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Mircea Lucescu su Pirlo, la Dynamo e la UEFA Champions League

"Ho lavorato per 50 anni senza sosta", il tecnico ha raccontato a UEFA.com.

Mircea Lucescu: 'passion is what continues to push you forward'
Mircea Lucescu: 'passion is what continues to push you forward' BELGA/AFP via Getty Images

A 75 anni, il tecnico romeno Mircea Lucescu si appresta a tornare in UEFA Champions League alla guida della Dynamo Kiev. Il primo ostacolo per lui sarà la Juventus allenata da Andrea Pirlo, che Lucescu fece esordire appena 16enne un quarto di secolo fa.

Protagonista in Champions League con Inter, Galatasaray, Beşiktaş e Shakhtar Donetsk prima di approdare alla Dynamo, l'esperto tecnico ha parlato a UEFA.com di come riesce ancora a trovare motivazioni.

Sul tecnico della Juventus Andrea Pirlo

Guarda Andrea Pirlo da giocatore

Com'era da ragazzo a Brescia? Incredibile, maturo. Maturo come lo è adesso. Ricordo di essere andato a Viareggio per assistere a una partita e di aver fatto il viaggio di ritorno in automobile insieme a lui. Parlammo per due ore e realizzai che si trattava di una persona con un cervello di prim'ordine. Oltre ad essere un giocatore creativo era anche un grande organizzatore e questa è un'altra abilità. Tutto questo lo ha aiutato molto a diventare ciò che è oggi, l'allenatore di una grandissima squadra come la Juventus. Mi ha chiamato maestro? Questo mi rende orgoglioso. Dovrò ringraziarlo! Spero avrà una grande carriera [da allenatore].

Sulla sua nuova avventura alla Dynamo Kiev

Grandi gol della Juventus contro la Dynamo Kiev

[Dall'ultima volta in cui la Dynamo ha preso parte alla fase a gironi], la squadra ha perso un gran numero di giocatori di esperienza. Abbiamo abbracciato la linea verde e ora la squadra è molto giovane. Il mio compito è farla crescere fino a quando comincerà ad ottenere risultati. Nel calcio è impossibile vincere da subito, i miracoli non esistono.

Mi aspetto che i miei giocatori vadano in campo senza paura, consapevoli del loro valore, senza pensare a chi si troveranno davanti. Molti di loro sono giovanissimi, giocare a questi livelli li aiuterà a crescere. E anch'io sono qui per questo.

Su come prepararsi per sfidare Lionel Messi e Cristiano Ronaldo

Ronaldo vs Messi: i gol più belli nella fase a gironi

Io li ho incrociati parecchie volte, ma i miei giocatori no. Succederà presto e io dovrò spiegare loro con chi avranno a che fare. Messi è un brevilineo ed è straordinario negli spazi stretti per via della sua accelerazione, del dribbling e della fiducia nei suoi mezzi. Ronaldo è un tipo di giocatore differente, ama molto il gol e ha bisogno di spazi più ampi. Ha bisogno dell'aiuto di tutta la squadra.

Messi può fare molto da solo. Ronaldo può fare da solo esclusivamente in area o negli ultimi 20 metri, ma sfrutta al meglio gli spazi creati dagli altri per andare a bersaglio. Sono due giocatori differenti, ma sono entrambi formidabili.

Sulle motivazioni

Trovo le mie motivazioni nella passione per il calcio. Ho provato a smettere l'anno scorso dopo aver lavorato senza sosta per 50 anni, ma non ce l'ho fatta. Mi sono detto che potevo dare ancora tanto, soprattutto ai giovani e sono felice di essere di nuovo al lavoro.

Ciò che mi spinge a continuare è la passione. Cerco di capire le persone e di rispettare le differenze culturali, sia nel calcio che nella vita. Aver allenato in tutto il mondo come ho fatto io ti permette di confrontarti con persone e culture diverse. Impari a capire che non è solo il calcio a contare.

Sulla Champions League

'The Champions League anthem is like your national anthem'
'The Champions League anthem is like your national anthem'©AFP/Getty Images

La conosco davvero bene! Ho all'attivo oltre 130 partite e non parlo solo di fase a gironi. Le squadre giocano anche le qualificazioni, uno, due, tre turni...

L'inno della Champions League è come il proprio inno nazionale. Quando lo ascolti lo fai con la stessa emozione e lo rispetti allo stesso modo.