Champions League Ufficiale Risultati e Fantasy live
Scarica
UEFA.com funziona meglio su altri browser
Per la migliore esperienza possibile, consigliamo Chrome, Firefox or Microsoft Edge.

André Onana: spirito Inter, ambizioni e quella parata...

A pochi giorni dalla cruciale sfida contro il Benfica, abbiamo incontrato il portiere dell'Inter André Onana, che ci ha parlato delle ambizioni nerazzurre e del suo modo di interpretare il ruolo di numero uno.

André Onana festeggia la qualificazione dell'Inter ai quarti di finale di UEFA Champions League al termine della sfida contro il Porto
André Onana festeggia la qualificazione dell'Inter ai quarti di finale di UEFA Champions League al termine della sfida contro il Porto AFP via Getty Images

Alla sua prima stagione all'Inter, André Onana si è guadagnato il centro della scena passo dopo passo. Raccogliere l'eredità di un veterano come Samir Handanovič tra i pali della porta nerazzurra non è impresa facile per nessuno, ma il numero uno camerunese si sta rivelando all'altezza della situazione.

In vista della sfida di andata dei quarti di finale di UEFA Champions League sul campo del Benfica, abbiamo parlato con Onana del suo modo di intendere il ruolo di portiere, del suo ambientamento a Milano e delle ambizioni dell'Inter.

Guarda l'incredibile doppia parata di Onana

Sul ruolo di portiere

[Il ruolo del portiere] È molto importante. Perché? Perché si ha tanta responsabilità, come ho detto più volte. Ma io amo le responsabilità. Amo questo tipo di pressione e questa responsabilità. Mi piace essere l'ultimo uomo.

Mi sono ispirato a molti portieri per quanto riguarda il modo stare tra i pali. Cerco sempre di migliorare il mio stile e credo che sia qualcosa che ho imparato con il tempo.

Sull'arrivo a Milano e l'inizio dell'avventura all'Inter

E' stato bellissimo arrivare in una città come Milano, che è meravigliosa. La gente è fantastica. Sono in un grande club e sono molto felice qui. Il primo giorno mi sentivo come come un bambino.

Qui ci sono giocatori importanti, giocatori di alto livello che sanno come aiutarti, come Samir [Handanovič], che è una leggenda da queste parti. Ha fatto molto per il club e allenarsi con lui ogni giorno è un onore. Il nostro rapporto è splendido. A livello personale mi sta aiutando molto e sono molto felice di essere qui con lui.

Highlights: Inter - Porto 1-0

Sulle sue prestazioni agli ottavi contro il Porto

Anche Samir era felice. Si è congratulato con me per la vittoria perché, alla fine, la vittoria è l'unica cosa che conta. Puoi giocare bene, ma se la tua squadra non vince, non importa. Infatti ci aveva parlato prima di quella partita per motivarci e penso che abbia detto la cosa giusta su quello che dovevamo fare in campo. E dopo la partita, era davvero felice.

Per noi è stato fantastico, perché erano passati 12 anni dall'ultima volta che l'Inter era arrivata a questa fase, quindi è stata una festa. Sappiamo di avere partite importanti davanti, dobbiamo restare concentrati, sappiamo che sarà dura, ma all'Inter siamo sempre pronti ad affrontare qualsiasi avversario.

Sulla parata decisiva nel finale

È stato una parata molto importante sia per il club che per me. È per questo che l'Inter mi ha voluto: per giocare come sto facendo. Sono molto soddisfatto delle mie prestazioni finora, ma del resto sono qui per fare il mio lavoro. E sono contento di aver fatto quella parata soprattutto perché ci ha permesso di andare avanti nel torneo, che per noi è la cosa più importante.

E lo abbiamo fatto soffrendo. Questo può succedere nel calcio. Non puoi sempre giocare bene. Secondo me, se dobbiamo soffrire per arrivare alla vittoria, lo accetto.

Sulle ambizioni dell'Inter in UEFA Champions League

Siamo arrivati fino ai quarti di finale e nella mia testa penso che l'Inter, questo club e i suoi giocatori possano ambire a vincere tutto. Quindi, cercheremo di fare del nostro meglio per vincere più competizioni possibili.

Che si arrivi o meno in finale, daremo sempre il massimo. Faremo del nostro meglio, anche non dovessimo farcela, dovremmo tornare a casa con la consapevolezza di aver fatto tutto il possibile, ma che gli dei del calcio non sono stati dalla nostra parte.

Inter - Porto: gli highlights degli ottavi di finale del 2005