Rivaldo rilancia l’Olympiacos

di Paris Ayiomamatis

L’Olympiacos CFP e l’ex pallone d’oro Rivaldo sembrano accomunati da uno stesso destino.

Stesso destino
Soltanto qualche mese fa, il fuoriclasse brasiliano si trovava senza club ed era considerato un giocatore ormai sulla via del tramonto, mentre l’Olympiacos attraversava un momento delicato dopo aver mancato la conquista dell’ottavo titolo greco consecutivo. Le cose sono cambiate da quando in estate le loro strade si sono incrociate.

Ottimo inizio
La vittoria della formazione ellenica per 1-0 contro il Liverpool FC nella seconda giornata della UEFA Champions League è stata il coronamento di un inizio di stagione straordinario, rafforzando la convinzione che la squadra di Atene possa finalmente farsi valere nella massima competizione europea dopo anni di risultati deludenti.

Capolista in Champions League
L’Olympiacos guida il Gruppo A con quattro punti, davanti a AS Monaco FC, finalista lo scorso anno, e RC Deportivo La Coruña. La formazione ellenica sembra avviata a superare la fase a gironi per la prima volta dopo cinque anni, mentre Rivaldo sta giocando su livelli che non fanno escludere un suo possibile rientro con la nazionale verdeoro.

'Può fare ancora meglio'
"Rivaldo è un grande campione e a 32 anni è un modello a cui ispirarsi per i giovani - ha dichiarato il tecnico Dusan Bajevic, rientrato al club dopo un’assenza di cinque anni -. Con il passare del tempo farà ancora meglio. La sua tecnica è straordinaria, ma risente ancora del fatto di non aver giocato per molto tempo".

Il sogno di Rivaldo
Il fuoriclasse brasiliano ha ricambiato gli elogi, affermando che l’Olympiacos ha le carte in regola per ripetere l’exploit della Grecia a UEFA EURO 2004™, rovesciando i pronostici e puntando alla conquista della Champions League.

Consapevolezza della propria forza
Un pronostico che saranno forse in pochi a condividere, ma sulla convinzione nei propri mezzi da parte dell’Olympiacos non ci sono dubbi, specialmente dopo il successo contro il quotato Liverpool. "L’Olympiacos ha meritato il successo - ha spiegato il difensore Dimitrios Mavrogenidis -. Siamo un’ottima squadra e possiamo vincere su tutti i campi".

Ottimismo nell’ambiente
Questo ottimismo riflette lo stato d’animo di una squadra che ha cambiato molto rispetto alla scorsa stagione. Il titolo nazionale sfuggito a vantaggio del Panathinaikos FC e la sconfitta per 7-0 contro la Juventus FC in un cammino senza gloria in Champions League ha convinto il presidente del club, Sokratis Kokkalis, a prendere provvedimenti. 

Rinforzi in difesa
Sono arrivati in estate il portiere Antonios Nikopolidis e il difensore argentino Gabriel Schürrer, che finora hanno contribuito a mantenere inviolata la porta dell’Olympiacos nei due primi impegni di Champions League. Rivaldo e l’attaccante cipriota Ioannis Okkas si stanno invece rivelando armi in più in attacco. 

Squadra rinnovata
Il centrocampista Ieroklis Stoltidis, autore del gol partita al 17’ contro il Liverpool, ha potuto comprovare il salto di qualità della squadra. "L’Olympiacos è decisamente più forte rispetto alla scorsa stagione – ha dichiarato -. Teniamo gli avversari lontani dalla nostra porta e di conseguenza la difesa è meno sotto pressione".

Ritorno in panchina
Il ritorno di Bajevic, esonerato dopo aver guidato la squadra nella fase a eliminazione diretta nel 1998/99 perché considerato non all’altezza per far compiere il grande salto alla squadra, è un altro segreto di questo successo. Il suo arrivo ha restituito disciplina difensiva all’Olympiacos, come ha dimostrato il pareggio nella prima giornata in casa del Deportivo.

Stadio nuovo
La squadra di Bajevic ha poi tratto sicuramente beneficio dall’ambiente del nuovo stadio Georgios Karaiskakis. "Giocare in casa è la nostra arma più importante – ha confermato l’attaccante Georgios Georgiadis -. L’ambiente è semplicemente straordinario". Ma non è in casa dove l’Olympiacos incontra storicamente i maggiori problemi. 

Male in trasferta
La formazione ellenica non ha infatti ancora vinto una sola partita esterna di Champions League. Se riuscirà a sfatare questo tabù il prossimo 19 ottobre a Montecarlo, il sogno di Rivaldo di salire sul tetto d’Europa potrebbe non sembrare più così irrealizzabile.