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Sergio Ramos sulla vita a Parigi, sul Bayern, sulle ambizioni in Champions League e sui programmi dopo il ritiro

A 36 anni, Sergio Ramos è ancora molto motivato e affamato, e non vede l'ora di affrontare una big come il Bayern per proseguire il cammino nella competizione.

L'esultanza di Sergio Ramos con i compagni di squadra del Paris, Achraf Hakimi e Kylian Mbappé
L'esultanza di Sergio Ramos con i compagni di squadra del Paris, Achraf Hakimi e Kylian Mbappé AFP via Getty Images

Sergio Ramos ha avuto un inizio difficile in Francia, ma in questa stagione ha ritrovato un po' di quella magia che gli ha permesso di vincere 22 trofei in 16 stagioni al Real Madrid.

Ora che è un punto fermo della difesa del Paris Saint-Germain, il 36enne pluridecorato ex difensore del Real Madrid ha come obiettivo la quinta UEFA Champions League della sua carriera.

Paris - Bayern: le ultime

Sul trasferimento in Francia

Lasciare il Real Madrid è stato ovviamente un grande cambiamento. Il mio obiettivo è sempre quello di vincere. Ho vinto tanto con il Real Madrid, ma ho pensato che questa fosse una buona opportunità per cambiare ambiente. All'inizio è stato tutto molto difficile, soprattutto quando si arriva con una famiglia con quattro figli. Il percorso è stato un po' duro all'inizio, ma gradualmente si è sistemato tutto.

Sulle difficoltà iniziali

All'inizio tutto è andato per il verso sbagliato. Mi sono infortunato, ho avuto difficoltà a recuperare e ad adattarmi al nuovo gioco, alla nuova squadra e al nuovo allenatore. A un certo punto inizi anche a dubitare di aver fatto la cosa giusta. Ma nella mia carriera non mi sono mai arreso e così le cose hanno iniziato a prendere la piega giusta.

Guarda tutti i gol del Paris nella fase a gironi della Champions League

Sul Paris

Ci sono molte stelle, alcuni dei migliori giocatori del mondo. Vincere, però, significa unirsi e guardare tutti verso lo stesso obiettivo. Se una squadra vince, è perché ha messo da parte i personalismi. L'obiettivo di questa stagione è quello di unirsi, di dare il meglio di noi stessi e di rimanere equilibrati come squadra. Questo è più importante di qualsiasi stella che possa esserci in squadra.

Sulla sfida col Bayern

Quando penso al Bayern, mi viene in mente il giorno in cui ho segnato contro di loro [in 2014]. Naturalmente sappiamo che il Bayern è una delle migliori squadre, ma superarli sarebbe un importante messaggio d'intenti da inviare a tutti. D'altronde per vincere la Champions League, bisogna battere i migliori, e il Bayern è tra questi ogni anno.

Guarda il gol di Sergio Ramos nella finale di Champions League del 2014

Sull'allenatore Cristophe Galtier

Ciò che risalta è la naturalezza e l'umiltà con cui è arrivato in squadra. È un allenatore che non mente mai, che ti dice le cose in faccia, e questo per me è molto importante. Inoltre è un ottimo allenatore che ha vinto con altri club prima di venire al PSG e ha tanta esperienza che sta trasmettendo alla squadra.

Sulla missione in Champions League

I matrimoni si basano sempre su un sogno, e se si va d'accordo, allora tutto va alla grande. Ma il calcio non funziona così. Le squadre migliori non vincono sempre. Quello che posso dire è che sono dove voglio essere, ovvero in un club che ha tanta voglia di vincere la Champions League. E voglio sfruttare al meglio ciò che mi resta della mia carriera.

Sulla durata effimera del successo

Non si può vivere nel passato, bisogna dare il meglio di sé ogni giorno, continuare a vincere ogni stagione. In futuro mi godrò ancora di più il tempo con i miei figli, con i miei genitori, con i miei nipoti, raccontando loro tutto quello che ho fatto. Se vinci, sollevi la coppa, la gente ti fa le foto, fai le interviste, ti prendi due settimane di riposo, ma poi ricomincia sempre il ritiro.

Sergio Ramos in Champions League

Titoli: 4 🏆🏆🏆🏆
Stagioni: 18
Partite: 135
Gol: 15

Sul futuro

Ho investito molto tempo nel calcio e non ho mai avuto tanto tempo per la famiglia. Quindi, quando mi ritirerò, mi dedicherò all'educazione dei miei figli sperimentando cose quotidiane che non si possono fare quando fai il calciatore, come sciare, portare i bambini in vacanza senza pressioni, portarli a lezione di tennis: una vita normale insomma.

Dovrò essere più attento alle mie aziende, ma alla fine ciò che mi dà adrenalina e mi accende è il calcio. L'ho fatto per tutta la vita ed è quello che mi riesce meglio. Mi vedo presidente di un club, direttore sportivo o allenatore.

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