In the Zone: analisi di Juventus - Zenit 4-2
lunedì 8 novembre 2021
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Gli osservatori tecnici UEFA hanno analizzato la vittoria che ha mandato la Juventus agli ottavi di finale.
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La Juventus vola agli ottavi di UEFA Champions League con due gare d'anticipo grazie alla vittoria di mercoledì per 4-2 sull'FC Zenit. Gli osservatori tecnici UEFA analizzano nel dettaglio la quarta vittoria consecutiva dei Bianconeri nel Gruppo H - prima volta che vincono le prime quattro partite del girone di UEFA Champions League dal 2004/05.
I gol
1-0: Paulo Dybala (11')
La palla viene messa al centro da Federico Bernardeschi dopo un tocco di Manuel Locatelli su calcio d'angolo. Matthijs De Ligt vince il duello aereo con Yaroslav Rakitskyy e il pallone arriva sul sinistro di Dybala che di prima lascia partire una conclusione velenosa che tocca il terreno e batte Stanislav Kritsyuk.
1-1: Leonardo Bonucci, autogol (26')
Vyacheslav Karavaev sfida Danilo sulla corsia sinistra dello Zenit, lasciando partire un cross di destro che viene deviato di testa da Bonucci. Il pallone cambia traiettoria e si insacca proprio sotto il sette scavalcando un incolpevole Wojciech Szczesny.
2-1: Paulo Dybala (58')
Dopo un intervento in area di Claudinho su Federico Chiesa giudicato irregolare, Dybala si presenta dal dischetto ma sbaglia il tiro che sfiora il palo. L'arbitro però rileva un'irregolarità poiché due uomini dello Zenit entrano nella lunetta prima del fischio e fa ripetere il rigore. Al secondo tentativo, Dybala non sbaglia con una conclusione potente e precisa a fil di palo.
3-1: Federico Chiesa (73')
L'esterno dell'Italia conclude una rapida transizione che coinvolge sei giocatori della Juventus, compreso il portiere Szczęsny. Chiesa riceve il pallone a dieci metri dall'area e con un gioco di gambe supera Dejan Lovren prima di caricare un rasoterra sinistro che si insacca sul palo opposto.
4-1: Álvaro Morata (82')
L'attaccante spagnolo con un movimento si libera dalla marcatura e raccoglie un preciso pallonetto di Dybala concludendo di prima e trafiggendo Kritsyuk. Dalla prospettiva dello Zenit, Danil Krugovoi si sarà rammaricato di non essere riuscito a intercettare il passaggio di Chiesa a Dybala prima dell'assist.
4-2: Sardar Azmoun (90'+2')
Da un lancio lungo di Wílmar Barrios in area, Artem Dzyuba vince il duello aereo sui due centrali della Juventus appoggiando il pallone di testa ad Azmoun che con freddezza supera Szczęsny con la punta del piede destro.
Miglior giocatore
Alla sua 50esima presenza nella competizione, Dybala illumina la partita con una doppietta e un assist guadagnandosi il premio di Player of the Match. L'argentino è un pericolo costante per la retroguardia avversaria con giocate che creano occasioni per sé e per gli altri. Come il resto della squadra, Dybala oggi è in giornata e sembra instancabile.
Analisi tattica
Juventus
La squadra di casa si schiera con un 4-4-2 con due punte e un esterno come Chiesa (22) a fare il bello e cattivo tempo sulla destra. Quando non pressano alto, i bianconeri spesso arretrano nella propria metà campo passando a un 5-3-2. De Ligt (4) è il punto di riferimento della retroguardia vincendo tutti i duelli, ma è l'intera squadra a difendere bene rimanendo compatta e recuperando il pallone nei momenti giusti.
Zenit
La squadra di Sergei Semak si schiera con il 3-4-2-1. In fase difensiva passa al 5-2-3, con gli esterni Aleksey Sutormin (19) e Karavaev (15) che arretrano accanto ai tre centrali. Anche se lo Zenit prova a restare compatto, i padroni di casa riescono lo stesso a creare pericoli negli spazi stretti grazie alle rapide transizioni e ai passaggi veloci e precisi.
Le azioni più pericolose dello Zenit passano dai piedi di Claudinho (11) che opera alle spalle dell'attaccante centrale Azmoun (7). Con la sua visione e tecnica, il brasiliano prova a creare pericoli ed è il giocatore a cui i compagni si affidano nei momenti clou. Nell'ultimo quarto d'ora di gioco, lo Zenit passa a un 4-4-2 con Dzyuba che prova ad aumentare il peso offensivo schierandosi accanto ad Azmoun. Entrato dalla panchina, Malcom (10) si aggiunge ai due in avanti per creare pericoli dalla corsia di destra.
L'analisi
La Juventus ha un piano di gioco preciso e disputa una grande partita sia in fase di possesso che su palle inattive, riscattandosi dalle due sconfitte subite in campionato. I bianconeri dominano sotto tutti i punti di vista sia in fase di possesso che non. Appare evidente che il loro approccio è quello giusto sin dal fischio d'inizio - come dimostra il pressing iniziale che ha permesso ai bianconeri di riconquistare il possesso nella trequarti mandando Danilo al cross dopo appena 60 secondi. Per sottolineare ulteriormente il dominio della Juve, già prima della rete di Dybala all'11, Bernardeschi aveva sfiorato il gol e Weston McKennie aveva colpito la traversa.
Nel complesso, il pressing della Juventus è stato eccellente, così come il loro gioco di transizione che ha portato a due gol. Gli uomini di Massimiliano Allegri contro lo Zenit hanno tirato 26 volte di cui 11 in porta. I bianconeri sono stati pericolosi anche sulle palle inattive, come dimostra il gol del vantaggio di Dybala nato sugli sviluppi di un calcio d'angolo. Nel repertorio della Juventus anche corner corti, retropassaggi per liberare un uomo che fa cross verso il centro e traversoni bassi in area dalle corsie esterne.
Lo Zenit ha offerto meno soluzioni su palle inattive, con l'unica minaccia arrivata nel primo dei cinque corner battuti, quando un colpo di testa di Lovren ha mancato il bersaglio dopo quattro minuti su un cross di Rakitskyy. Se c'è un aspetto positivo per lo Zenit dalla terza sconfitta in quattro partite del Gruppo H, è che la formazione russa non si è mai arresa e anzi ha continuato ad attaccare trovando anche la rete del 4-2 con Azmoun sul finale.
Le parole degli allenatori
Massimiliano Allegri, allenatore Juventus: "Stasera Paulo [Dybala] ha giocato una partita eccellente a livello tecnico, come il resto della squadra. Questi ragazzi hanno una gran tecnica e tutti stanno crescendo. Abbiamo raggiunto il primo obiettivo della stagione. Abbiamo giocato bene e con intensità ma possiamo migliorare. Gli ultimi cinque minuti sono tipici di questa squadra. Sul 4-1, abbiamo avuto quattro contropiedi che non siamo riusciti a sfruttare e abbiamo finito per subire un gol".
Sergei Semak, allenatore Zenit: "Ha vinto la squadra più forte. Noi però abbiamo fatto la nostra partita e lottato fino alla fine. Il gol segnato nei minuti di recupero è l'unico aspetto positivo che posso rimarcare".