Atalanta - Real Madrid 0-1: la Dea cade nel finale
mercoledì 24 febbraio 2021
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Un gol di Ferland Mendy basta agli spagnoli per piegare un'Atalanta rimasta presto in dieci.
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È un finale di partita molto doloroso per l'Atalanta, che costretta a lungo in dieci uomini per l'espulsione di Remo Freuler, subisce il gol di Ferland Mendy che regala al Real Madrid l'andata degli ottavi di UEFA Champions League.
Le formazioni sono quelle attese alla vigilia. Senza Hans Hateboer, Gian Piero Gasperini schiera Joakim Mæhle sull’out di destra e ripropone in attacco la coppia colombiana formata da Duvan Zapata e Luis Muriel, quest’ultimo devastate nel weekend contro il Napoli.
Il Real ha tante assenze, ma nel primo tempo non si sentono. È vero che il Real Madrid ha fuori nove giocatori, tra cui capitan Sergio Ramos, alcuni senatori come Marcelo, Karim Benzema, Dani Carvajal e il belga Eden Hazard, ma è altrettanto vero che in campo Zidane può contare sull’esperienza e la qualità di tanti campioni.
La gara all’inizio la fanno gli ospiti, pur senza strafare. Il Real è reduce da quattro vittorie consecutive in campionato e sta bene, il suo palleggio è educato e il pallone scorre veloce. La catena di sinistra Mendy-Vinícius Júnior sembra subito la più attiva e pericolosa, ed è proprio da una combinazione dei due che al minuto 18 la partita si mette improvvisamente in salita per i padroni di casa.
Con Rafael Tolói e Mæhle un po’ alti, il brasiliano manda il compagno nello spazio. Freuler cerca di fermarlo e il suo intervento al limite viene giudicato da ultimo uomo. Atalanta in dieci e più di un’ora da giocare. Alcuni minuti dopo Gasperini interviene per riequilibrare la squadra e, complice un indolenzimento di Zapata, richiama in panchina il colombiano per inserire Mario Pašalić.
Il Real sente l’odore del sangue e, pur sapendo che si tratta di una qualificazione da giocarsi su 180 minuti e quindi senza attaccare all’arma bianca, entra ancora più nel campo e si procura delle mezze occasioni. Prima con Nacho s’infila in area da sinistra e incrocia fuori, poi con Vinícius che si fa deviare in corner un tiro da posizione molto favorevole, poi ancora con un paio di deviazioni sotto misura di Isco. A portare le squadre al riposo sullo 0-0 ci pensa Pierluigi Gollini, che si tiene il miracolo per lo scadere: su un pallone deviato di testa, la sua reazione sulla linea di porta è felina.
Il secondo tempo è un po’ la copia del primo e Gasperini si gioca anche la carta Josip Iličić, che entra al posto di Muriel per togliere qualsiasi tipo di riferimento ai difensori spagnoli ed aiutare un po’ i compagni a centrocampo. I bergamaschi escono ordinatamente e uno alla volta dalla linea di centrocampo per infastidire i vari portatori di palla, un gioco dispendioso ma che imbriglia gli ospiti in un palleggio orizzontale. Il Real è squadra pericolosa sulle palle inattive, coi suggerimenti di Kroos e le incornate di Casemiro. L’Atalanta tiene lontani gli spagnoli e non rischia quasi nulla, se non in apertura di ripresa su una conclusione deviata di Modrić.
Gli uomini di Zidane non sembrano avere grandi idee e nemmeno gli ingressi di Sergio Arribas e Hugo Duro per Isco e Asensio possono dargliene. L’Atalanta comprensibilmente si adegua, sa che deve sperare in un guizzo isolato per vincere, ma che anche così, la serata potrebbe essere interlocutoria ma tutto sommato positiva.
Alcuni la chiamano esperienza europea, altri carattere che a un club che ha vinto 13 Champions League non può mancare. A volte è qualità individuale, altre anche un pizzico di fortuna: e come spesso accade, le squadre forti hanno un po’ di tutto questo. Ed è così che a cinque minuti dal termine, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Mendy dal limite indovina il piazzato dello 0-1.
Tra tre settimane Atalanta e Real Madrid si ritroveranno nuovamente a Valdebebas per giocarsi l’accesso ai quarti di finale. Dopo il risultato di questa sera, alla Dea rimane tanto amaro in bocca e una mezza montagna da scalare.
Tabellino
Atalanta: Gollini; Toloi, Romero, Djimsiti; Maehle (41' st Palomino), De Roon, Freuler, Gosens; Pessina; Muriel (11' st Ilicic, 42' st Malinovskyi), Zapata (31' st Pasalic).
Real Madrid: Courtois; Vazquez, Varane, Nacho, Mendy; Casemiro, Kroos, Modric; Vinicius (14' st Mariano Diaz), Isco (32' st Hugo Duro), Asensio (31' st Arribas).