Classiche di Champions League: Juventus - United 2-3
martedì 12 maggio 2020
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Il racconto della grande rimonta dei Red Devils nel 1999.
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Roy Keane viene ammonito a Torino e si rassegna a saltare la finale di UEFA Champions League, se mai lo United dovesse arrivarci. I suoi sforzi, però, non sono vani.
Contesto
Dopo l'insuccesso su tutti i fronti della stagione precedente, lo United è in corsa per il treble nel 1998/99, anche se le sue speranze vacillano un po' dopo un 1-1 casalingo contro la Juventus in semifinale di UEFA Champions League. Nessuna squadra inglese ha mai più raggiunto la finale dopo il Liverpool nel 1985, e con l'infortunio all'ultimo minuto di Ryan Giggs i Red Devils sono ancora più pessimisti.
I protagonisti
Roy Keane: centrocampista tra i più aggressivi di sempre, l'irlandese è il cuore pulsante di tutte le squadre allenate da Sir Alex Ferguson. A Torino offre una delle sue prestazioni più memorabili.
Filippo Inzaghi: il fatto che i 20 gol complessivi di Super Pippo nel 1998/99 siano considerati pochi la dice lunga. La sua doppietta contro lo United sembra mandare i bianconeri direttamente in finale, ma non sarà così.
Andrew Cole: acquistato dal Newcastle nel 1995, Cole ha trovato molta concorrenza nello United, ma grazie al suo istinto del gol e alle sue ottime rifiniture ha consolidato il posto in squadra formando una coppia quasi telepatica con Dwight Yorke.
La cronaca
Filippo Inzaghi segna due gol nei primi 11 minuti e trasforma la missione dello United da difficile a quasi impossibile, ma l'undici di Sir Alex Ferguson dimostra una grandissima resilienza. Roy Keane accorcia di testa su calcio d'angolo e rimane a testa alta dopo l'ammonizione per un fallo su Zinédine Zidane che gli costerà l'eventuale finale.
Dwight Yorke pareggia prima dell'intervallo. Lo United, che quindi è già in vantaggio per i gol in trasferta, si difende strenuamente con Ronny Johnsen e Jaap Stam. La squadra di Sir Alex Ferguson rischia più volte ma riesce a trovare spazio in contropiede. Alla fine, Yorke serve Andrew Cole, che aggira Angelo Peruzzi e porta a termine una straordinaria rimonta.
Reazioni a caldo
Sir Alex Ferguson, allenatore United: "[Keane] è il giocatore meno egoista che abbia mai visto. Ha lottato in ogni centimetro di campo e preferiva morire piuttosto che perdere. Ha ispirato tutti i compagni; è un onore lavorare con un giocatore del genere".
Jesper Blomqvist, centrocampista United: "Invece di deprimersi, Keane è stato motivato dall'ammonizione perché voleva che arrivassimo in finale. Ci ha semplificato le cose, perché il suo modo di giocare ti ispira fare altrettanto".
Roy Keane, centrocampista United [per sminuire gli elogi] : "È come applaudire il postino perché ti consegna le lettere".
La stessa sera...
Le due semifinali si giocano in contemporanea. Il Bayern München, che aveva strappato un 3-3 all'andata contro la Dinamo Kiev grazie a due gol nel finale, stacca il biglietto per la finale al Camp Nou vincendo 1-0 con gol di Mario Basler nel primo tempo. Paul Scholes e Keane, entrambi a segno contro il Bayern nella fase a gironi, dovranno però saltare la finale. "È una tragedia", commenta Sir Alex.
E poi?
La finale di UEFA Champions League del 1999 è forse la più rocambolesca di tutti i tempi. In svantaggio per 1-0 dopo il gol di Mario Basler, lo United manda il portiere Peter Schmeichel su un calcio d'angolo a fine gara, ma è Teddy Sheringham a pareggiare al primo minuto di recupero. Prima del triplice fischio, arriva il 2-1 firmato da Ole Gunnar Solskjær. Il commento di Sir Alex a fine gara resterà nella storia: "Il calcio, per diamine!".
Mentre lo United vince Premier League, FA Cup e UEFA Champions League, la Juventus conclude la stagione nel peggiore dei modi, con un settimo posto in Serie A che la manda in Coppa UEFA Intertoto. I bianconeri perderanno anche le due gare interne successive contro i Reds, 3-0 nel 2003 e 2-1 nel 2018.