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In the Zone: analisi di Real Madrid - Inter 2-0

La squadra degli osservatori tecnici UEFA analizza la vittoria che ha permesso al Real Madrid di superare il Gruppo D come prima del girone.

L'Inter è partita forte al Santiago Bernabéu nella sfida della sesta giornata dato che aveva bisogno di punti per scavalcare il Real Madrid in vetta al Gruppo D. Nonostante il bel gioco, il pressing e le buone intenzioni dei Nerazzurri, è stata la squadra di Carlo Ancelotti a portare a casa i tre punti con le reti di Toni Kroos e Marco Asensio.

Il team degli osservatori tecnici UEFA ha analizzato la sfida di Madrid.

La cronaca minuto per minuto di Real Madrid - Inter 2-0


I gol

Highlights: Real Madrid - Inter 2-0 

1-0: Toni Kroos (17')
Kroos ha concluso un'azione manovrata del Real con un sinistro potente da fuori area che ha trafitto Samir Handanović sul palo alla sua sinistra. Col Madrid veloce in fase di possesso, Luka Modrić verticalizza per Rodrygo sulla destra che la passa in orizzontale verso Casemiro. Il brasiliano fa un velo intelligente lasciando scorrere il pallone verso Kross che, liberato dalla marcatura di Nicolò Barella, trova il tempo e la coordinazione per stoppare il pallone di destro e fare partire un sinistro potente che fa la barba al palo per il suo 11esimo gol in UEFA Champions League.

Una rasoiata precisa da parte di un giocatore prezioso anche in fase difensiva che in partita con le sue chiusure ha permesso a Vinìcius Jùnior di trovare lo spazio sulla sinistra per i contropiedi del Real.

2-0: Marco Asensio (79')
Appena due minuti dopo il suo ingresso in campo dalla panchina, Asensio ha mostrato tutto il suo repertorio fatto di velocità e tecnica con uno splendido tiro a giro che si è insaccato all'incrocio dei pali della porta difesa da Handanović, blindando il risultato e il primo posto del Madrid nel girone.

Migliore in campo: Luka Modrić

"Mi sono sentito come se ancora non avessi compiuto 30 anni", ha detto il 36enne dopo la sua centesima apparizione nella competizione. Il suo rendimento costante ai massimi livelli è stato evidente ancora una volta martedì sera, quando si è fatto vedere in tutte le zone calde del campo prendendo le decisioni giuste in fase di possesso e mostrando il coraggio necessario per affrontare il pressing alto e ben organizzato dell'Inter (in particolare nel primo tempo). Come hanno notato gli osservatori tecnici UEFA, la sua qualità nei passaggi, la sua lettura e visione del gioco sono stati fondamentali per la manovra offensiva delle Merengues.

L'analisi

L'Inter ha giocato una buona partita nonostante la sconfitta
L'Inter ha giocato una buona partita nonostante la sconfittaIcon Sport via Getty Images

L'Inter ha perso ma la sua prestazione è stata incoraggiante in vista della prima partecipazione alla fase a eliminazione diretta dei nerazzurri dal 2012. Nel primo tempo, in particolare, gli uomini di Simone Inzaghi hanno fatto una prestazione impressionante collezionando 6 calci d'angolo contro 1 (anche se ha chiuso in svantaggio per 1-0). Gli italiani hanno giocato a viso aperto impostando dalla difesa e pressando molto alti con aggressività gli avversari in fase di non possesso, soprattutto con entrambe le punte, i due terzini e, a volte, anche con i tre centrocampisti. Strategia sicuramente aggressiva e coraggiosa dato che ha lasciato i loro tre difensori centrali uno contro uno con gli attaccanti di casa.

Di conseguenza il Madrid ha avuto difficoltà a giocare attraverso la linea di pressione aggressiva degli avversari. Infatti, dopo aver perso ripetutamente la palla, i padroni di casa hanno risposto facendo calciare il portiere Thibaut Courtois verso il fondo. Più di una volta, l'Inter ha riconquistato la palla e ha iniziato a impostare dalla difesa. Nel primo tempo i nerazzurri hanno avuto per lunghi tratti il pallino del gioco con Marcelo Brozović a dettare i tempi e a cercare la porta tre volte (due tiri bloccati e l'altro finito sopra la traversa).

Brozović ha anche tenuto la palla sempre in movimento, permettendo al compagno di reparto Barella di trovarsi in buona posizione per fare l'ultimo passaggio - opportunità troppo spesso sprecata, insieme alla chiara occasione da gol gettata al vento da Barella con un tiro finito sopra la traversa da buona posizione nella ripresa.

Per quanto riguarda il Madrid, non è stata la prima volta in questa stagione che si è chiuso in difesa mettendo tanti giocatori dietro la linea della palla, permettendo all'avversario di prendere il controllo del gioco. Dall'altro lato questa mossa ha permesso alla squadra di Ancelotti di ripartire in velocità in contropiede. Un giocatore chiave nel loro lavoro difensivo è stato Éder Militão per l'intensità e la concentrazione che ha applicato alla fase difensiva e per i suoi impressionanti anticipi.

Il Madrid ha cercato di scardinare il 5-3-2 difensivo dell'Inter con due forti coppie su entrambi i lati del campo: tra Dani Carvajal e Modrić a destra, e Ferland Mendy e Kroos a sinistra. La loro intesa e l'uso degli spazi nelle corsie esterne hanno permesso agli uomini di Ancelotti di affacciarsi alla trequarti e creare occasioni, come nel caso del primo gol.

E vale la pena aggiungere che, nonostante il discreto gioco dell'Inter, è stato il Madrid a creare le migliori occasioni. Non a caso le Merengues hanno segnato due gol, hanno preso un palo con Rodrygo e colpito la parte esterna della rete allo scadere del primo tempo all'ennesima conclusione verso la porta.

Schieramenti tattici

Real Madrid

Il Madrid si è schierato col 4-3-3
Il Madrid si è schierato col 4-3-3


Ancelotti ha schierato il suo Madrid con un 4-3-3 inserendo nella mediana tre esperti centrocampisti per dettare i tempi di gioco. L'ampiezza è stata garantita da Vinícius Júnior (20) e Rodrygo (21) che sono partiti molto larghi - rispettivamente sulla sinistra e desta - e hanno cercato più volte l'uno contro uno sebbene spesso abbiano perso palla. In assenza di Karim Benzema, Luka Jović (16) è stato il punto di riferimento in attacco muovendosi molto davanti ai centrali dell'Inter e ricevendo il pallone spalle alla porta per fare salire la squadra.

Inter

Gli esterni dell'Inter hanno attaccato molto alti nel 3-5-2 di Inzaghi
Gli esterni dell'Inter hanno attaccato molto alti nel 3-5-2 di Inzaghi


L'Inter ha scelto invece il 3-5-2, con Brozović (77) al centro della mediana a dettare i tempi grazie alla sua ottima visione di gioco. Il croato è stato il punto di riferimento per il portiere e i centrocampisti che lo hanno cercato come primo passaggio in modo che potesse innescare in avanti Barella (23) prima dell'espulsione di quest'ultimo poco dopo l'ora di gioco.

Sulla corsia di destra, Denzel Dumfries (2) ha causato problemi al Madrid con la sua fisicità e mobilità, offrendo uno sbocco importante quando l'Inter ripartiva da dietro. L'olandese è stato supportato da Danilo D'Ambrosio (33) abile a coprire le scorribande in avanti di Dumfries. Durante l'intera partita, Ivan Perišić (14) ha dato uno sbocco in più sulla sinistra alla manovra dell'Inter.

Le parole degli allenatori

Carlo Ancelotti, allenatore Real Madrid
"Spesso non pressiamo molto alti. Non siamo una squadra che in fase difensiva gioca con grande intensità, non possiamo difendere con la linea alta. Siamo però una squadra con tanta qualità, esperienza e dedizione. Jović ha giocato molto bene, aiutando la squadra in fase di attacco e anche nel controllo della partita".

Simone Inzaghi, allenatore Inter
"Ci sono molti rimpianti per il primo tempo perché, secondo me, abbiamo giocato molto bene e con personalità. Purtroppo abbiamo creato tante situazioni in cui i numeri erano a nostro favore, ma siamo andati all'intervallo sotto di un gol.

"Chiaramente volevamo ottenere un risultato diverso ma sarà molto utile per il nostro futuro. Barella ha commesso un grave errore ma il ragazzo è intelligente, ha capito l'errore e si è scusato con tutti. È stata una partita aperta, siamo stati vicini al pareggio dopo l'intervallo. Poi quando eravamo dieci contro undici è stato più difficile".