Come è stata vinta la finale di Champions League 2020
domenica 23 agosto 2020
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I reporter di UEFA.com analizzano la partita del Bayern e del Paris a Lisbona.
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Un colpo di testa di Kingsley Coman al 59' ha fatto la differenza tra Bayern e Paris in finale di UEFA Champions League.
Jordan Maciel e Chris Burke, reporter di UEFA.com del Bayern e del Paris, analizzano i fattori che hanno deciso la partita.
Come è stata vinta la finale di UEFA Champions League, di Jordan Maciel
Un cambio coraggioso da parte di Flick
Dopo tre partite senza cambiare l'undici titolare, Flick ha preferito Kingsley Coman (ex di turno) al fin qui impeccabile Ivan Perišić. Il francese non ha deluso e, con un gol che non è proprio nelle sue corde, ha regalato al Bayern la sesta Coppa dei Campioni e il secondo triplete. Una mossa azzeccata, che ha fatto la differenza in una gara all'insegna dell'equilibrio.
Le mani più sicure d'Europa
Nel primo tempo, Manuel Neuer ha compiuto due parate decisive su Neymar e Kylian Mbappé, negando loro il gol dell'1-0. A 20' dal termine, e con la sua squadra in vantaggio, il capitano è stato ancora una volta provvidenziale su Marquinhos. Con una prestazione di altissimo livello, il portiere si è guadagnato il diritto di alzare la famosa coppa con le orecchie.
Come è stata persa la partita, di Chris Burke
Occasioni sprecate
Il Paris è arrivato in finale segnando in tutte e 34 le partite precedenti ed eguagliando il record stabilito dal Real Madrid dal 2011 al 2014. Oggi, però, è stato tradito in fase di finalizzazione nel peggiore dei momenti. Neymar, Kylian Mbappé e Ángel Di María hanno sprecato alcune ghiotte opportunità per aprire le marcature nel primo tempo e si sa, nel calcio gli errori si pagano.
Neymar a vuoto
Trascinatore del Paris ai quarti e in semifinale, per non parlare della vittoria contro il Dortmund agli ottavi, Neymar non è riuscito a imporre il suo carisma quando serviva di più. Pur andando vicino al gol nel primo tempo, è stato tenuto a bada per la maggior parte della gara dagli attenti giocatori del Bayern. Senza Neymar a sventolare la mano, i campioni di Francia sono apparsi privi di idee nella ripresa.