 aggiuntivo dietro l'attaccante e per i suoi "eccellenti tagli in area".

L'uso delle corsie esterne dell'Inter

In the Zone: gli esterni e l'impatto delle sostituzioni dell'Inter

Secondo l'allenatore nerazzurro, Simone Inzaghi, l'atteggiamento dell'Inter è stato fondamentale per la rimonta. La prestazione del secondo tempo è stata più energica e intensa, ma un aspetto tattico individuato dall'unità di analisi UEFA è stato il modo in cui l'Inter ha creato spazi da sfruttare per i suoi terzini.

Più di una volta un centrocampista dell'Inter ha corso nelle zone di competenza dei terzini, mentre la clip 1 mostra Alexis Sánchez che occupa lo spazio intorno a Morato, liberando così spazio sulla sinistra per il terzino Carlos Augusto. L'azione si conclude con il brasiliano che entra in area di rigore, senza essere marcato, agganciando un cross del terzino opposto, Darmian, quattro minuti dopo la fine del secondo tempo.

La clip 2 mostra ancora una volta il movimento dei giocatori dell'Inter prima che la palla arrivi a Carlos Augusto, che si lancia in avanti per effettuare un altro cross. Questo è uno dei dieci cross su azione effettuati dalla squadra milanese nel secondo tempo, il doppio di quelli effettuati nel primo.

L'impatto dei cambi dell'Inter

L'Inter ha disputato tutt'altra partita nel secondo tempo dove ha anche effettuato dieci dei 14 tiri totali. Anche l'utilizzo dei panchinari da parte di Inzaghi è stato un fattore determinante. Probabilmente nessuno ha giocato un ruolo più significativo di Marcus Thuram, autore della corsa da cui è nato il calcio di rigore del pari trasformato da Alexis Sánchez.

Il gol è arrivato due minuti dopo l'ingresso di Thuram, quando Inzaghi al 67' ha effettuato tre cambi. Nella clip possiamo vedere l'evolversi dell'azione che ha visto protagonista l'attaccante francese.

Le parole degli allenatori

Roger Schmidt, allenatore Benfica: "Credo che nel complesso abbiamo giocato un'ottima partita, soprattutto nel primo tempo. Abbiamo avuto molto possesso palla e abbiamo vinto quasi tutti i duelli. Abbiamo dominato e creato grandi occasioni. Abbiamo segnato tre gol e abbiamo avuto un cinismo che ci è mancato in tutta la stagione".

Simone Inzaghi, allenatore Inter: "Durante l'intervallo abbiamo parlato, abbiamo cambiato qualcosa e nel secondo tempo abbiamo giocato con uno spirito completamente diverso".

"Abbiamo fatto qualche aggiustamento tattico, ma a parte la tattica direi che il nostro atteggiamento è stato sbagliato nel primo tempo. Nel secondo tempo abbiamo avuto un atteggiamento eccellente".

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