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Edin Džeko sul derby di Champions League contro il Milan – l'intervista

"Sono tranquillo", ha detto l'attaccante della Bosnia-Erzegovina a UEFA.com in vista del derby contro il Milan in semifinale di UEFA Champions League.

A 37 anni, Edin Džeko ha sempre voglia di vincere
A 37 anni, Edin Džeko ha sempre voglia di vincere AFP via Getty Images

Dopo aver vinto una Bundesliga con il Wolfsburg e tre Premier League con il Manchester City, l'attaccante Edin Džeko è ormai uno specialista nel mantenere la calma sotto pressione, ma quando la sua Inter affronterà i rivali di sempre del Milan nella semifinale di UEFA Champions League, la sua proverbiale calma sarà senza dubbio messa a dura prova.

A 37 anni, Džeko continua a sfornare prestazioni di altissimo livello nonostante la concorrenza di attaccanti del calibro di Joaquín Correa, Romelu Lukaku e Lautaro Martínez. La sua squadra è ancora in corsa per vincere la seconda Coppa Italia consecutiva, ma il sogno è sicuramente la vittoria della Champions League per Džeko, che nonostante la sua esperienza ai massimi livelli, non ha ancora vinto un importante trofeo europeo.

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Sul derby in semifinale contro il Milan

Come mi sento? Tranquillo. Saranno due partite spettacolari. L'Italia e la città di Milano in particolare devono essere orgogliose di avere due club della stessa città in semifinale di Champions League. Milano ha due squadre tra le ultime quattro ancora in corsa. La posta in gioco è alta: giocare la finale a Istanbul sarebbe incredibile.

Tutti i derby hanno qualcosa in comune. Forse a Manchester non lo sentivo così tanto come lo sento qui in Italia. Roma-Lazio e Milan-Inter sono partite importanti. La gente ne parla prima e dopo le partite. Per i tifosi italiani è più importante vincere un derby che qualsiasi altra partita di campionato, soprattutto a Roma, ma anche qui a Milano. Queste sono partite molto diverse perché non c'è un vero favorito. Non importa se una squadra è più forte o più debole in quel momento. I derby sono partite da dentro o fuori dove entrambe le squadre danno il massimo. Ecco cosa vedremo in queste due partite.

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Sull'esaltante finale di stagione dell'Inter

Giocheremo molte partite in un arco di tempo abbastanza breve. Solo a maggio, credo che avremo otto partite, e ogni partita sarà più allettante della precedente. Giochiamo due volte contro il Milan, poi abbiamo la finale di Coppa Italia contro la Fiorentina, poi giochiamo a Napoli. Abbiamo anche una partita contro l'Atalanta in casa, poi contro la Roma all'Olimpico, quindi tante belle partite. Sono tutte abbastanza ravvicinate, ma abbiamo la rosa per farcela.

Se è bello un finale di stagione così a 37 anni? Sì certo, soprattutto quando puoi giocare partite straordinarie in Champions League o se giochi una semifinale [di Coppa Italia] contro la Juve per qualificarti in finale e avere la possibilità di mettere le mani su un trofeo. Sono partite facili da preparare, ma anche adesso, a 37 anni, le emozioni sono ancora molto forti".

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Su cosa rende l'Inter così speciale

Questo è il mio secondo anno all'Inter e abbiamo già vinto tre trofei. Siamo di nuovo in finale di Coppa Italia dopo averla vinta l'anno scorso. L'unico rammarico è che l'anno scorso non abbiamo vinto il campionato e non ci siamo riusciti nemmeno quest'anno. Dall'altro lato però siamo in semifinale di Champions League. L'Inter non ci arrivava da molto tempo. Queste due stagioni sono state sicuramente positive e sono davvero molto felice di essere qui.

Siamo sempre rimasti uniti, anche nei momenti difficili, ma soprattutto in quelli positivi, quando abbiamo potuto festeggiare e vincere le partite. Il gruppo è fantastico e sempre concentrato. A volte perdiamo, ma quando si arriva a questo punto del campionato o quando manca solo un mese e mezzo alla fine, quando si sta per finire e si sono raggiunti quasi tutti gli obiettivi, non si pensa più a quello che è successo in passato o alle sconfitte, ma solo a quello che possiamo ancora raggiungere".

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Su cosa serve all'Inter per andare avanti

L'Inter deve giocare da Inter, soprattutto in Champions League. Abbiamo raggiunto la semifinale battendo ottime squadre, club che sono in vetta al loro campionati e che hanno avuto successo in passato. Vedendo la nostra posizione in campionato, gli altri club probabilmente hanno pensato che saremmo stati eliminati prima. Noi però siamo rimasti concentrati sull'obiettivo, partita dopo partita, siamo arrivati a questo punto e non abbiamo intenzione di fermarci qui.

D'altra parte, il Milan è una squadra forte che si è guadagnata il diritto di essere in semifinale. Immagino due partite ricche di emozioni, in cui entrambe le squadre daranno il massimo per raggiungere la finale. Noi conosciamo il Milan e loro conoscono noi, quindi non saremo impreparati e nemmeno loro lo saranno. Siamo forti e abbiamo tutte le carte in regola per vincere, ma dobbiamo ancora fare del nostro meglio. San Siro è sempre spettacolare. Confido che ci darà la forza per raggiungere la finale, soprattutto nella gara di ritorno".