Benítez scopre il suo leader
martedì 24 agosto 2004
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Dopo la partenza di Owen, il tecnico spagnolo incorona Gerrard, "tra i migliori in assoluto".
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di Adrian Clarke e Claire Nash
Essere riuscito a convincere Steven Gerrard a restare al Liverpool FC potrebbe rivelarsi il miglior affare mai concluso da Rafael Benítez. Al tecnico dei Reds è costato appena un biglietto aereo per il Portogallo. Se l’incontro organizzato in tutta fretta durante UEFA EURO 2004™ fosse fallito, le conseguenze sarebbero potute essere molto serie.
Determinante in mezzo al campo
Due mesi più tardi, Benitez affronta la sfida di stasera di UEFA Champions League contro il Grazer AK con la consapevolezza di avere a portata di mano l’ingresso nella massima competizione continentale per club. Obiettivo molto vicino grazie al contributo del centrocampista della nazionale inglese, che accosta niente meno che a Zinedine Zidane.
La stella di Anfield
Benítez, arrivato a giugno ad Anfield per sostituire Gerard Houllier, è stato così colpito da Gerrard che non ha esitato a spingersi in paragoni con il fuoriclasse francese del Real Madrid CF.
Ruolo fondamentale
Dopo la cessione di Michael Owen al Real Madrid per 12 milioni di euro, il tecnico spagnolo sa che quest’anno più che mai le speranze dei Reds passano per il 24enne capitano.
All'altezza dei più gradi
L’ex allenatore del Valencia CF ha dichiarato a uefa.com: "Steven Gerrard è e continuerà ad essere il giocatore più importante della squadra anche quest’anno. Gerrard rientra tra i migliori giocatori in assoluto nel suo ruolo, e non ha nulla da invidiare a nessuno”.
Unica differenza
"L’unica differenza che lo contraddistingue da gente come David Beckham e Zinedine Zidane è la minore attenzione e spazio che la stampa gli riserva. È un giocatore di valore assoluto".
Inizio di stagione entusiasmante
Gerrard ha realizzato nell’andata contro il Grazer AK una straordinaria doppietta, indicativo della condizione con cui il Liverpool avrebbe poi iniziato il campionato inglese. Gerrard è stato infatti protagonista con una grande prestazione dell’1-1 in casa del Tottenham Hotspur FC, ripetendosi con una prova maiuscola con l’Inghilterra e con un gol nella vittoria per 2-1 sabato scorso contro il Manchester City FC.
Questione Owen
"Non è stato facile rinunciare a Michael Owen perché non volevo perderlo – ha spiegato il nuovo allenatore del Liverpool -. Per quanto mi sia impegnato a fondo, non è stato possibile legarlo a un nuovo contratto, e a quel punto il Real Madrid ha bussato alla sua porta”.
Il vero beniamino
"Ma non sono preoccupato che la vendita di Michael mi gravi di maggiori responsabilità – ha continuato Benítez -. È stato un giocatore importante per il Liverpool, ma Gerrard, e l’ho potuto comprovare di persona in questi mesi, è il vero beniamino dei tifosi. Spero che i tifosi possano continuare a tifare per lui ancora per molti anni".
Nuova sfida
Dopo essersi messo alle spalle i primi ostacoli importanti fuori del campo, Benítez è comprensibilmente ansioso di misurarsi con i migliori allenatori della Premiership e d’Europa, con l’ambizione di collezionare altri successi dopo l’accoppiata campionato e Coppa UEFA ottenuta con il Valencia.
Ambizioni ad Anfield
"Mi piace giocare bene e vincere, ma non è sempre possibile – ha detto -. Voglio vincere tutte le partite che giocheremo e cercare di conquistare tutti i titoli in palio. Vincere è quello che conta alla fine. Certo, mi piace che le mie squadre segnino molti gol, ma voglio anche che ne concedano il meno possibile. Se lavoreremo con questi obiettivi in mente, i successi arriveranno di conseguenza”.
Insieme ai grandi allenatori
"Come allenatore mi sento al livello di Wenger, Mourinho e Ferguson, ma sarà il tempo a giudicare. Credo inoltre che tutti gli allenatori debbano affidarsi ai giocatori con i quali lavorano, e rendersi conto di dipendere da loro più di quanto qualche volta pensino. Sono felice perché penso di avere a disposizione i migliori giocatori e so di potermi affidare a loro".