Intervista esclusiva: Olivier Giroud e il lockdown
lunedì 1 giugno 2020
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A UEFA.com, l'attaccante del Chelsea dice di essere molto contento di tornare ad allenarsi.
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Anche se la vita di tutti è un po' cambiata, il lockdown ha avuto qualche lato positivo per Olivier Giroud, che però è contento di ricominciare ad allenarsi: ecco il suo racconto a UEFA.com.
"Abbiamo ripreso ad allenarci [martedì 19 maggio]. È bello tornare in campo, rivedere i compagni e semplicemente giocare a calcio. Mi è mancato molto".
"È molto strano, lavoriamo in gruppi da cinque. Dobbiamo mantenere una distanza di due metri, non c'è contatto fisico e ci sottoponiamo ai test [per il COVID-19] due volte alla settimana. Non possiamo entrare negli spogliatoi né farci la doccia, e dobbiamo cambiarci prima di salire in macchina per tenerla pulita. Al momento fa molto caldo: non mi lamento, ma sudiamo molto!".
"Durante il lockdown, il Chelsea ci mandava programmi da seguire per tenerci in forma. Dovevamo fare esercizi tutti i giorni. Ho la fortuna di abitare vicino a un grande parco e potevo andare a correre quasi tutti i giorni. Verso la fine di questo periodo, tutti noi ci trovavamo in videochiamata e ci allenavamo a circuito. Io mi allenavo nella stanza dei giochi insieme ai miei figli. Ho anche una foto di tutti noi, è stato bello, ma niente è come essere in campo. Quasi tutti i miei compagni hanno avuto le vesciche quando hanno riniziato ad allenarsi".
"A casa ho passato molto tempo con i miei figli. Li ho visti crescere giorno dopo giorno, più di quanto mi capita di solito. Abbiamo anche fatto i compiti, c'era tanto lavoro da fare e mia figlia passava tante ore al giorno in videochiamata. È in seconda elementare, faceva le verifiche e i compiti e doveva consegnarli ogni giorno prima delle 18. Insomma, era abbastanza stressante".
"Sono un papà moderno. Mi occupo anch'io delle faccende domestiche e faccio il bagno ai miei figli. Mi piace cambiare i pannolini del più piccolo. Passare tempo con loro non ha prezzo. Devi trovare il lato positivo in tutto e io sono fatto così".
"La sera ho guardato i film e la TV quando loro dormivano. Mi è piaciuto molto The Last Dance su Michael Jordan. Mi piace molto Vikings, ma anche The Last Kingdom e La casa di carta: è incredibile! C'erano solo otto episodi e qualche mio amico li ha visti tutti in un giorno; io in tre o quattro".
"Cos'altro mi è mancato? Prima di tutto vedere i miei cari oltre alla mia famiglia. Mi sono mancati molto i ristoranti e uscire: ne avevo bisogno per prendere un po' d'aria. Mi manca andare al museo con i miei figli perché mi piace che imparino cose nuove. Mia figlia mi fa tante domande sul mondo che la circonda e mi piace spiegargliele. Mi sono mancate le competizioni e l'adrenalina, i tifosi. Mi preoccupa un po' giocare senza pubblico, ma va bene così: siamo su di morale. Tutti i miei parenti stanno bene, quindi non posso lamentarmi".