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La Juventus resta terza, bene l'Atalanta

I campioni d'Italia passano 3-1 in casa del Genoa, restano imbattuti e agganciano il Napoli: si sblocca Dybala, Ronaldo segna due rigori. La Dea di Gasperini batte 3-0 la Fiorentina.

Trascinata da due rigori di Cristiano Ronaldo, la Juventus ha vinto 3-1 a Marassi contro il Genoa
Trascinata da due rigori di Cristiano Ronaldo, la Juventus ha vinto 3-1 a Marassi contro il Genoa Getty Images

Genoa-Juventus 1-3 (Sturaro 61'; Dybala 57', Ronaldo 78' su rig., 89' su rig.)
La Juventus conquista la seconda vittoria di fila in campionato - la terza nelle ultime quattro partite - e aggancia il Napoli al terzo posto, a quattro punti dal Milan capolista. A Marassi, i campioni d’Italia superano 3-1 il Genoa grazie al gol di Paulo Dybala, che si sblocca in campionato, e a due rigori Cristiano Ronaldo, che vanificano il momentaneo pareggio dell’ex Stefano Sturaro.

La Juventus segna subito con Adrien Rabiot, ma il gol è annullato per un tocco di mano del francese, nell’occasione ammonito dall’arbitro. Nel primo tempo la squadra di Pirlo non riesce a concretizzare la sua supremazia territoriale, si va negli spogliatoi con il risultato in equilibrio.

Nalla ripresa, dopo dodici minuti, i Bianconeri sbloccano il risultato. Dybala, servito da una spizzata di testa di Weston McKennie, si accentra e con il sinistro calcia sul primo palo, non lasciando scampo a Mattia Perin: 1-0 per i campioni d’Italia. Per la Joya è il secondo gol in stagione dopo quello sul campo del Ferencváros lo scorso 4 novembre.

Il Genoa, però, rimette l’incontro in equilibrio dopo appena quattro minuti. Pallone di Luca Pellegrini per Sturaro, che mette dentro e fa centro in pratica alla prima conclusione nello specchio dei padroni di casa.

La Signora non ci sta e passa all’attacco. Perin compie un grande intervento sul colpo di testa di Ronaldo, poi a dodici minuti dalla fine arriva l’episodio che decide la partita. Nicolò Rovella affonda il tackle su Juan Cuadrado e l’arbitro assegna il rigore, che Ronaldo trasforma con un tiro potente e centrale.

La squadra di Pirlo chiude il conto a un minuto dalla fine. Pellegrini serve un avventato retropassaggio a Perin e Álvaro Morata, entrato nella ripresa, è atterrato in area: dal dischetto trasforma di nuovo CR7, che firma il gol numero 10 in campionato. La Juventus, imbattuta, vola a 23 punti.


Atalanta
-Fiorentina 3-0 (Gosens 44’, Malinovskyi 55’, Tolói 63’)
Dopo il grande successo di Amsterdam, valso gli ottavi di UEFA Champions League, anche in campionato l’Atalanta ritrova la vittoria dopo tre partite di digiuno. Al Gewiss Stadium la Dea non dà scampo alla Fiorentina di Cesare Prandelli, battuta 3-0 con i gol di Robin Gosens, Ruslan Malinovskyi e Rafael Tolói.

La squadra di Gian Piero Gasperini in avvio va vicina al gol con Duván Zapata, che di testa esalta i riflessi del portiere ospite Bartłomiej Drągowski. Il polacco si ripete sulla “zuccata” del difensore argentino Cristian Romero, sugli sviluppi di un angolo battuto da Malinovskyi.

La Fiorentina reagisce con Dušan Vlahović, ma il sinistro del giovane attaccante serbo - leggermente deviato da Pierluigi Gollini - si infrange sulla traversa prima di finire in corner. Drągowski compie un altro miracolo sul colpo di testa di Zapata, ma a un minuto dall’intervallo l’Atalanta sblocca il risultato.

Ancora grande azione di Zapata, l’attaccante colombiano crossa basso sul primo palo per Gosens che mette il pallone alle spalle del portiere avversario. Nella ripresa, dopo undici minuti, la Dea raddoppia. Splendida punizione dal limite di Malinovskyi e Drągowski è di nuovo costretto a inchinarsi, con il pallone che trova l’incrocio dei pali.

L’Atalanta chiude i conti poco dopo, trovando il definitivo 3-0 con un colpo di testa di Tolói dopo la torre di Berat Djimsiti, sempre sugli sviluppi di un tiro dalla bandierina. I Nerazzurri salgono all’ottavo posto, a pari punti con la Lazio, la Fiorentina di Prandelli - un punto nelle ultime quattro partite - resta quartultima.




SABATO 12 DICEMBRE 2020

Lazio
-Hellas Verona 1-2 (Caicedo 56’; aut. Lazzari 45’, Tameze 67’)
La Lazio rimedia la seconda sconfitta casalinga consecutiva in campionato. All’Olimpico il Verona vince 2-1 malgrado il quarto gol in Serie A di Felipe Caicedo, che firma il momentaneo pareggio. Un ko che lascia la squadra di Simone Inzaghi all’ottavo posto; gli Scaligeri di Ivan Jurić, invece, festeggiano il sorpasso e salgono al sesto posto.

Gli ospiti passano in vantaggio allo scadere del primo tempo. Sul cross di Davide Faraoni, Federico Dimarco calcia al volo e trova la deviazione di Manuel Lazzari, che beffa Pepe Reina.

La Lazio raggiunge il pareggio dopo undici minuti della ripresa. Lazzari si riscatta dall’autorete e serve un assist a Caicedo, che si gira e manda il pallone all’angolino: 1-1.

Ma al 67’ il Verona si riporta avanti. Ștefan Radu sbaglia la misura del retropassaggio e propizia l’intervento del francese Adrien Tameze, che supera Reina e deposita il pallone in rete.

La squadra di Inzaghi potrebbe pareggiare nel recupero, ma è provvidenziale la deviazione di piede di Marco Silvestri sulla conclusione praticamente a colpo sicuro del brasiliano Andreas Pereira.