Ederson sul Leipzig, Erling Haaland e sulla missione del Manchester City in Champions League
lunedì 20 febbraio 2023
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Il portiere Ederson ha dichiarato a UEFA.com che la UEFA Champions League è ora "l'obiettivo principale" del Man City.
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Ederson è arrivato al Manchester City nel 2017. Ma il portiere brasiliano è cresciuto calcisticamente in Portogallo dove ha giocato con Rio Ave e Benfica, col quale ha anche vinto due titoli nazionali. In Inghilterra ha già conquistato quattro Premier League, una FA Cup e quattro Coppe di Lega, oltre ad aver raggiunto la finale di UEFA Champions League nel 2020/21, quando la sua squadra ha perso contro il Chelsea.
In vista della sfida tra gli Sky Blues e il Lipsia negli ottavi di finale, il 29enne ha parlato con UEFA.com del suo rapporto con Erling Haaland, dei consigli calcistici che riceve dalla moglie e dell'ambizione del City di vincere il trofeo più importante a livello di club sotto la guida di Pep Guardiola.
I numeri di Ederson in Champions League
Presenze: 64
Gol subiti: 63
Clean Sheet: 27
Assist: 1
V41 P11 S12
Sul Leipzig, avversario agli ottavi di finale
La scorsa stagione abbiamo giocato contro di loro nella fase a gironi. È una buona squadra con ottimi giocatori, quindi dobbiamo essere preparati. Mi auguro che riusciremo a giocare bene e di ottenere un buon risultato all'andata, ma non sarà semplice perché in Champions League non ci sono partite facili".
Su Erling Haaland
Quando è arrivato sapevamo che avrebbe segnato molto, e così è stato. È un ottimo goleador, cerca sempre di segnare e di aiutare la squadra. È l'attaccante di cui avevamo bisogno, perché rispetto a Gabriel [Jesus] ha altre caratteristiche. Gabi ama entrare dall'esterno ed è più duttile; Haaland gioca più centralmente, cerca sempre l'inserimento in area, ed è un punto di riferimento in area. Questa è stata la differenza principale. Quando si entra nella trequarti avversaria, sai che c'è sempre qualcuno in area pronto a metterla dentro.
Molti dicono che la maggior parte dei suoi gol sono facili, ma è una bugia. Il suo senso della posizione è la sua migliore qualità. Non segna gol facili, ma riesce sempre a farsi trovare pronto. Spero che continui a segnare molti gol rendendo felici compagni e tifosi".
Sulla vita fuori dal campo
La famiglia è tutto. Quando stai bene a casa, stai bene ovunque. A volte, quando sono triste dopo una partita o ho fatto una brutta gara, torno a casa, i miei figli vengono ad abbracciarmi, a giocare con me e mia moglie viene a parlarmi. Quando c'è da criticarmi, lo fa. Quando c'è da elogiarmi, lo fa. Questo è molto importante: i nostri confronti sono sempre molto aperti.
Non è il tipo di persona che dice: "Calmati, la prossima volta farai bene". No, molte volte mi dice: "Avresti dovuto fare così, non avresti dovuto fare quello che hai fatto, non avresti dovuto subire quel gol". Mi aiuta a vedere le cose da un'altra prospettiva.
E i miei figli sono la parte più importante perché mi danno forza. Sono la mia gioia. Danno una spinta alla mia autostima e questo è fondamentale nella mia vita di tutti i giorni".
Sulle ambizioni del City in Champions League
È il nostro obiettivo principale, l'obiettivo principale del club. Ci abbiamo provato e continueremo a farlo. Non l'abbiamo ancora vinta; abbiamo raggiunto la finale [nel 2021] e alcune semifinali, ma non è andata come speravamo. Quest'anno però credo che siamo più che in grado di arrivare in finale e giocarcela.
Siamo un gruppo di grande qualità e questo dimostra quanto il club sia cresciuto negli ultimi cinque o sei anni, dove abbiamo vinto Premier League, Coppe di Lega, FA Cup, Community Shield. Questo adesso è il titolo di cui il club ha bisogno, ma è anche ciò di cui noi atleti abbiamo bisogno ed è ciò di cui [Pep] Guardiola ha bisogno. Siamo pronti.