Quali sono le migliori parate nella storia della UEFA Champions League?
lunedì 13 dicembre 2021
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Proseguiamo con l'iniziativa '30 Seasons of That #UCLFeeling' con alcune delle più belle e significative parate nella storia della UEFA Champions League.
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Uno slancio improvviso, un riflesso fulmineo e un polso che non si piega alla potenza di un tiro, possono fare la differenza tra passaggio del turno ed eliminazione ai massimi livelli.
Attraverso l'iniziativa '30 Seasons of That #UCLFeeling', vi chiediamo quale tra queste sei parate merita di essere nominata la migliore nella storia della UEFA Champions League.
Nel corso del 2021/22, UEFA chiederà ai tifosi di votare i momenti più iconici nella storia della competizione da quando agli inizi degli anni '90 da Coppa dei Campioni è diventata UEFA Champions League. L'iniziativa 30 Seasons of That #UCLFeeling darà ai tifosi la possibilità di votare su tutto, dai gol alle esultanze più belle, alle rimonte più epiche alle giocate e alle parate indimenticabili.
La parata di testa e di mano di Coupet su un retropassaggio avventato
Barcellona - Lyon 2-0
10/10/2001, fase a gironi
Affrontare l'attacco stellare del Barcellona al Camp Nou è già di per sé un'impresa difficile, ma se si aggiungono i pericoli creati verso la propria porta dai compagni, allora diventa quasi impossibile. Grégory Coupet si trova esattamente in questa situazione quando un retropassaggio a campanile di Cláudio Caçapa costringe l'estremo difensore del Lyon a precipitarsi verso la linea di porta con Rivaldo in agguato.
Realizzando immediatamente di non poter usare le mani, Coupet si tuffa per impattare il pallone di testa prima che sia troppo tardi. Per sua sfortuna la palla colpisce la traversa e arriva esattamente in testa a Rivaldo che con una torsione potente e spettacolare la indirizza verso l'angolino. Il 28enne però non si perde d'animo e con un colpo di reni improvviso mette la mano sulla ribattuta di Rivaldo allontanando definitivamente il pallone. Fantasia e genialità.
La storica doppia parata di Dudek su Sheva
AC Milan - Liverpool 3-3 (dts, vittoria Liverpool 3-2 dcr)
25/05/2005, finale
La celebre vittoria ai rigori del Liverpool probabilmente non sarebbe avvenuta se non fosse stato per la doppia parata di Jerzy Dudek su Andriy Shevchenko sul finire dei supplementari. La respinta del portiere polacco sul potente colpo di testa dell'ucraino sembrava poter essere vanificata dalla ribattuta dell'attaccante rossonero che a pochi centimetri dalla linea di porta vede materializzarsi un muro chiamato Dudek che respinge in angolo il pallone.
"Ero in ginocchio - le probabilità erano contro di me", ha ricordato Dudek. "In quella frazione di secondo ho istintivamente alzato le mani. È stato un impulso. Ho quasi urlato 'eccomi, colpiscimi!'. Se la palla fosse entrata in rete, il nostro sogno sarebbe finito. Ho visto il replay molte volte da allora e ogni volta penso 'È stata una parata impossibile'".
La parata tripla di Oblak
Atlético - Leverkusen 0-0
15/03/2017, ritorno ottavi di finale
La squadra di Diego Simeone è famosa per la sua solidità difensiva ma le tre parate di Jan Oblak in rapida successione sono eccezionali anche per un portiere dall'incredibile rendimento come lo sloveno. Dopo aver respinto di petto la conclusione dal centro di Julian Brant, Oblak prima si è tuffato a sinistra e poi a destra sulle due ribattute ravvicinate di Kevin Volland, mantenendo la sua porta inviolata.
"Può capitare - a volte fai tre parate mentre altre fanno tre gol", ha raccontato a UEFA.com. "È difficile da spiegare. Ho solo visto la palla e mi sono tuffato con tutta la forza che avevo in corpo. Oggi tutto è andato bene per me e spero che continui così". È così - Oblak è ancora il numero 1 dell'Atlético e rimane uno dei migliori portieri del mondo a distanza di quasi cinque anni.
Il Barcellona si infrange sulla mano di Ter Stegen
Bayern - Barcelona 3-2
12/05/2015, ritorno semifinale
Quando i Blaugrana ripensano al loro percorso verso la gloria europea del 2015, non si può non sottolineare l'eroismo di Marc-André ter Stegen alla Fußball Arena München. La squadra di Luis Enrique aveva il controllo di questa semifinale, ma diffidava del mordente del Bayern e della sua capacità di organizzare una rimonta entusiasmante davanti ai propri tifosi. Le parate del portierone tedesco sul finire del primo tempo hanno spento le velleità di rimonta dei bavaresi.
A tu per tu con Robert Lewandowski e in caduta verso la parte opposta del tiro, Ter Stegen sembrava ormai impotente. Tuttavia, il tedesco con un colpo di reni mette la manona e respinge il potente tiro che per inerzia va verso la linea di porta. Con un secondo scatto fulmineo, si lancia sul pallone e devia la corsa del pallone destinato in rete salvando il risultato. Il Bayern poi tenta la rimonta ma il gap non viene colmato soprattutto grazie agli interventi provvidenziali di Ter Stegen.
La zampata di Neuer
Arsenal - Bayern 2-0
20/10/2015, fase a gironi
Cinque mesi dopo tocca al Bayern sfoderare tutta la bravura del proprio portiere per fermare gli assalti degli avversari. L'Arsenal va a caccia dei tre punti per restare in corsa nel girone ma al 33' la sua ricerca del gol si scontra contro la classe del portiere tedesco.
Dopo un cross dalla fascia, Theo Walcott si presenta solo dentro l'area piccola e si coordina nel migliore dei modi per colpire il pallone di testa. La sua conclusione da due passi è potente ma si scontra con la mano ferma di Neuer. "Ho subito pensato che sarebbe entrata", ha detto il portiere dell'Arsenal, Petr Čech. "Ho visto il colpo di testa e ho pensato che fosse entrata quando all'improvviso il pallone è rimbalzato indietro. È stata una parata incredibile che li ha tenuti in partita".
Le tre parate di Kahn dal dischetto
Bayern - Valencia 1-1 (dts, vittoria Bayern 5-4 dcr)
23/05/2001, finale
Ancora ossessionato dalla sconfitta all'ultimo respiro contro il Manchester United di due anni prima, il Bayern mette fine a una attesa lunga 25 anni per sollevare il trofeo grazie alle tre parate di Oliver Kahn ai calci di rigore. Il portierone tedesco prima respinge il tiro potente di Zlatko Zahovič sulla destra, poi devia sulla traversa la conclusione di Amedeo Carboni, e infine para il rigore di Mauricio Pellegrino con un tuffo imperioso sulla destra.
Iconico anche il conforto di Kahn nei confronti dell'avversario Santiago Cañizares. "Mi sono sentito vicino a lui perché ho vissuto qualcosa di simile nel 1999", ha detto. "Quella sensazione subito dopo un rigore sbagliato o parato - sono momenti che non si dimenticano mai. Festeggiare è bello, ma non è quello che rimane con te". Kahn ha poi ricevuto il premio Fair Play della UEFA per il suo atto di umanità nei confronti dell'avversario.